top of page

Aisha

 عائشة

Cap. 21: Quadrante 7: Aisha e Kalki

Link - Libreria Land's End.jpg
Link - The Nothing Manual.jpg
Aisha e Freccia Rossa.png
Link - Quadrante 1 - Mondo Cardine.jpg
MV00 - Quadrante 2 - Nothing.jpeg
Link - Quadrante 4 - Illusione.jpg
Link - The Nothing Journal.jpg
MV00 - Quadrante 5 - MOeL.jpeg
MV00 - Quadrante 7 - Kalki e Aisha.jpg
MV00 - Quadrante 8 - Illusione e Follia.jpeg

Non fu difficile riconoscere l'inizio del Quadrante 7. Dal surrealismo paradisiaco del Quadrante 4, nel giro di pochi metri, le terre brulle, incolte e aride del Quadrante 7 si presentavano in netto contrasto. Non aveva nemmeno un nome; c'era solo un cartello con scritto "Quadrante 7: Variante Speculare Sud-Ovest Q5". Una linea di demarcazione segnava il confine tra i due mondi.

Cap. 21a - Quadrante 7 Aisha e Kalki - Al confine.jpg

Aisha si fermò qualche istante prima di attraversare la linea, e fece bene. Entrambe si girarono per dare un'ultima occhiata al quadrante magnifico e surreale che avevano vissuto così intensamente. Una lacrima scese dai loro occhi. Poi, Aisha accelerò e passò il confine. Si fermarono subito dopo e si voltarono di nuovo, ma il Quadrante 4 era scomparso, invisibile ai loro occhi e agli occhi di tutti. Tutto ciò che vedevano erano le terre aride del Quadrante 7.

Scesero dalla moto e si guardarono intorno... nulla. Vedendo il cartello e notando che questo quadrante non aveva un nome, Aisha disse: "Diamoglielo noi il nome." Trovarono qualcosa per scrivere e aggiunsero "Quadrante 7 - Aisha e Kalki" sul cartello. Si sorrisero, ripresero la moto e proseguirono, cercando qualcosa che potesse dare indicazioni.

 

Arrivate in cima a una collina, speravano di vedere qualcosa dall'alto, ma niente. Tutto ciò che si estendeva davanti a loro erano distese di terreno arido e desolato. Decisero di consultare le mappe sul maplet, cercando indizi che potessero guidarle.

"Secondo il maplet, dovremmo dirigerci verso ovest," disse Kalki, osservando attentamente lo schermo. "Ci dovrebbe essere una vecchia roccaforte abbandonata che potrebbe darci qualche indicazione."

Aisha annuì. "Va bene, dirigiamoci lì. Speriamo di trovare qualcosa di utile."

Proseguirono sulla moto, attraversando il terreno arido e polveroso. L'atmosfera era oppressiva, e il sole batteva forte sulle loro teste. Ogni tanto, incontravano resti di costruzioni, segni di una civiltà perduta.

"Questo posto mi mette i brividi," disse Aisha, guardandosi intorno con attenzione. "È così diverso da tutto quello che abbiamo visto finora."

Kalki annuì. "Sì, è inquietante. Ma dobbiamo rimanere concentrate. Abbiamo una missione da compiere."

La Rocca Abbandonata

Cap. 21b - Quadrante 7 Aisha e Kalki - La rocca abbandonata.png

Dopo qualche ora di viaggio, finalmente arrivarono alla roccaforte abbandonata. Era una struttura massiccia, costruita con pietre scure e robuste, ormai in rovina. Le mura erano coperte di crepe, e la vegetazione aveva cominciato a reclamare il territorio.

"Sembra un buon posto per iniziare la nostra ricerca," disse Aisha, spegnendo la moto e scendendo. "Vediamo cosa riusciamo a trovare."

Esplorarono la roccaforte con attenzione, cercando indizi. Nelle stanze buie e polverose, trovarono vecchi documenti e mappe che indicavano la presenza di trappole e passaggi segreti.

"Guarda qui," disse Kalki, mostrando una mappa particolarmente dettagliata. "Questo potrebbe essere utile. Sembra che ci siano vari ingressi nascosti e percorsi alternativi."

Sedute insieme in una delle stanze meno danneggiate della roccaforte, Aisha e Kalki pianificarono il loro prossimo passo. Analizzarono attentamente la mappa, cercando di capire quali percorsi seguire.

"Dobbiamo stare molto attente," disse Aisha. "Secondo questa mappa, ci sono molte trappole nascoste. Dobbiamo muoverci con cautela."

Guardando la mappa, si poteva vedere che il Quadrante 7 era diviso in due parti ben distinte: una vasta distesa di terra arida e montuosa al nord, e una zona verdeggiante dal centro fino all'estremo ovest, attraversata da un lungo fiume con un ponte. In mezzo a questa vegetazione, c'erano anche delle aree brulle, ma non c'erano indicazioni su dove potessero essere nascoste le rose. Inoltre, finora non avevano incontrato alcuna trappola, il che suggeriva che non c'era nulla da difendere in quella parte del quadrante.

Kalki e Aisha rifletterono su questo fatto e decisero che l'assenza di trappole significava che dovevano proseguire verso la zona verde. "Se non ci sono trappole, vuol dire che non c'è niente da difendere qui," disse Kalki. "Dobbiamo andare dove c'è più vegetazione. Potrebbe essere lì che Ishtar ha nascosto le rose."

