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Aisha

 عائشة

Cap. 24: Viaggio Verso il Mondo Oscuro

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Dal Diario di Aisha (Parte 28) - Lumenforte, Gennaio 2025

E’ difficile, davvero difficile descrivere quel momento senza sentire ancora il peso di ogni passo, di ogni decisione presa in quell’inferno. Kalki era svenuta, legata a quel pennone sopra le fiamme. Il demone che teneva la corda tremava, un vigliacco come tutti gli altri, pronto a tradire il suo stesso capo pur di salvarsi la pelle.

Non c’erano più agenti, non c’erano più demoni di rango inferiore. Avevo polverizzato cinque demoni di rango superiore con una freddezza che ormai sapevo fare parte di me. Mi ero fatta vedere, non c’era altro modo. E quando mi proposero di consegnarmi in cambio di Kalki, la mia risposta fu un’esplosione di scintille che li ridusse a cenere.

Ne rimanevano solo due: il capo e il vigliacco. Ho dato un ordine, e il vigliacco ha obbedito. Ha tirato fuori Kalki con cura, come se la sua stessa vita dipendesse da ogni suo movimento. E probabilmente era così. L’ha posata a terra e l’ha liberata con mani tremanti, poi è fuggito senza nemmeno voltarsi indietro.

Il capo, invece, rimase. Non disse nulla, non supplicò, non cercò di fuggire. Si inginocchiò, accettando quasi con dignità la sua fine. Quando lo polverizzai, non provai gioia, solo un silenzio gelido.

E poi... il cofanetto. Vedere i nostri nomi incisi su di esso, sapere che quelle rose erano lì, intatte, nonostante tutto, è stato un momento che ancora oggi non riesco a descrivere. Avevamo fatto l’impossibile. La nostra vittoria non era solo la nostra. Era di tutte le scintille. Era il primo passo verso ciò che Brahma aveva scritto nei nostri destini.

Ora so più di allora quanto quella vittoria fu importante, e quanto fu importante il periodo trascorso al quadrante 4, ma in quel momento, con Kalki ancora debole accanto a me, avevo comunque capito che fermarci sarebbe stato difficile per chiunque. E questo vale ancora di più adesso con Sylvia.

 

Quadrante 7 (Zona Brulla), Primavera 2023

Kalki e Aisha risalirono i dieci livelli dell'inferno, osservando con attenzione l'architettura impressionante dei paesi sotterranei. Nonostante fossero costruzioni affascinanti, non potevano fare a meno di pensare che era un peccato lasciarli vuoti, sebbene nessuno avrebbe voluto vivere sotto terra.

Oltre l’Inferno: Il Peso delle Rose

Erano stanche e la salita era ripida. Kalki e Aisha, vestite solo con i loro perizomi, si fermavano di tanto in tanto per riposare e ammirare i punti particolari del percorso. Quando finalmente arrivarono al livello zero, videro per la prima volta il paese-inferno creato da Ishtar e successivamente gestito da Serak. Si fermarono un attimo per rivedere quel luogo dove entrambe avevano rischiato la vita: prima Aisha, poi Kalki. Ma si erano salvate l'una con l'altra, un pensiero che le fece sorridere mentre condividevano un momento di intima complicità.

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Proseguirono fino alla botola e, una volta fuori, Kalki ricordò il dramma vissuto quando aveva visto due demoni portare via Aisha incosciente. Il ricordo la colpì solo per un attimo. Salirono sulla moto e si diressero al loro quartier generale, dovevano decidere cosa fare delle rose.

La tentazione di acquisire le loro due rose era enorme. Sarebbe stato il completamento finale della loro missione. La rosa conteneva i nomi e i volti di tutte le duecentoquarantaquattromila scintille, in ordine di nascita, nonché un archivio dove erano memorizzati tutti i loro cicli vitali precedenti. Aisha aveva visto bene tutto ciò con Adamas, e Kalki ancora di più, poiché per un breve periodo aveva posseduto la sua rosa.

Ma prima di agire, sapevano che era meglio parlare con qualcuno di fiducia. Avevano anche le rose di tutte le primenate, un tesoro inestimabile. Decisero quindi di fermarsi al quartier generale e riflettere attentamente su quale fosse il passo successivo.

Kalki e Aisha consultarono il maplet e videro che, dirigendosi a est, avrebbero trovato una lunga zona verde, probabilmente abitata da persone ospitali. Arrivando al confine, sarebbero entrate nel Quadrante 8, dove si trovava Wahnfried, una zona inaccessibile a chi non possedeva una scintilla e una rosa. Era la zona di origine, e loro, essendo scintille, ora possedevano anche le rose. Tuttavia, sentivano che acquisire le rose non era una decisione da prendere alla leggera. Tenerle nel cofanetto era come non averle, ma sentivano che dovevano chiedere il permesso per acquisirle pienamente. Farlo senza consenso non sembrava giusto.

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Guardando avanti, vedevano sia il labirinto che il mondo oscuro dove Aisha aveva passato momenti meravigliosi con Adamas, ma anche momenti drammatici. C'era Lumenforte con il suo castello dove avevano combattuto il vampiro Barlow e Serak, e che poi avevano conquistato e abitato. Molti ricordi legavano Aisha a quei luoghi. Il labirinto era molto vicino al Quadrante 5, e il Quadrante 5 era la loro prossima meta: portare le rose a Land's End, un luogo dove i demoni non potevano entrare. Il viaggio era lungo, ma non più lungo di altri che avevano già affrontato. E poi, pericoli non ne vedevano, tranne ovviamente gli agenti e i demoni del metaverso che Cronos e Zadkiel avevano scatenato contro di loro.

