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Aisha

 عائشة

Cap. 23 - La Caccia, l’Inferno e… le Rose!

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La Caccia nel Quadrante 7

Cap. 23a - La Caccia, l’inferno e… le Rose! - Kalki e Aisha sterminano i demoni (3).png

Non fuggono più. Aisha e Kalki attraversano i villaggi del Quadrante 7 come una sentenza che cammina. Demoni e agenti vengono riconosciuti, smascherati, cancellati. Ogni paese liberato diventa un punto sulla mappa, ogni volto salvo una prova che il buio può arretrare. La Freccia Rossa non rallenta, la voce corre più veloce di loro.
I numeri crescono, ma non sono un vanto: sono una misura del crollo. Serak ritira le sue pedine dalla superficie, l’inferno si richiude su se stesso. Quando il conteggio finisce, Aisha e Kalki lo capiscono insieme: la caccia è terminata. Ora resta solo il cuore del nemico.

La Decisione e l’Esplosione

Cap. 23d - La Caccia, l’inferno e… le Rose! - Prima dell'esplosione infernale (3).png

Non attendono rinforzi, non cercano approvazione. Sanno che un Dono condiviso vale dieci volte la forza di uno solo. Sanno anche che il prezzo sarà alto. Vestite come pistolere, scendono verso il paese infernale del Quadrante 7, non per colpire in superficie, ma per spezzare l’illusione di invincibilità. Il Dono viene liberato alla massima potenza. L’inferno implode. Frangitori, demoni, strutture e fuoco vengono travolti da un’onda che non distingue carne, pietra o menzogna. Quando la luce si spegne, resta solo cenere. E due corpi a terra. Le Rose, sepolte nei sottofondi, restano intatte. Come promesso da Brahma.

La Veglia

Cap. 23e - La Caccia, l’inferno e… le Rose! - La veglia (1).png

Kalki si risveglia per prima. Aisha è incosciente, pallida, fragile come non lo è mai stata. L’inferno è silenzioso, ma non morto. Kalki veglia, combatte, cancella ciò che risale. Interroga un agente superstite e legge ciò che non può essere detto a voce: le Rose sono nell’ultimo anello. L’amore diventa guardia armata. La solitudine pesa, ma non spezza. Kalki resta. Aspetta. Protegge.

La Discesa

Cap. 23e - La Caccia, l’inferno e… le Rose! - Scendono le scale dell'inferno.png

Scendono negli anelli dell’inferno di Ishtar. Dieci livelli. Dieci mondi sepolti. Gli agenti cambiano forma, i demoni mentono, il buio tenta di dividerle. Un inganno riesce: Kalki viene catturata. Aisha resta sola, ma non perde il filo. La connessione tra loro non si spezza. Si tende. E resiste.

Il Ricatto

Cap. 23h - La Caccia, l’inferno e… le Rose! - Kalki appesa nell'inferno.png

Nel decimo anello, Kalki è sospesa sopra il fuoco. Le fiamme salgono lente, l’aria è satura di cenere e menzogna. Il demone di rango superiore crede di avere finalmente una leva. Propone uno scambio, convinto che la paura possa piegare ciò che resta della volontà. Aisha risponde senza esitazione. Non con parole, ma cancellando metà dell’esercito rimasto in un solo gesto. Il messaggio è chiaro: non c’è trattativa possibile. Non c’è ricatto che tenga. Lei non chiede. Impone.
Il demone capisce. Tradisce i suoi simili, libera Kalki e la trae fuori dal fuoco con mani tremanti. L’equilibrio dell’inferno si spezza definitivamente. Non è più un regno: è solo un luogo in rovina.

Il demone viene risparmiato per un solo motivo. Portare un messaggio. Viene mandato via con parole che non ammettono repliche: l’inferno del Quadrante 7 è caduto. Le Rose sono state recuperate. E il prossimo a rispondere sarà il Quadrante 9.

Le Rose delle Primenate

Cap. 23i - La Caccia, l’inferno e… le Rose! - Il demone capo consegna le rose (8).png

Il cofanetto viene aperto. Non è un gesto semplice: è una soglia che cede. Diciassette Rose riposano al suo interno, intatte, impossibili da corrompere. Materia vedica, nata prima dei cicli, prima delle guerre, prima delle menzogne. I nomi sono incisi nella sostanza stessa: le Primenate. Ogni Rosa porta con sé una storia, una vita, una scelta che ha attraversato il tempo. Le Rose sono diciassette. Adamas custodisce la sua. Quella di Ishtar è nascosta, trattenuta nell’ombra da Cronos e Zadkiel. In quell’istante, il Metaverso reagisce. I vettori cambiano direzione, le soglie tremano, qualcosa si riallinea. È molto più di una vittoria.
Da questo momento, gli equilibri non sono più gli stessi.