"È un viaggio lungo," rispose Aisha, studiando la mappa. "Ma possiamo farlo senza fermarci, a meno che non incontriamo qualcosa di interessante."

"Sì," concordò Kalki, aggiungendo scherzosamente, "magari un'osteria!"

Sorridendo alla battuta di Kalki, decisero di mettersi in moto, sempre verso sud.

Verso la Zona Verde

Il viaggio si rivelò arduo. Attraversarono terre aride e montuose, il sole cocente batteva su di loro senza tregua. La vegetazione scarseggiava e non c'era segno di vita per chilometri. Tuttavia, il loro spirito rimaneva indomito, alimentato dalla determinazione e dalla speranza di trovare le rose e completare la loro missione.

Dopo ore di viaggio, finalmente intravidero l'inizio della zona verde. Il contrasto con l'area desertica che avevano appena attraversato era strabiliante. Alberi alti, cespugli fitti e fiori di ogni tipo coloravano il paesaggio. Un lungo fiume serpeggiava attraverso la vegetazione, e in lontananza si vedeva un ponte.

"Finalmente, qualcosa di vivo!" esclamò Kalki con entusiasmo.

"È bellissimo," aggiunse Aisha, "ma dobbiamo rimanere vigili. Non sappiamo cosa ci aspetta qui."

Si avvicinarono al ponte con cautela. Era una struttura antica, ma ancora solida. Il fiume sotto di loro scorreva rapido e chiaro. Attraversarono il ponte con attenzione, sempre alla ricerca di segni di trappole o pericoli.

Dall'altro lato del ponte, la vegetazione si faceva ancora più fitta. Decisero di fermarsi un momento per riposare e riflettere sul prossimo passo da compiere.

Un Piccolo Villaggio

Cap. 21c - Quadrante 7 Aisha e Kalki - Aisha e Kalki in un villaggio del q7.jpg

Mentre si riposavano, notarono una stradina che si inoltrava nel verde. Decisero di seguirla e, dopo una breve camminata, si trovarono davanti a un piccolo villaggio nascosto tra gli alberi. Era abitato da persone che sembravano vivere in armonia con la natura.

"Non ci posso credere," disse Kalki. "Un villaggio nascosto nel mezzo di questo quadrante."

"Potremmo trovare informazioni utili qui," rispose Aisha. "Chiediamo agli abitanti se sanno qualcosa sulle rose."

 

La Locanda del Villaggio

Entrarono nel villaggio e trovarono una locanda, decisero di passare lì la notte per raccogliere informazioni e pianificare il resto del viaggio. La locanda era accogliente, con un camino acceso e un'aria di tranquillità che contrastava con le terre desolate che avevano attraversato.

Parlarono con l'oste e con altri abitanti del villaggio. Alcuni di loro ricordavano leggende e storie sul Quadrante 7, ma nessuno aveva informazioni precise sulle rose o su eventuali trappole.

"Questa zona è conosciuta per le sue piante rare e la sua bellezza naturale," disse l'oste. "Ma le storie parlano anche di pericoli nascosti e di tesori perduti. Siate caute."

La mattina seguente, dopo una buona notte di riposo, erano pronte per riprendere il viaggio.

La Zona Verde

Aisha e Kalki decisero di esplorare prima la parte verde del Quadrante 7. La vegetazione rigogliosa e il clima mite rendevano il viaggio piacevole. Durante il percorso, incontrarono diverse piccole comunità, tutte pacifiche e ospitali. Sembravano vivere in un mondo che ricordava l'epoca medievale, con case costruite in legno e pietra e stili di vita semplici e tradizionali.

Gli abitanti, sebbene gentili, non avevano molte informazioni su Ishtar, le rose, o le trappole. Aisha e Kalki si resero conto che nessuno sembrava aver mai sentito parlare di trappole nel Quadrante 7.

"Queste persone vivono in pace," osservò Aisha. "Non hanno idea dei segreti nascosti nel loro quadrante."

"Sì," rispose Kalki. "Ma il nostro viaggio è piacevole. Non rischiamo di morire di fame come nel Quadrante 1. Possiamo prenderci il nostro tempo."

Il secondo villaggio che visitarono era piccolo, con case di legno circondate da campi di grano. Gli abitanti erano accoglienti e offrirono loro del cibo e un posto dove riposare.

"Abbiamo sentito parlare di Ishtar e delle rose," disse l'anziano del villaggio, "ma sono solo leggende per noi. Nessuno ha mai visto queste cose."

Aisha e Kalki ringraziarono per l'ospitalità e continuarono il loro viaggio.

Il terzo villaggio era più grande, con una piccola piazza centrale e un mercato vivace. Qui incontrarono una giovane donna che sembrava sapere qualcosa di più.

"Ci sono voci di un'antica rovina nascosta nella foresta," disse la donna. "Alcuni dicono che possa essere collegata a Ishtar, ma nessuno ha mai osato avventurarsi laggiù."

"Grazie per l'informazione," rispose Aisha. "Potrebbe essere un buon punto di partenza."

Durante i giorni successivi, Aisha e Kalki continuarono a esplorare altre comunità. Incontrarono persone di ogni tipo: agricoltori, artigiani, mercanti. Tutti erano gentili e disposti ad aiutare, ma le informazioni su Ishtar e le rose erano sempre scarse.

