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Aisha

 عائشة

Cap. 14: Aisha e Kalki

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Il Vecchio Mulino

Non gira più la sua ruota, ma il tempo lo attraversa ancora.

Non macina grano, ma segreti sussurrati dal vento.

I passi che lo sfiorano sono sempre nuovi, eppure gli stessi.

Là, dove il Mondo Cardine sfiora Nothing,

dove il confine non è una linea, ma un battito sospeso,

il Vecchio Mulino aspetta.

Ha visto viandanti che non sono mai tornati,

ha sentito promesse infrante, giuramenti sbiaditi nel tempo.

Ma ha anche visto rinascere leggende tra le sue mura crepate.

Non ha voce, ma chi lo attraversa sente il suo richiamo.

Non ha occhi, ma guarda dentro le anime di chi osa varcare la soglia.

Perché il Vecchio Mulino non è solo un luogo.

È una scelta. È un destino.

Ultimi Preparativi al Punto di Confine

Il mattino presto, con le prime luci dell'alba che iniziavano a tingere il cielo, Aisha e Kalki si alzarono e si prepararono per il viaggio che le attendeva. Dopo aver attentamente riguardato le mappe, decisero di attraversare il mondo cardine come prima tappa, evitando il quadrante 5 che era circondato dal mare. La loro prima fermata sarebbe stata dalla Regina, un'amica fidata, per rifocillarsi e raccontarle della loro missione.

Vestite con jeans e magliette, le due ragazze si avvicinarono alla Freccia Rossa. Aisha salì davanti e accese il motore, mentre Kalki si sistemava dietro di lei, stringendola forte in un abbraccio protettivo.

"Pronta, Kal?" chiese Aisha, sentendo il calore di Kalki contro la sua schiena.

"Sempre! E ricorda, dobbiamo fermarci dalla Regina prima del Vecchio Mulino. Lei potrà aiutarci," rispose Kalki, con un sorriso fiducioso.

Aisha fece rombare i motori e si concentrò per un attimo, connettendosi con Adamas: "Adamas, stiamo partendo. Attraverseremo Nothing fino al mondo cardine, poi il quadrante 4 e infine il quadrante 7. Se hai informazioni sui quadranti 4 e 7, faccele sapere. Ah, e per favore, la prossima volta usa meno energia per connetterti. Ciao Adamas, ti amo."

Detto ciò, Aisha accelerò e la Freccia Rossa sfrecciò via, lasciando dietro di sé il capannone. La sacca di carestia era stata lasciata lì, dato che funzionava solo in quel luogo specifico.

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Attraversarono il paesaggio desolato di Nothing senza intoppi, con il vento che sferzava i loro volti. La velocità e l'adrenalina riempivano i loro cuori, mentre il rombo del motore era l'unico suono che rompeva il silenzio della landa desolata.

L’Incontro con la Regina

Dopo ore di viaggio, arrivarono alla dimora della Regina, immersa nel verde e avvolta da un’atmosfera di quiete. La Freccia Rossa rallentò, fermandosi davanti alla piccola casa accogliente. Scese dalla moto, Aisha inspirò profondamente l’aria fresca, mentre Kalki le lanciava uno sguardo complice.

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"Benvenute, Aisha e Kalki. È sempre un piacere vedervi," disse la Regina, accogliendole con un abbraccio caloroso.

Entrarono nella casa accogliente, dove la Regina preparò un pasto leggero ma delizioso. Sedute attorno a un tavolo di legno, Aisha e Kalki le raccontarono tutto: il messaggio di Adamas, il cambiamento di Ishtar, e la speranza ritrovata con le rose perdute.

"La vostra missione è di grande importanza," disse la Regina, osservandole con occhi pieni di saggezza. "Sono felice di potervi offrire un po’ di ristoro. Qui siete al sicuro: i demoni non osano avvicinarsi a questo luogo. Prendete fiato, il viaggio sarà lungo."

Dopo il pasto, le due si rimisero in viaggio senza indugio.

La sera calava rapidamente mentre si avvicinavano al Vecchio Mulino. Stanche, ma determinate, decisero di proseguire fino al confine, dove avrebbero trovato l'incredibile alloggio dello Scrutatore. Era un luogo significativo per entrambe, ma specialmente per Kalki, che vi aveva vissuto un'esperienza memorabile.