La Leggenda

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A Land’s End, il cielo cambia colore. Una luce attraversa l’orizzonte e risale verso l’alto, come un segnale che non può essere ignorato. Eleanor e il Presidente sono tra i primi ad accorgersene. Poi tutta la città alza lo sguardo. Non servono parole, né annunci: qualcosa è successo, qualcosa di impossibile.
La luce proviene da Wahnfried, dal Quadrante 8, dal luogo in cui le scintille sono nate e i nomi sono stati scritti. È una risonanza antica, un’eco che risponde alle Rose tornate alla luce. Il Metaverso riconosce l’atto. La storia prende atto di sé stessa.
Aisha e Kalki escono dall’inferno insieme.
Ferite, stanche, ma intatte nel nucleo. Non sono più solo viaggiatrici, né semplici portatrici del Dono. Hanno attraversato l’inferno e ne sono uscite con le Rose. Hanno fatto ciò che nessuno avrebbe dovuto poter fare.
Da questo momento, la guerra cambia forma. La Luce non è più solo resistenza. Ora ha memoria. E una leggenda.

Krystallia – Codice della Connessione

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Il “Codice della Connessione” arriva nelle loro mani come se le stesse aspettando da sempre. Ogni pagina parla di corpi che diventano antenne, di tecniche che cambiano a seconda del villaggio, di energie che possono attraversare la carne. A Krystallia, tra cristalli vivi e case di luce, Aisha e Kalki si siedono in una radura, respirano al ritmo del luogo finché il confine del corpo si fa sottile. Sul bordo di un laghetto, provano la tecnica più estrema: lasciare che l’essenza esca dal corpo. L’anima di Aisha si stacca, guarda se stessa, guarda Kalki che la vede davvero per la prima volta. Capiscono che tutto è sempre stato lì, sotto la spazzatura mentale che le ha tenute al buio. Quando Aisha rientra, Emphatia non è più un’idea: è un’eco vicina, e perfino il tempo di Krystallia si piega ai loro stati d’animo, non è più una gabbia ma un alleato.

Un Presagio di Fine

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Passeggiando tra i cristalli, parlano di quanto siano cambiate, di quanto sia diventato fluido il tempo. Il libro spiega che qui il tempo non è lineare: si allunga o si accorcia secondo l’intensità con cui si vive. Allora decidono di smettere di contarne i minuti e di misurare solo ciò che sentono. Ma una sensazione sottile le attraversa: qualcosa sta finendo. Illusione le ha plasmate, ora deve lasciarle andare. Non c’è tragedia, solo un velo di tristezza dolce: Il paradiso non è ancora per loro: è per ora solo un passaggio. Lo lasceranno non perché debba finire… ma perché possa un giorno cominciare per tutte le anime di luce.

L’Ultima Benedizione di Livia

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Un ultimo “Zanara”, un ultimo ritorno al lago vicino a casa. Livia le aspetta: la crescita spirituale è completa, dice, il Quadrante ha fatto il suo lavoro. Prima di Emphatia, però, c’è il Quadrante 7: il forziere infernale dove Ishtar ha nascosto le Rose. Consegna loro un libro “non attendibile”, pieno di mappe sbagliate e trappole, perché nessuno sa davvero cosa si nasconda lì. Con un solo nome – “Miraluna” – le teletrasporta all’ultimo villaggio dell’Illusione verso sud. Poi le abbraccia: tristezza, orgoglio, speranza. Non è un addio, ma la chiusura di un cerchio.

Il Padre – Sulla soglia di Illusione

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Miraluna è quieta, luminosa, normale come solo i luoghi di confine sanno essere. “La Rosa dei Venti” offre una stanza, cibo caldo e una partita di carte dove le risate di Kalki accendono il momento leggero prima del viaggio. Poi la notte si fa immobile. Nessun suono teorico, nessun annuncio: solo il vento che sembra pensare da solo. Tra gli alberi appare un uomo altissimo, scalzo, jeans consumati e una maglietta bianca che riflette appena la luce delle due lune. Non parla, ma sorride in un modo che pesa più di un dialogo: amore puro, venato da una tristezza antica, come chi sa che l’inizio non è mai facile. Quando pronuncia Aisha, non lo fa come un nome qualunque: è la pronuncia del Padre, il suono che le ha consegnato quando l’ha chiamata al mondo. Un istante, un lampo senza rumore, e il bosco si richiude di nuovo nel silenzio. Aisha si voltò verso Kalki. I loro occhi si incontrarono, ma nessuna parola fu necessaria. Tra loro passò una sensazione condivisa: qualcosa è accaduto. Rimasero sedute in silenzio. Il cielo sopra di loro tratteneva il respiro. Poterono vedere ancora per quella notte le due lune di Miraluna risplendere sul Quadrante 4, l'Illusione, ma da quel momento quella piccola sensazione sempre avuta di non essere sole... divenne molto più concreta.

Oltre la Soglia – Verso il Quadrante 7

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All’alba, Miraluna le saluta con pane caldo e luce tra gli alberi. Caricano la Freccia Rossa, controllano le mappe, si guardano negli occhi: “Andiamo a prendere quelle rose.” Il Quadrante 7 è a pochi chilometri, ma la distanza vera è un’altra: lasciare Illusione, lasciare Livia, lasciare la sicurezza del canto. Quando partono, non si voltano indietro.
Il confine è invisibile, ma lo sentono sotto le ruote e dentro il petto.
Il viaggio verso le Rose – e verso Emphatia – comincia davvero lì.

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