Einar l’Anziano e Il Villaggio Particolare

Arrivarono in un villaggio che, a prima vista, sembrava simile agli altri che avevano visitato. Le case erano di legno e pietra, i campi coltivati con cura, e la gente amichevole e ospitale. Tuttavia, c'era qualcosa di diverso nell'aria, un senso di storia e mistero che permeava il luogo.

Mentre esploravano il villaggio, incontrarono un anziano che sembrava conoscere bene la storia della regione. Si chiamava Einar, e il suo viso era segnato da rughe profonde, testimonianza di una lunga vita di esperienze.

"Benvenute, viaggiatrici," disse Einar con un sorriso. "Ho sentito parlare delle vostre domande su Ishtar e le rose."

"Sì," rispose Aisha. "Stiamo cercando qualsiasi informazione che possa aiutarci a trovare le rose e comprendere meglio questo quadrante."

Einar annuì pensieroso. "Molto tempo fa, tutta questa zona era completamente verde. La terra era fertile e rigogliosa, e il fiume che attraversa il quadrante portava vita ovunque. Ma negli ultimi decenni, qualcosa è cambiato."

"Che cosa è successo?" chiese Kalki, incuriosita.

"Non ne siamo certi," rispose Einar. "Ma si dice che una forza oscura abbia iniziato a corrompere la terra. Nel mezzo della vegetazione rigogliosa, una zona ha iniziato a diventare arida e incolta. Nessuno sa perché, ma questo fenomeno ha cambiato drasticamente il paesaggio."

Einar le portò nella sua casa e mostrò loro vecchie cartine del quadrante. Le mappe antiche mostravano una terra verdeggiante senza interruzioni, mentre quelle più recenti evidenziavano chiaramente l'area arida che si era formata nel mezzo.

"È proprio come dicevi," disse Aisha, osservando attentamente le cartine. "La terra arida è un fenomeno recente."

"Esatto," confermò Einar. "Molti credono che sia collegato alle leggende di Ishtar e alle rose. Alcuni pensano che la terra arida sia una sorta di protezione o una trappola per scoraggiare chiunque voglia cercare le rose."

Dopo aver ringraziato Einar per le informazioni, Aisha e Kalki decisero di continuare il loro viaggio verso l'area verde. La scoperta dell'anziano dava loro nuove speranze e una direzione più chiara.

"Sembra che finalmente abbiamo una traccia da seguire," disse Kalki mentre camminavano verso la moto.

Ripresero la strada, dirigendosi verso l'area verde più fitta.

"Chissà cosa troveremo," disse Aisha, guardando il paesaggio che cambiava intorno a loro.

L'Arrivo nella Zona Verde

Quando finalmente raggiunsero l'area verde, la differenza era evidente. La vegetazione era densa e lussureggiante, un contrasto netto con la terra arida che avevano appena lasciato. Tuttavia, c'era una strana sensazione nell'aria, come se la foresta nascondesse segreti oscuri.

Decisero di stabilire un piccolo accampamento ai margini della foresta prima di addentrarsi ulteriormente. Volevano avere un punto di riferimento sicuro a cui tornare. "Domani esploreremo l'interno," disse Aisha mentre preparavano il campo. "ma ora, riposiamo. Abbiamo una lunga giornata davanti a noi."

La notte passò tranquilla, con i suoni della foresta che le cullavano nel sonno. Sapevano che il giorno successivo sarebbe stato cruciale e volevano essere pronte a scoprire i segreti che la zona verde nascondeva.

Aisha e Kalki si trovavano ancora nelle terre verdi, esplorando quella che un tempo era una zona rigogliosa e piena di vita. Dopo aver parlato con Einar, si erano convinte che le rose potessero trovarsi nel mezzo di questa zona verde, ora trasformata in terre aride.

"Secondo le mappe, le terre aride sono proprio al centro delle terre verdi," disse Aisha, osservando attentamente il maplet. "Dobbiamo andare lì."

Salirono sulla moto e iniziarono il loro viaggio verso il centro delle terre verdi, dove si trovavano le terre aride.

Il paesaggio intorno a loro cambiava man mano che avanzavano. Gli alberi e la vegetazione rigogliosa delle terre verdi iniziarono a diradarsi, lasciando spazio a un terreno sempre più arido e desolato. La transizione era evidente e impressionante.

"Sembra che stiamo avvicinandoci," disse Aisha, sentendo l'aria diventare più secca e calda.

"Sì, ma dobbiamo stare attente," rispose Kalki. "Se Ishtar ha creato queste terre aride, potrebbero esserci delle trappole."

L'Incidente

Proprio quando pensavano di essere vicine al centro delle terre aride, qualcosa andò storto. Aisha, notò una strana distorsione nel terreno, ma era troppo tardi. La moto colpì una trappola nascosta, e in un attimo, persero il controllo.

Cap. 21d - Quadrante 7 Aisha e Kalki - L'incidente.jpg

La moto si ribaltò, e le due ragazze furono scaraventate a terra. Il dolore fu intenso e improvviso. Aisha cercò di rialzarsi, ma il mondo girava intorno a lei. "Kalki, stai bene?" chiese con voce tremante.

Kalki si alzò a fatica, con una smorfia di dolore sul volto. "Credo di sì, ma dobbiamo essere più caute. Queste terre sono piene di trappole."

Aisha annuì, guardandosi intorno con preoccupazione. "Dobbiamo trovare un modo per avanzare senza mettere a rischio la nostra vita."

