
Aisha
عائشة
Cap. 1: Aisha e Adamas
Dal Diario di Aisha – Lumenforte, dicembre 2024
Non avrei mai pensato che avrei scritto un diario. Non io. Io sono quella che agisce, che non si ferma mai a riflettere troppo. Eppure, eccomi qui, seduta su una sedia antica nella biblioteca del castello di Lumenforte, con una penna in mano e un vuoto da riempire.
Non è facile descrivere cosa provo in questo momento. Questo luogo ha significato tutto e niente per me. Mi ha vista prigioniera e libera, spaventata e determinata, sola e amata. Sono passati due anni da allora, ma le mura di questo castello sembrano sussurrare ancora i segreti che custodiscono.
Sylvia è qui con me. È stata lei a suggerirmi di prendermi un momento per me stessa. "Scrivere ti aiuterà," ha detto con quel tono tranquillo che riesce sempre a mettermi a mio agio. E aveva ragione. Mi ha lasciata sola per un po', seduta accanto alla finestra che si affaccia sul cortile. La vedo da qui, mentre cammina tra le piante di rose, le stesse che crescono grazie alla magia di Eleanor.
Eleanor… il fantasma del castello e baluardo della Resistenza. Non saprei nemmeno da dove cominciare a raccontare di lei. Potrei dire che ci ha unite, Adamas e me, ma non renderebbe giustizia a ciò che ha fatto. È come se la sua essenza vivesse ancora in queste stanze, sussurrando alle pareti, intrecciandosi con la luce che filtra dalle finestre.
Ma non è di Eleanor che voglio parlare oggi. Non ancora. Questo diario è per me, per mettere ordine nei pensieri, per non lasciare che i ricordi si disperdano. E, forse, per capire cosa mi ha portata fin qui.
Ricordo bene quei momenti al Labirinto. Il momento in cui Adamas mi disse che dovevo andare via, da sola…
Pianura della Mimosa, 2022
Dopo il Labirinto, Aisha cavalca la Freccia Rossa verso la Pianura della Mimosa. Il vento le scorre addosso come una promessa: ogni respiro la riporta a ciò che è stata e a ciò che sta diventando. Non più la poliziotta di Cronos, ma una donna che ha guardato la morte e ha scelto la vita. Il mondo sembra tremare, e lei non sa ancora che il destino la sta spingendo verso un altro piano dell’esistenza.
Aisha – Il Richiamo
Aisha stringeva il manubrio della Freccia Rossa, il pensiero fisso su Adamas e sulla Rosa perduta. Ogni chilometro la avvicinava a qualcosa che non sapeva spiegare: un battito che non era suo, un’eco che sembrava chiamarla da lontano. Poi, il lampo. Un suono profondo, come un tuono dentro la mente.
La moto sbandò, la luce la inghiottì, e il mondo si capovolse.
Adamas – L’Inganno del Labirinto
Nello stesso momento, nel cuore del Labirinto, Adamas era sola. Credeva di trovarsi al sicuro, finché una figura non apparve dal nulla: la Strega. Il sorriso era familiare, ma qualcosa — un battito, un silenzio troppo perfetto — le fece intuire che non era lei. Non fece in tempo a reagire. L’illusione si dissolse, l’agente colpì. Il dolore esplose come una stella dietro gli occhi, e il corpo crollò nel vuoto. Il Dono si risvegliò di colpo, proiettandola fuori dal piano fisico.
Là dove la luce e il sogno si toccano.
Il Primo Vero Incontro
Non era morte. Era un Quadrante sospeso tra realtà e sogno. Nel silenzio liquido del Mondo Onirico, Aisha la vede: Adamas, viva, luminosa, bellissima. Per la prima volta si incontrano davvero. «Tranquilla, poliziotta. Sei viva. Stai solo viaggiando, come faccio sempre io…» Le loro voci si intrecciano senza suono, la distanza scompare. Si sfiorano, e la luce pulsa come un cuore solo. Poi la forma di Adamas comincia a dissolversi. «Fai presto, Aisha.»
«Sarò un lampo.»
Lacrimasilva
Bendata, prigioniera in una limousine nera. Due agenti ai lati, lo sguardo vuoto di chi serve l’oscurità. Il motore ronza come un cuore artificiale, mentre Adamas tace. Dentro di sé sente muoversi un’eco antica: l’energia di Lacrimasilva. È viva, risvegliata dal dolore e dalla rabbia. La riconosce. Gli agenti non la percepiscono — sono come androidi, gusci senz’anima — ma i demoni sì: loro non sono umani, ma sono veri, e già fremono, inquieti. Adamas sorride. Sa che, se solo potesse togliersi la benda, la luce che porta dentro ridurrebbe i demoni in polvere e gli agenti in milioni di byte.
Poi, un pensiero la attraversa: solo Aisha può rompere questo equilibrio, solo lei può cambiare il corso di ciò che sta per accadere.
Lo Scontro
Un rombo nel cielo squarcia il silenzio della pianura. Adamas alza il capo, percependo un’energia che non appartiene al buio: Aisha sta arrivando. La Freccia Rossa piomba dall’alto come una cometa di metallo e fuoco, fendendo l’aria e la notte insieme. Sotto di lei, la limousine frena tra polvere e panico. I demoni urlano, e Aisha li polverizza in un lampo di luce. Restano gli agenti — freddi, senz’anima, ma sensibili al Dono.
Aisha lo sa: la sua forza non basta. Solo Adamas, se libera il suo sguardo, può distruggerli.
Il Dono della Principessa Diamante
Uno degli agenti prese il cellulare, pronto a chiamare rinforzi. Aisha capì subito che era il momento di agire. Accarezzò il serbatoio della Freccia Rossa e sussurrò: "Pronta?" La moto rispose con un ruggito: "Sempre." Aisha partì a una velocità spaventosa, puntando verso l'agente che non teneva Adamas. Il colpo fu preciso e devastante. L'agente fu sbalzato contro il suo compagno, e tutti e due caddero a terra, portandosi dietro Adamas.
Aisha rotolò sull'erba, dolorante ma determinata. Si rialzò per prima e corse verso Adamas. Con un gesto rapido fece la cosa che sapeva di dover fare: le tolse la benda dagli occhi. Quando lo sguardo di Adamas incontrò quello degli agenti, un sorriso dolce si disegnò sulle sue labbra. Gli agenti, ora visibili ai suoi occhi, non ebbero scampo. Sentirono il loro sistema crollare, il loro codice corrompersi in un ciclo infinito di errori. Era più di un system error. Era un crash definitivo. Le loro armi caddero a terra, e un istante dopo si dissolsero in milioni di byte, atomizzati dal Dono della Principessa Diamante.
Da quel momento, tutto il Mondo Oscuro sa che Adamas, la Principessa Diamante, ha ritrovato il suo potere:
Il Dono di Brahma.







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