Le Informazioni dello Scrutatore

Attraversare i corridoi del castello dello Scrutatore era come fare un viaggio nel tempo. Kalki ricordava ogni dettaglio, dai decrepiti corridoi pieni di oggetti curiosi, alla musica che sembrava provenire da ogni angolo, creando un'atmosfera surreale. Infine, arrivarono all'ufficio allucinante dello Scrutatore, dove la porta era aperta e lui le attendeva, ben informato sulle loro imprese.

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"Benvenute, benvenute!" disse lo Scrutatore con calore. "Kalki, è un piacere rivederti. E tu devi essere Aisha. Ho sentito parlare molto di te."

Lo Scrutatore le invitò a sedersi e cominciò a parlare. "Immagino che siate in viaggio per una missione di grande importanza. Le rose perdute, giusto?" chiese lo Scrutatore, guardandole con occhi penetranti.

"Sì," rispose Aisha. "Grazie a Ishtar abbiamo ritrovato la speranza di recuperarle. Abbiamo bisogno di tutte le informazioni possibili sui quadranti 4 e 7."

Lo Scrutatore annuì, visibilmente interessato. "Il Quadrante 4, Illusione, è insidioso. Le illusioni che lo pervadono possono confondere anche i viaggiatori più esperti, facendoli smarrire in un labirinto di percezioni distorte. Un tempo, il Quadrante 4 era una tappa obbligatoria per le anime dirette a Emphatia. Prima del 1809, vi trascorrevano il tempo necessario per riequilibrare le proprie energie e raggiungere lo stato spirituale richiesto per affrontare i misteri e le sfide degli altri quadranti del metaverso. Per voi non sarà diverso."

Si fermò, il suo sguardo si fece più cupo. "Sappiate, però, che il Quadrante 4 non permette a chiunque di entrare, e certamente non lascia uscire chi non ha raggiunto il giusto stato di equilibrio. Prepararvi spiritualmente sarà fondamentale."

Poi, con un respiro profondo, passò al Quadrante 7. "Quanto al Quadrante 7, esso rimane avvolto nell’oscurità dell’ignoto. È un territorio inesplorato, e se le rose che cercate sono davvero lì, allora devono essere protette da qualcosa di molto potente. Nulla di importante viene lasciato incustodito nel metaverso." Fece una pausa, fissando Aisha e Kalki con occhi penetranti. "Dovrete essere estremamente caute. Questo viaggio non sarà semplice."

"Capisco," disse Kalki. "Grazie per le tue preziose informazioni. Qualsiasi dettaglio potrebbe fare la differenza."

"Vi fornirò anche una mappa aggiornata," aggiunse lo Scrutatore, porgendole un'antica pergamena. "Sarà utile per navigare in questi territori ostili."

Dopo la conversazione, lo Scrutatore le accompagnò in una stanza accogliente dove avrebbero potuto riposare. Indicò anche un ristorantino proprio all'interno del castello, sul lato Nothing, dove potevano cenare.

Aisha e Kalki si recarono al ristorantino, una piccola gemma nascosta tra le mura del castello. L'ambiente era intimo e caldo, con luci soffuse e un profumo delizioso nell'aria. Si sedettero a un tavolo vicino a una finestra che dava su un giardino incantato.

"Non avrei mai immaginato di trovare un posto così qui," disse Kalki, guardando intorno meravigliata.

"È perfetto per la nostra ultima cena prima di affrontare il vero pericolo," rispose Aisha, prendendo la mano di Kalki.

La cena fu leggera ma abbondante di vino, come la sera precedente. Risero, e scherzarono come era loro solito fare, alla fine della serata, si ritirarono nella loro stanza, pronte a riposare per la prossima tappa del loro viaggio.

Erano esauste, ma Kalki era anche pensierosa. Il giorno successivo, per la prima volta dopo innumerevoli anni e vite, compresi due inferni, sarebbe tornata, anche se brevemente, nel suo mondo di origine: il mondo cardine. Aisha ci era passata una sola volta, e per un breve tragitto con Adamas, quando da Land’s End erano dirette al Punto di Confine.

Kalki condivise la sua emozione con Aisha, che per la prima volta comprese appieno l'importanza di quel ritorno per Kalki. Anche se erano stanche, non rinunciarono a godere della loro intimità. Si avvicinarono, accarezzandosi e baciandosi. Le mani di Kalki scivolavano sotto il perizoma di Aisha, esplorando oltre. Aisha sospirava profondamente, reclinando la testa all'indietro e stringendosi ai glutei di Kalki. Il loro amore era totale, fatto di spirito e di desiderio carnale.