Nonostante l'incidente, Aisha e Kalki decisero di proseguire in moto, consapevoli che il tempo stringeva e che dovevano trovare un rifugio dove potersi riposare e pianificare il prossimo passo. Aisha guidava lentamente, evitando le stranezze e le trappole che incontravano lungo il cammino. Dopo un po', videro una costruzione in pietra che sembrava abitabile, situata proprio al confine con le terre brulle.

Il Quartier Generale

Cap. 21e - Quadrante 7 Aisha e Kalki - Il quartier generale.jpg

Fermarono la moto e si avvicinarono alla costruzione. Era semplice, ma offriva un riparo. Dentro, trovarono una fonte d'acqua, ma non c'era elettricità. Il letto era privo di coperte, ma c'erano un tavolo e quattro sedie.

"Non è perfetto, ma può andare," disse Aisha, osservando l'interno della costruzione.

"Già, sarà sufficiente per riposarci un po' e poi pianificare il prossimo passo," rispose Kalki con un sorriso stanco.

Si buttarono sul letto, esauste ma sollevate di aver trovato un rifugio.

"Qua ci siamo," disse Aisha, chiudendo gli occhi. "Ora ci riposiamo un po' e poi ci pensiamo."

"Sì, ne abbiamo bisogno," rispose Kalki, accarezzandole il viso con dolcezza. "Abbiamo fatto molta strada."

"Pensi che le rose siano davvero qui, in queste terre aride?" chiese Aisha, guardando il soffitto di pietra.

"Credo di sì," rispose Kalki. "Ishtar ha sicuramente nascosto qualcosa di importante qui. E le trappole che abbiamo visto ne sono la prova."

"Ma come faremo a trovarle? Ci saranno sicuramente altre trappole." Aisha sembrava preoccupata.

"Dovremo essere molto attente," disse Kalki. "Useremo tutte le nostre capacità e ci aiuteremo a vicenda. Come abbiamo sempre fatto."

Dopo un po' di riposo, si alzarono dal letto e iniziarono a prepararsi per il prossimo passo. Controllarono le mappe e discussero su come evitare le trappole.

"Devo dire che questo posto ha un certo fascino," disse Kalki, osservando l'esterno della costruzione. "Anche se è un po' spartano."

"È vero," rispose Aisha con un sorriso. "Ma è il nostro rifugio. E ci aiuterà a trovare le rose."

Aisha e Kalki decisero di considerare quel rifugio di pietra il loro quartier generale. Avrebbero esplorato le terre brulle a piedi, con la moto pronta nel caso di un'emergenza. Prepararono tutto il necessario: acqua, cibo e il libro delle tecniche.

Le terre brulle erano desolate, senza segni di vita. Mentre camminavano, il silenzio era assordante, interrotto solo dal rumore dei loro passi sul terreno secco e polveroso. Improvvisamente, il terreno sotto i loro piedi iniziò a tremare.

"Che sta succedendo?" esclamò Aisha, guardando intorno preoccupata.

L'Apparizione del Guardiano

Un boato sordo risuonò e una figura oscura emerse dal terreno, sollevando una nuvola di polvere. Un demone guardiano, grande e minaccioso, si ergeva davanti a loro. La sua pelle era di un rosso scuro, con occhi fiammeggianti e corna che spuntavano dalla testa.

"Chi osa entrare nelle terre brulle?" ruggì il demone, la sua voce era profonda e risonante.

Aisha e Kalki si fermarono, si scambiarono uno sguardo, poi Aisha fece un passo avanti.

"Siamo Aisha e Kalki," disse con voce ferma. "Stiamo cercando le rose nascoste da Ishtar."

 

Il demone guardiano rise, un suono inquietante che fece rabbrividire le due ragazze. "Le rose di Ishtar sono protette da trappole e da noi, i guardiani. Non sopravviverete a lungo in queste terre."

Kalki calma e determinazione. "Non ci fai nessuna paura. Prenderemo le nostre rose."

Il demone le guardò con occhi penetranti. "Se davvero volete proseguire, dovete sapere che le terre brulle non perdonano. Molti hanno provato e nessuno è tornato. Vi do un ultimo avvertimento: tornate indietro finché potete."

Aisha e Kalki si scambiarono uno sguardo risoluto. Aisha si avvicinò ancora di più al demone, alzando il mento con determinazione.

"Non torneremo indietro senza le nostre rose." Affermò con voce ferma.

Il demone le osservò per un momento, poi annuì lentamente. "Molto bene. Io vi ho avvertito."

L'Esplorazione delle Terre Brulle

Aisha e Kalki continuarono a esplorare le terre brulle, camminando per ore sotto il sole cocente. Ogni tanto, un demone emergeva dal terreno, lanciava un avvertimento minaccioso e poi svaniva senza fare altro. Dopo il terzo incontro, si convinsero che quei demoni fossero solo un diversivo, progettato per dissuadere o confondere chiunque si trovasse a passare.

"Non ti sembra strano?" disse Kalki, asciugandosi la fronte. "Ci avvertono, ma non ci attaccano mai davvero. È come se volessero solo spaventarci."

Aisha annuì, scrutando l'orizzonte desolato. "Sì, è strano. Ma non sappiamo se cercano di farci andare via o di farci credere che siamo nella strada giusta quando non lo è. Dobbiamo restare concentrate e ignorarli."

