
Aisha
عائشة
Cap. 6: Land's End
Il Portale e il Baro
Varcano il portale abbracciate: la luce calda di Land’s End le accoglie. Accanto alla Freccia Rossa le attende il Baro: il varco ha fatto la sua parte, ora il viaggio riparte con le loro forze. La moto è intatta: “Land’s End vi attende.”
Casa, Quiete… e un’Ombra
Nella casa di Adamas tutto sembra perfetto: il mare a pochi passi, la luce che filtra tra le tende, il profumo del caffè e della pelle amata. Ma la quiete è un’illusione. Nel silenzio della sera, Aisha sente una voce dentro la mente, un sussurro gelido che non appartiene a questo mondo. “Non pensare di essere al sicuro, scintilla.”
È Serak. Non ha bisogno di corpo per entrare: basta un pensiero, un dubbio, una crepa nel cuore.
Lo Scorsetto Nero e il Film
Thamar le aggiorna: in città una troupe gira un film su di loro; Carla ed Elena imparano a “diventare” Aisha e Adamas. Lo Scorsetto Nero è un luogo aperto e luminoso, crocevia di voci, amicizie e segreti. Ma tra i sorrisi e i brindisi, Serak osserva da lontano e prepara la sua prossima mossa: un emissario dei Servizi Speciali è già in viaggio.
Eleanor e la Prima Assemblea
Mezzanotte. Nello scantinato dello Scorsetto, Eleanor convoca la Resistenza. Il Presidente parla dei quattro cavalieri e della Fiamma di Brahma che sola può riaccendere il Mondo Cardine. “Non c’è più tempo,” sussurra, mentre la speranza sembra spegnersi. Adamas si alza, lo sguardo limpido come una promessa: “Andremo. Ma avremo bisogno del vostro pensiero, della vostra fede, del vostro silenzio.” La sala esplode in un’ovazione trattenuta. Per un istante, la notte di Land’s End sembra respirare di nuovo.
Il Tavolo Particolare
Al tavolo dello Scorsetto siedono il Sig. Mah, l’Orologiaio e Korvo. I bicchieri tintinnano piano, ma l’aria sa di presagi. Si parla di Ishtar, la Cacciatrice: non si uccide, si cambia. La Rosa di Adamas, ancora sulla vecchia barca nel Quadrante 2, potrebbe riscrivere gli equilibri. Nessuno osa brindare. La notte, in ascolto, trattiene la sua fiamma.
La Seconda Assemblea: il Protocollo
La sala dello Scorsetto è gremita, cinque volte più viva di prima. Sul tavolo, un foglio solo: il Protocollo. Il piano è tracciato — portale in piazza, passaggio nel Mondo Cardine, Vecchio Mulino, poi la Crosa Lunga e Stretta per entrare in Nothing. Lì si trova la barca, e forse la Rosa di Adamas. “Una moto sola, jeans e maglietta entrambe,” ordina il Presidente. “Per Emphatia, e per la Luce.” Applausi, commozione, speranza: Land’s End respira all’unisono con loro.
Fuga di Thamar
Mentre la città prepara il protocollo e applaude le eroine, Thamar non c’è più. O meglio, il suo corpo c’è, ma guidato da un’altra volontà: il demone. Nella notte, sfreccia via su una moto nera verso lo Stige. Nessuno se ne accorge: l’assenza si confonde nell’euforia generale.
Partenza
La città applaude, cartelli e lenzuola di incoraggiamento. Jeans e maglietta entrambe, una moto sola: la Freccia Rossa impennata nel portale. Dall’altra parte, notte e strade del Mondo Cardine, quindi il Vecchio Mulino: sul ponte li attendono Korvo e il Viandante. “Da qui cominciano i sogni.” Il varco rosso si accende: “Per Emphatia!”







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