Quando Aisha rialzò la testa, sussurrò un "ti amo" che risuonava ancora più bello delle altre volte. Poi si sistemò il perizoma e praticamente crollò sul letto. Kalki sorrise, raggiungendola e posizionandosi sopra di lei. Sapeva che il giorno successivo sarebbe stato un turbinio di emozioni e voleva assolutamente far conoscere ad Aisha il più possibile del mondo cardine, segmento terra.

La mattina seguente si alzarono presto. Uscirono dalla loro stanza e scesero per andare dallo Scrutatore. Lui le attendeva nella grande sala principale e, con un cenno della mano, le accompagnò alla moto. Prima di lasciarle partire, spiegò loro il percorso che dovevano seguire.

"È un percorso invisibile," disse lo Scrutatore con un tono solenne, indicando un vecchio ponte molto largo che sembrava svanire nella nebbia. "Dovete prendere quel ponte e viaggiare esattamente nel mezzo. Andate molto piano, quasi a passo d'uomo, perché il portale non si vede e vi troverete dentro all'improvviso. Ad un certo punto, vi troverete in una crosa lunga e stretta in una ripida discesa. In quel momento, sarete nel mondo cardine, nella parte ovest della mia abitazione: il Vecchio Mulino."

Aisha alzò un sopracciglio, faticando a immaginare di dover andare piano. Tuttavia, annuì determinata. "Ci proverò," disse con un sorriso leggermente ironico.

Kalki, più calma e concentrata, ringraziò lo Scrutatore. "Grazie per tutto. Seguiremo le tue indicazioni alla lettera."

Lo Scrutatore le guardò con un sorriso enigmatico. "Buon viaggio, e fate attenzione."

Salite sulla Freccia Rossa, Aisha davanti e Kalki abbracciata a lei, partirono lentamente dirigendosi verso il vecchio ponte. La strada era avvolta da una fitta nebbia che rendeva tutto surreale. Aisha cercò di mantenere un'andatura lenta e costante, sentendo l'adrenalina pulsare nelle vene.

"Sembra di camminare sul vuoto," disse Aisha, cercando di mantenere la concentrazione.

Kalki le strinse la vita, trasmettendole calma. "Stai andando benissimo. Continua così."

Proseguirono con cautela, il ponte sembrava non avere fine. Poi, improvvisamente, si trovarono in una crosa lunga e stretta in una ripida discesa. La sensazione di vertigine fu immediata, ma capirono che avevano attraversato il portale.

Il Mondo Cardine

"Ci siamo," disse Kalki con un sorriso di sollievo.

La discesa era ripida, ma Aisha mantenne il controllo della moto, rallentando ulteriormente. Alla fine della corsia, la strada si aprì e si fermarono in mezzo al vecchio ponte del mulino. La struttura era imponente e decadente, emanava un fascino antico e misterioso.

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Lì, ad aspettarle, c'era Korvo, proprio sopra il ponte. Aisha rimase incantata dalla bellezza decadente del Vecchio Mulino: il primo portale costruito nella storia.

"È magnifico," sussurrò Aisha, senza distogliere lo sguardo dalla struttura.

Korvo si avvicinò, salutandole con un cenno del capo. "Benvenute. Avete fatto un buon viaggio?"

Kalki annuì. "Sì, grazie. È stato un percorso... interessante."

Korvo sorrise. "Il Vecchio Mulino è un luogo speciale. E ora siete pronte per la prossima parte del vostro viaggio."

I Nuovi Piani di Korvo

Korvo parlò e cambiò tutti i piani. Fece scendere Aisha e Kalki dalla moto, conducendole verso il fiume che per anni aveva alimentato il mulino. L'acqua, in netto contrasto con la purezza del quadrante Nothing, era inquinata da scarichi urbani e spazzatura. Ad Aisha ricordava il terzo anello di Bergderbil, ma si intuiva che un tempo quel posto doveva essere stato meraviglioso.

Korvo iniziò a spiegare: "Prima di proseguire il vostro viaggio, dovrete fermarvi un giorno nel mondo cardine. È cruciale che siate per le 18 precise nel locale gemello dello Scorsetto Nero, qui chiamato 'Poco Corretto'. È un portale monodimensionale, funziona come un ascensore. Alle 18 in punto si sovrappone allo Scorsetto Nero, e se sarete lì con la moto, vi troverete catapultate nel quadrante 5, a Land's End. È importante che andiate lì per informare la resistenza e parlare il Presidente. Anche loro hanno delle cose da dirvi. Fermatevi il tempo necessario e poi, allo stesso modo di come siete andate, potete tornare."