Si fermarono su una collina per riflettere, cercando di capire il possibile inganno. "Forse dovremmo cercare indizi che ci sono sfuggiti," propose Aisha. "Qualcosa che i demoni potrebbero voler nascondere."

Kalki prese il libro delle tecniche e lo sfogliò, cercando ispirazione. "Potremmo usare qualche tecnica per percepire le energie nascoste. Magari c'è qualcosa di più oltre queste trappole apparenti."

Mentre studiavano la mappa del quadrante e il libro, Aisha notò un dettaglio sulla mappa che le era sfuggito prima: una piccola area cerchiata vicino al centro delle terre aride. "Guarda qui," disse, indicando il cerchio. "Non sembra un'area particolare, ma è l'unico punto segnato in tutta questa zona."

Kalki osservò il punto indicato da Aisha. "Potrebbe essere un indizio. Forse è lì che dobbiamo andare."

Decisero di dirigersi verso quella zona. Camminarono per ore, sempre più convinte che quella fosse la direzione giusta. Gli incontri con i demoni si fecero più frequenti, ma nessuno di loro attaccava realmente. A questo punto era chiaro che qualcosa di importante doveva essere nascosto lì vicino.

Arrivarono infine in una radura nel mezzo delle terre aride. Al centro, videro una piccola struttura di pietra, quasi nascosta dalla polvere e dalle rocce. Sembrava un vecchio altare, con iscrizioni antiche scolpite sulla superficie.

"Questo deve essere il posto," disse Kalki, avvicinandosi all'altare.

La Scarica Elettrica

Aisha e Kalki si avvicinarono alla struttura di pietra con cautela, ma appena furono a pochi metri dall'altare, una scarica elettrica colpì Aisha, facendola crollare al suolo.

Kalki si avvicinò rapidamente per aiutare Aisha, ma anche lei venne colpita da una scarica, meno intensa ma sufficiente a farla cadere a terra priva di sensi. Riuscì a vedere, con la vista offuscata, due figure premere un pulsante, disattivare la corrente e raccogliere Aisha, portandola all'interno della struttura. Poi, tutto divenne buio.

Cap. 21g - Quadrante 7 Aisha e Kalki - Aisha e Kalki colpite dalla scarica elettrica.jpg

Quando Kalki si risvegliò, il sole era già alto nel cielo. Si sentiva debole e disorientata, ma la preoccupazione per Aisha la spinse a raccogliere tutte le sue forze. Si alzò lentamente, barcollando verso l'interruttore che aveva visto usare dalle due figure. Con cautela, lo premette e la corrente si disattivò.

 

L’Inferno di Ishtar

Kalki si fece coraggio e si avvicinò all'altare, trovando una botola nascosta. La aprì e scese con attenzione. Quello che vide la lasciò senza parole: un intero villaggio sotterraneo abitato da demoni. Quello era l'inferno che Ishtar aveva creato per proteggere le rose.

 

Nel frattempo, Aisha fu portata in una cella. I demoni le tolsero i vestiti, lasciandola solo con il suo perizoma nero. Non la legarono nemmeno, sapendo che, ancora priva di sensi, non avrebbe potuto fare nulla.

 

Dall'alto, Kalki osservava il villaggio dei demoni. Il suo cuore batteva forte, tra paura e determinazione. Cercò con lo sguardo Aisha, ma non riuscì a vederla. Decise di rimanere nella sua posizione sicura per prendere tempo e pianificare il suo prossimo passo.

Kalki sapeva che avventurarsi immediatamente nel villaggio sarebbe stato troppo pericoloso. Aveva bisogno di recuperare le forze e studiare meglio l'ambiente. Restò nascosta, osservando attentamente i movimenti dei demoni e cercando di capire dove potesse essere tenuta prigioniera Aisha.

 

Pianificazione e Connessione

Cap. 21i - Quadrante 7 Aisha e Kalki - L'inferno di Ishtar nel q7 (2).jpg

Kalki si trovava in una posizione relativamente sicura, cercando di migliorare il suo punto di osservazione. Era consapevole di poter affrontare alcuni demoni, ma con un'intera legione, la prudenza era fondamentale. Kalki aveva due obiettivi: salvare Aisha e recuperare le rose. Utilizzò la connessione mentale, entrò nella mente di Aisha, ma non riuscì a trovarla, il che significava che Aisha era viva ma ancora svenuta.

Il villaggio dei demoni era un luogo infernale, con abitazioni, fiamme ovunque e demoni che si muovevano senza sosta. Kalki osservava attentamente, cercando segni delle rose, ma non ne trovava traccia.

Aisha giaceva ancora priva di sensi nella sua cella, stesa a terra dopo aver ricevuto la forte scossa elettrica. La situazione richiedeva calma e pazienza. A un certo punto, un demone raccolse Aisha e la portò fuori dalla cella. Kalki la vide per la prima volta dall'incidente. Aisha, venne legata con delle catene a un cappio. Un demone le gettò un secchio d'acqua in faccia, e Aisha iniziò lentamente a riprendersi. Con la vista ancora annebbiata, si rese conto di trovarsi in un inferno.

Quando Aisha iniziò a svegliarsi, Kalki stabilì una connessione mentale e le disse: "Sono qua Aisha, stai tranquilla, troveremo il modo di uscire." Aisha percepì la presenza di Kalki e un lieve sorriso apparve sulle sue labbra mentre un demone le urlava contro chiedendole chi fosse e cosa stesse facendo lì. Aisha non rispondeva, sapendo che avrebbe potuto polverizzare quel demone con facilità se fosse stata completamente sveglia, ma erano troppi per poterli affrontare da sola.

Kalki ripeté: "Stai calma Aisha, al momento giusto proveremo il dono insieme, cerca di recuperare le forze." Aisha sembrava sapere esattamente dove fosse Kalki, perché si voltò proprio verso di lei e sorrise. Kalki le disse: "Aisha, fingi di svenire e non svegliarti più fino al momento giusto." Aisha seguì l'istruzione, lasciandosi andare completamente con la testa piegata verso il basso e le gambe piegate. Kalki sapeva che Aisha stava solo fingendo, ma la situazione richiedeva pazienza e attesa.

Kalki rimase nascosta, osservando e attendendo il momento giusto per agire. Doveva mantenere la calma e aspettare che Aisha si riprendesse completamente. La loro connessione mentale era un vantaggio, permettendo loro di comunicare e coordinarsi senza attirare l'attenzione dei demoni. Kalki sapeva che il momento per agire sarebbe arrivato presto, e dovevano essere pronte. L'attesa era snervante, ma necessaria per pianificare la loro fuga e trovare le rose.

La Fuga

Kalki comunicò mentalmente ad Aisha: "Aisha, in questo momento dobbiamo solo pensare a fuggire. Sappiamo come entrare, ma è importante prima salvarci. Poi studieremo la situazione. Qui ci saranno centinaia di demoni tutti addestrati da Ishtar. Non credo che ce la caveremo con uno scontro frontale." Aisha, d'accordo, rispose di stare attente al momento buono.

Un paio di demoni, vedendo Aisha svenuta, ritennero inutile continuare l'interrogatorio e la riportarono in cella. Aisha comunicò a Kalki che la nuova cella era leggermente spostata rispetto al patibolo dove era stata prima: venti metri circa a est e una decina a nord. Le sbarre erano molto spesse, ma la cella non era controllata da demoni.

"Resta svenuta," disse Kalki. "Ok," rispose Aisha.

Kalki iniziò a muoversi. Non era tanta la strada da fare e alcuni demoni sarebbero stati eliminati lungo il percorso. Avanzò lentamente nella direzione indicata da Aisha, trovando due demoni sulla sua strada che polverizzò in un attimo, senza fare rumore e senza lasciare brandelli. Proseguì sempre in discesa, incontrò altri tre demoni di schiena. Non aspettò che si girassero e li eliminò rapidamente.

Cap. 21m3 - Quadrante 7 Aisha e Kalki - Kalki polverizza i demoni.jpg

Mancavano solo dieci metri a nord della cella di Aisha, dove due demoni stavano di guardia. Anche loro furono polverizzati senza rumore. Kalki entrò nella cella e trovò Aisha a terra. "Alzati," le disse. Aisha si alzò e indicò a Kalki il pulsante per aprire le sbarre, che si trovava dietro di lei. Kalki lo premette e Aisha fu libera.

Cap. 21o - Quadrante 7 Aisha e Kalki - Kalki e Aisha in fuga dall'inferno del q7.jpg

Molto velocemente risalirono il percorso fatto da Kalki, ma a ritroso. Durante il ritorno, polverizzarono altri cinque demoni senza fare rumore e senza lasciare tracce. Trovarono il canale che portava alla botola di uscita, aprirono la botola e furono fuori. Corsero una cinquantina di metri e si lasciarono cadere a terra, sfinite.

 

Aisha disse: "Tu sei vestita almeno, a me mi hanno messo in mutande."

Kalki rispose, scherzando: "È giusto così, sei tu che hai il culo più bello del metaverso."

Riuscirono a ridere nonostante tutto e si avviarono verso il loro quartier generale, pronte a riposarsi e a pianificare i loro prossimi passi.

Riunione al Quartier Generale

Entrarono nella piccola costruzione che consideravano il loro quartier generale. Kalki, per pareggiare i conti con Aisha in fatto di vestiti, si mise in perizoma pure lei. "Così sto più libera, e se ti venisse voglia io sono già pronta..." Sorrisero entrambe, poi tornarono serie.

"Sediamoci qua," disse Aisha, indicando il tavolo. "Vorrei per prima cosa sapere cosa è successo. Cosa hai visto? Io ricordo solo che ero fuori con te, ci stavamo avvicinando a quella specie di altare e poi mi sono svegliata nella cella…" Kalki spiegò tutto ciò che aveva visto e vissuto.

Decisero di riposare e dormire quella notte ma anche di non muoversi dal loro quartier generale.

La mattina arrivò presto e il sole iniziò a illuminare il loro quartier generale. Kalki e Aisha sistemarono le poche cose che avevano e montarono sulla moto, dirigendosi verso il primo paese della zona verde.

Il viaggio fu tranquillo, e presto si ritrovarono nelle vie accoglienti del villaggio. Trovarono una locanda modesta e decisero di affittare una stanza per dieci giorni. La locanda era accogliente, con un grande camino nella hall e stanze semplici ma pulite.

"Finalmente un posto dove riposarci davvero," disse Aisha mentre firmava il registro.

Kalki annuì. "Sì, ne abbiamo bisogno."

Dopo aver sistemato le loro cose nella stanza, decisero di esplorare il villaggio. Camminarono lungo le stradine, incontrando persone del posto e facendo domande su presunti demoni o stranezze nella zona. Tuttavia, nessuno sembrava sapere niente. Gli abitanti del villaggio vivevano una vita semplice, lontana da leggende o misteri.