Aisha annuì, ricordando bene. "Lo hai già fatto, Aisha, ricordi? Proprio all'inizio del tuo viaggio con Adamas."

"Sì, lo ricordo," rispose Aisha con un sorriso, mentre i ricordi riaffioravano nella sua mente.

Korvo proseguì: "Una volta tornate, probabilmente potrete proseguire, ma prima dovrete sentire le indicazioni di Land's End."

Questa volta Korvo non si limitò a salutare, ma aggiunse con un tono più caloroso: "Siete fantastiche, avete riacceso la speranza del mondo libero di Land's End. Vi amano tutti."

Con queste parole, Korvo volò via, lasciando Aisha e Kalki da sole. Le due si guardarono e si sorrisero, sentendo il peso della responsabilità ma anche la gioia di sapere di avere un ruolo così importante nella lotta per la libertà.

Aisha si avvicinò a Kalki, prendendole la mano. "Sembra che abbiamo una missione importante, mia cara."

Kalki Guida la Freccia Rossa

Si avvicinarono alla moto parcheggiata. Aisha fece per salire, ma Kalki la fermò con un gesto deciso. "O guido io oppure tu guidi come dico io!"

Aisha la guardò perplessa. "Hai problemi con qualcuno?" le chiese.

Kalki spiegò che nel mondo cardine non si poteva andare ai 200 all'ora, né impennare la moto ogni volta che si ripartiva. Non si potevano superare i limiti di velocità indicati dai cartelli, bisognava dare la precedenza a chi veniva da destra e non a chi andava più veloce. Se c'erano delle strisce pedonali, bisognava fermarsi per far passare i pedoni. E, soprattutto, bisognava avere una cosina chiamata patente.

"Ommiodio Kalki, che luogo deplorevole," rispose Aisha sorridendo. Poi chiese, "Kalki, ma tu sai guidare una moto?"

"Certo che sì," rispose Kalki. "Certamente non bene come te, ma da queste parti sarebbe meglio che guidassi io."

Aisha proseguì, "Ma tu hai quella cosa che qui chiamano... come è che la chiamano?"

"Patente, Aisha. La chiamano patente," rispose Kalki.

"Ah," disse Aisha. Poi, presa dall'ironia della situazione, prese le chiavi e disse, "Sai che è la prima volta che qualcuno guida la mia moto?"

Kalki sorrise e la baciò. Aisha le consegnò le chiavi con una certa riluttanza, ma anche con un sorriso divertito. Si mise dietro Kalki, stringendosi a lei. Kalki accese la moto e partì lentamente, seguendo le indicazioni di Korvo e rispettando le regole del mondo cardine.

La guida di Kalki era decisamente più tranquilla rispetto a quella di Aisha. Procedevano a una velocità contenuta, senza eccessi, seguendo le strade ben segnate e rispettando i segnali stradali. Aisha, pur trovando il tutto un po' noioso, si godeva il paesaggio e la compagnia di Kalki.

Il Poco Corretto

Verso mezzogiorno, arrivarono al locale "Poco Corretto". Kalki parcheggiò la moto con attenzione, assicurandosi di rispettare tutte le regole. Scesero dalla moto, guardandosi intorno per orientarsi.

"Aisha, benvenuta nel mondo cardine," disse Kalki con un sorriso.

Aisha annuì, ancora un po' sorpresa dalla calma del viaggio. "Sì, è decisamente diverso da quello a cui sono abituata."

Kalki le prese la mano. "Andiamo a vedere questo posto e a informarci sul prossimo passo."

Aisha e Kalki entrarono nel Poco Corretto, stupite dalla straordinaria somiglianza con lo Scorsetto Nero. Aisha, che era già passata da lì durante il viaggio con Adamas, ma non si era fermata neanche un minuto e ora, vedendo l'interno, non poteva fare a meno di notare quanto fosse simile al locale del quadrante 5. La clientela e l'atmosfera erano quasi identiche: una ragazzina che assomigliava incredibilmente a Thamar, un uomo robusto che poteva essere il presidente, e tre personaggi in piedi che sembravano i giudici.

"È come essere tornate nello Scorsetto Nero," commentò Aisha, guardandosi intorno con occhi spalancati. "Non riesco a credere quanto siano simili."

"Lo so," rispose Kalki con un sorriso. "Il Poco Corretto è un luogo leggendario nel mondo cardine. È qui che sono iniziati i racconti sulla strada per Nothing."