Riflessioni alla Locanda

Quando la sera iniziò a scendere, tornarono alla locanda per la cena. Il profumo di cibo caldo riempiva l'aria e il suono delle conversazioni creava un'atmosfera rilassante.

Sedute a un tavolo d'angolo, Kalki guardò Aisha negli occhi e disse: "Ho visto un'antica libreria esoterica oggi mentre passeggiavamo. Non è una biblioteca, ma forse è anche meglio. Potremmo trovare informazioni utili lì."

Aisha sorrise. "Perfetto, ci andremo domani mattina. Magari ci sarà qualcosa che ci può aiutare a capire di più su quelle terre brulle e sui demoni."

Finirono di mangiare e si alzarono per tornare in camera. Le scale in legno scricchiolavano leggermente sotto i loro passi mentre salivano. Entrarono nella loro stanza, chiusero la porta dietro di loro e si spogliarono godendosi il sollievo di liberarsi dei vestiti polverosi. Avevano la fortuna di avere una doccia nella loro stanza, così vi si infilarono insieme, lasciando che l'acqua calda lavasse via la stanchezza e le tensioni accumulate.

Uscite dalla doccia, presero del liquore che avevano trovato nell'armadio e se ne versarono un po'. Decisero di restare nude, il che le faceva sentire libere e a proprio agio. Sedute sul letto, iniziarono a parlare di quanto era successo in quell'inferno della zona brulla.

"Quanti demoni pensi ci fossero là sotto?" chiese Aisha, guardando Kalki con occhi ancora pieni di domande.

"Sicuramente centinaia," rispose Kalki, sorseggiando il suo liquore. "Sembrava un vero e proprio villaggio, ma con abitanti infernali. Era come se Ishtar avesse creato una società intera di demoni per proteggere le rose."

Aisha annuì, pensierosa. "Hai visto qualcosa di particolare? Qualcosa che potrebbe darci un indizio su dove trovare le rose?"

Kalki scosse la testa. "No, tutto quello che ho visto erano fiamme e demoni. Sembrava davvero l'inferno. Ma una cosa è certa: sono molto ben organizzati.

"Già," rispose Aisha. "Quando ero legata e il demone mi ha interrogata, sembrava davvero intenzionato a scoprire chi fossi e cosa facessi lì. Era come se temessero che qualcuno potesse davvero trovare le rose."

Kalki la guardò intensamente. "Hai notato qualcosa di particolare su quel demone? Qualche segno distintivo?"

Aisha scosse la testa. "Niente di speciale. Solo che sembrava più potente degli altri. Forse un leader, o comunque qualcuno di grado superiore. Ma erano tutti così simili tra loro... è difficile dirlo."

Continuarono a parlare a lungo, scambiandosi impressioni e cercando di mettere insieme i pezzi del puzzle. Le loro voci si abbassavano sempre più, segno della stanchezza che le stava sopraffacendo.

"Ce la faremo, Aisha," disse Kalki con un sorriso stanco. "Troveremo le rose e sconfiggeremo questi demoni."

Aisha sorrise a sua volta, prendendo la mano di Kalki. "Sì, ce la faremo.

La Libreria Esoterica

Il giorno dopo arrivò luminoso e fresco. Si vestirono e scesero al bar della locanda per fare colazione. Parlarono con l'oste, ma ottennero solo informazioni sul paesino locale. Aisha chiese anche se sapevano qualcosa di un altare protetto da energia elettrica e raccontò brevemente l'accaduto.

L'oste sembrò dispiaciuto, ma non sapeva niente. "Mi dispiace, signorine. Non ho mai sentito parlare di un altare del genere. Questo paese è piuttosto tranquillo."

Deluse ma non scoraggiate, ricominciarono il loro giro del paese fino alla libreria esoterica. La libreria era situata in una stradina laterale, quasi nascosta tra le altre costruzioni. L'insegna era antica, con caratteri gotici che promettevano misteri e antichi segreti.

Cap. 21p - Quadrante 7 Aisha e Kalki - La libreria esoterica.jpg

Entrarono nella libreria e subito furono avvolte dall'odore di vecchia carta e incenso. Scaffali pieni di libri polverosi si allineavano lungo le pareti, mentre al centro della stanza c'era un tavolo pieno di tomi e pergamene.

"Benvenute," disse una voce anziana. Dall'ombra emerse un uomo anziano con una lunga barba bianca e occhi penetranti. "Posso aiutarvi a trovare qualcosa in particolare?"

Kalki prese l'iniziativa. "Stiamo cercando informazioni su demoni e un altare protetto da energia elettrica. Qualcosa che potrebbe essere legato a Ishtar."

L'uomo annuì lentamente, accarezzandosi la barba. "Interessante. Venite, ho alcuni libri che potrebbero aiutarvi." Le condusse a uno scaffale sul retro della libreria e iniziò a sfogliare alcuni volumi.

Il vecchio uomo tirò fuori un libro con una copertina di cuoio scolorita. "Questo potrebbe esservi utile. Parla di antichi riti e protezioni usate da culti legati a Ishtar. E questo," aggiunse, prendendo un altro libro, "contiene descrizioni di vari demoni e le loro debolezze."