Aisha annuì, cercando di assorbire ogni dettaglio del posto. Si sedettero al famoso tavolo 11, quello che entrambe conoscevano bene come il punto dove le due dimensioni si sarebbero incrociate. Decisero di pranzare lì e, visto che avrebbero attraversato il portale per Land's End dopo, non considerarono la necessità di mantenere la sobrietà per la guida. Ordinarono una bottiglia di vino prima ancora di iniziare a mangiare.

Mentre attendevano il loro pasto, si guardarono intorno. La ragazzina simile a Thamar correva tra i tavoli, portando piatti con una grazia sorprendente. L'uomo grosso, che doveva essere il presidente, rideva rumorosamente con altri avventori, mentre i tre giudici osservavano tutto con aria severa ma gioviale.

"È davvero straordinario," disse Aisha, sollevando il bicchiere di vino. "A volte mi sembra che questi mondi siano specchi l'uno dell'altro."

"Lo sono, in un certo senso," rispose Kalki. "Le storie, le persone, le esperienze... tutto è collegato."

Mentre chiacchieravano, un uomo anziano con un orologio da tasca si avvicinò al loro tavolo. Aisha e Kalki lo riconobbero immediatamente: era l'orologiaio, la figura leggendaria che sembrava conoscere tutti i segreti dei portali e delle dimensioni.

"Benvenute al Poco Corretto," disse con un sorriso caloroso. "Sapevo che sareste arrivate oggi. La vostra missione è di grande importanza."

"Grazie," rispose Aisha, leggermente sorpresa dalla sua presenza. "Siamo pronte per attraversare il portale a Land's End. Ci hanno detto che è cruciale per la nostra missione."

"L'orologio non sbaglia mai," disse l'orologiaio con un sorriso enigmatico. "Vi troverete al punto giusto al momento giusto. Ma ora, godetevi il vostro pranzo. Avete bisogno di forza per ciò che vi attende."

L'orologiaio si allontanò, lasciando le due donne a riflettere sulle sue parole. Il loro pasto arrivò, e mentre mangiavano, continuarono a chiacchierare e ridere, godendosi ogni momento in quel luogo straordinario.

"Non posso credere che stiamo per tornare a Land's End," disse Aisha, con un sorriso radioso. "È diventata la mia casa, anche se solo per poco tempo. Rivedrò Thamar e tutti gli altri."

Kalki annuì, condividendo l'emozione di Aisha. "Non appartengo a Land's End, ma ci vado spesso ormai. È come una seconda casa per me."

Aisha guardò Kalki negli occhi, riconoscendo il legame che si era creato tra di loro e con i loro amici a Land's End. "Sai, mi sento così fortunata ad avere te e tutti i nostri amici. Ogni volta che torniamo lì, è come se ritrovassimo una parte di noi stesse."

Kalki sorrise dolcemente, prendendo la mano di Aisha. "Sì, è vero. Ogni volta che siamo lì, sento che tutto è possibile. E poi, rivedere Thamar sarà incredibile. È passato tanto tempo."

"Sì," concordò Aisha. "Non vedo l'ora di rivederla e di raccontarle tutto quello che è successo. Chissà cosa ci aspetta stavolta."

Le due donne si persero in chiacchiere, parlando delle loro avventure passate e delle aspettative per il futuro. Il tempo volò, e presto si accorsero che mancavano solo pochi minuti. Aisha si alzò, visibilmente emozionata, e prese le chiavi della moto.

"Dai, è ora di andare," disse Aisha, con un sorriso determinato. "Questa volta guido io."

Kalki rise e si alzò anche lei. "Okay, ma ricordati di andare piano, non voglio finire catapultata in un'altra dimensione per sbaglio."

Aisha fece un gesto teatrale di inchino. "Come desideri, mia regina."

Salirono sulla moto e Aisha la portò a mano fino ai pressi del tavolo 11, il punto di incrocio delle dimensioni. Kalki si appiccicò letteralmente a lei, sentendo l'adrenalina crescere. Quando mancavano solo 10 secondi, Aisha si concentrò e, con una super impennata, attraversò il portale.

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Il mondo intorno a loro si sfocò e cambiò in un istante. Aisha e Kalki atterrarono nella piazza principale di Land's End, esattamente nello spazio riservato ai viaggiatori. La moto toccò terra con grazia e fermezza, e le due donne si ritrovarono circondate da volti amici.

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