Le ragazze presero i libri e iniziarono a sfogliarli, cercando qualsiasi indizio che potesse aiutarle nella loro missione. La libreria era silenziosa, interrotta solo dal fruscio delle pagine e dai loro sussurri mentre condividevano le loro scoperte.

Dopo aver passato diverse ore a leggere e a discutere, decisero di tornare alla locanda. La giornata era stata lunga e intensa, e avevano bisogno di tempo per elaborare tutte le informazioni raccolte.

"Torneremo domani," disse Kalki all'uomo anziano. "Abbiamo ancora molte domande."

"Vi aspetterò," rispose lui con un sorriso misterioso.

Ritornarono alla locanda e salirono in camera. Entrate, si spogliarono e si prepararono per una doccia insieme, godendo del momento di relax.

"Non possiamo permetterci di sbagliare di nuovo," disse Aisha mentre si lavavano.

"Lo so," rispose Kalki. "Ma ora abbiamo più informazioni."

Uscite dalla doccia, presero il liquore dall'armadio e se ne versarono un po'. Restarono nude, parlando di quanto era successo, delle loro impressioni sui demoni, di quanti ne avevano visti e se avevano notato qualcosa di particolare. Parlarono a lungo, scambiandosi domande e risposte, quando finalmente si sentirono pronte a dormire, si sdraiarono insieme, abbracciandosi.

La Rivelazione Telepatica

Quella notte, mentre Kalki dormiva profondamente, Aisha si alzò di scatto dal letto. Kalki si destò subito, e la prima cosa che notò fu il perizoma di Aisha che si muoveva nell'ombra. Aisha stava facendo qualcosa di anomalo. Kalki la osservava dal letto, cercando di capire cosa stesse succedendo. Poi si alzò in silenzio, senza chiederle nulla. Aisha sembrava in uno stato di ipnosi, gli occhi vitrei e fissi nel vuoto.

"Adamas," mormorò Aisha. "Adamas mi sta parlando."

Entrambe sapevano che Adamas era con Ishtar per guidarla nel suo processo di conversione. Ma sapevano anche che Ishtar aveva perso la memoria del suo inferno e di dove avesse nascosto le rose, dopo la sua conversione. Zadkiel le aveva cancellato i ricordi, ma i ricordi non si possono cancellare, si possono solo nascondere.

Fu in quel momento che una luce aurea avvolse il volto di Aisha, facendola sobbalzare. I suoi occhi si spalancarono, colmi di una luce che non apparteneva a quel mondo, e per un istante sembrò che il tempo stesso si fermasse. Un gemito sfuggì dalle sue labbra, mentre portava una mano alla fronte, piegandosi leggermente in avanti. Kalki, allarmata, si avvicinò prontamente e le appoggiò una mano sulla spalla.

Cap. 21q - Quadrante 7 Aisha e Kalki - Il messaggio telepatico di Adamas.jpg

"Aisha!" esclamò, ma non ci fu risposta immediata.

Dopo alcuni istanti, Aisha si rialzò lentamente, il respiro affannato, il volto ancora pallido. "Adamas..." sussurrò con voce tremante, chiudendo gli occhi per assorbire le emozioni che la stavano travolgendo. "Adamas mi ha parlato."

Kalki rimase in silenzio, rispettando quel momento. Aisha continuò, con un tono basso ma deciso: "È riuscita a entrare nella mente di Ishtar, a fotografare il suo inferno nel Quadrante 7. Mi ha inviato tutto... e il luogo delle rose. So dove sono. Ma sarà quasi impossibile arrivarci." Fece una pausa, il peso della consapevolezza evidente sul suo volto.

Kalki si avvicinò di più. "Se hai la mappa, passala anche a me," disse, la voce ferma, priva di esitazione.

Aisha esitò un momento, il ricordo di Adamas pulsante nella sua mente. Poi, con un respiro profondo, afferrò le mani di Kalki e chiuse gli occhi. Una scarica di energia attraversò entrambe, e Kalki si irrigidì mentre un dolore acuto e intenso si faceva strada nel suo corpo, come mille aghi che perforavano la pelle. Poi, d’improvviso, una visione esplose nella sua mente: l’inferno di Ishtar, un paesaggio deformato e crudele, e il punto esatto dove le rose erano nascoste.

Quando l’intensità della visione si attenuò, le due si ritrovarono sedute, fianco a fianco, esauste. Senza parole, si versarono un bicchiere di liquore e rimasero in silenzio per alcuni istanti.

Aisha fissava il bicchiere tra le mani, persa nei suoi pensieri. Il ricordo di Adamas le riempiva il cuore di una malinconia dolce e amara. Le venne in mente il tempo passato con lei, la principessa diamante, e tutto ciò che avevano condiviso. Adamas, anche lontana, sembrava ancora vegliare su di lei, guidandola quando ne aveva più bisogno.

"Non ci ha mai lasciate," mormorò Aisha, quasi per sé stessa, mentre un piccolo sorriso malinconico le sfiorava le labbra. Alzò lo sguardo verso Kalki, che si era appoggiata alle coperte e sembrava finalmente trovare un po’ di pace.

"Grazie," sussurrò Kalki, gli occhi chiusi e la voce appena percettibile.
"Di nulla," rispose Aisha con un sorriso stanco, svuotando il bicchiere.

Cap. 20h4 - Oltre l’Illusione - Aquaelum.jpg
Cap. 22a - Per le Rose e per la Luce - Nihra (Originale).png
bottom of page