Nascosero il cofanetto in un luogo sicuro, consapevoli che era una scelta temporanea. Decisero di prendersi un momento di riposo; erano stanche dopo tutte le prove affrontate. Tuttavia, nella moto avevano tutto il necessario per partire immediatamente, senza dover tornare nei paesi già visitati del Quadrante 7.

Si sedettero fuori dal loro quartier generale, lasciandosi avvolgere dalla tranquillità ritrovata. Kalki e Aisha si guardarono negli occhi, consapevoli che c’era molto da dire. Ognuna raccontò all’altra il momento che considerava più drammatico e difficile vissuto in quella battaglia epica contro i demoni.

Nel bel mezzo della conversazione, Aisha sgranò gli occhi e inclinò leggermente la testa di lato. "Adamas," mormorò, il tono quasi un sussurro. Per fortuna, Adamas aveva imparato a trasmettere un po’ più piano. Kalki si avvicinò preoccupata, ansiosa di capire cosa stesse succedendo.

Aisha si raddrizzò, ancora leggermente stordita, ma determinata. "Meno male che questa volta ha parlato un po' più piano," disse con un accenno di ironia. Poi, il tono si fece più serio. "Adamas ci ha avvertite: non dobbiamo assolutamente connettere le nostre rose a noi stesse. Se lo facessimo, il monitor infernale di Zadkiel segnalerebbe immediatamente la nostra posizione. Le rose possono essere connesse solo in posti protetti, come Salem, Land's End o persino il labirinto, se riusciremo ad arrivarci."

Kalki annuì, assimilando l'informazione. "Quindi, Adamas è ancora nella casa delle streghe?"

"Sì," rispose Aisha. "Ha detto che, avendo la sua rosa connessa, non può uscire dalla zona schermata. È bloccata lì, ma è al sicuro. Questo significa che dobbiamo essere estremamente caute e trovare un luogo protetto prima di fare qualsiasi cosa con le rose."

Riposo e Ripartenza

Decisero di passare la notte al quartier generale. Si addormentarono subito, esauste dopo giorni di battaglie e tensione.

La mattina seguente, si svegliarono ancora con indosso solo i loro perizomi. Si scambiarono un sorriso e Aisha propose: "Partiamo subito, ma il primo lago o fiume che troviamo ci fermiamo per un bagno. E alla prima locanda ci concediamo un pranzo come si deve. Ce lo meritiamo."

Indossarono maglietta e jeans, con Aisha alla guida e Kalki stretta dietro di lei. Partirono verso la zona verde a est del Quadrante 7. Il viaggio era lungo, e il paesaggio brullo non offriva né fiumi né laghi dove rinfrescarsi, ma la loro determinazione era inarrestabile.

Dopo ore di viaggio, il ronzio della moto si fece più basso mentre si avvicinavano a un piccolo villaggio. Nel cuore del villaggio, trovarono una locanda accogliente, fatta di legno robusto, con fiori colorati alle finestre. Entrarono e furono subito avvolte dal profumo di cibo appena cucinato e dal calore di un fuoco acceso.

Il locandiere, un uomo robusto e sorridente, le accolse con entusiasmo. "Benvenute! Sembrate avere bisogno di un pasto caldo e di una buona doccia!"

Kalki e Aisha si scambiarono uno sguardo divertito e risero. "Hai proprio ragione," disse Aisha. "Non chiediamo di meglio."

Il locandiere le guidò verso una stanza al piano superiore, piccola ma pulita, con un bagno attiguo e una grande vasca. Aisha e Kalki si tolsero i vestiti e si tuffarono sotto la doccia, lasciando che l’acqua calda lavasse via la stanchezza del viaggio.

Dopo essersi rinfrescate, scesero al piano di sotto. Un tavolo era già apparecchiato per loro, con una varietà di piatti succulenti. Si sedettero e iniziarono a mangiare con gusto. Questo era esattamente ciò di cui avevano bisogno.

Verso la Zona Verde

Dopo essersi rinfrescate e rifocillate, Kalki e Aisha ripartirono senza indugio. La desolazione della zona brulla le circondava ancora, e il desiderio di raggiungere la zona verde entro sera le spingeva a proseguire senza fermarsi.

La moto rombava sul terreno arido e roccioso, con il sole che batteva impietoso dall’alto. Nonostante il caldo opprimente e la polvere che si attaccava ai loro abiti, Kalki e Aisha continuavano determinate. Dopo ore di monotonia, un tenue verde iniziò a emergere all’orizzonte, segnale che si stavano avvicinando alla loro meta.

Il terreno cominciò a cambiare. Il suolo brullo lasciava spazio a cespugli e arbusti, e il cinguettio degli uccelli accompagnava il loro arrivo. Kalki indicò avanti con entusiasmo. "Guarda, Aisha! Finalmente!"

Aisha annuì, sollevata, ma poco dopo notò una figura accasciata sul bordo della strada. Rallentarono e si fermarono per avvicinarsi con cautela.

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Era un uomo anziano, dall’aspetto stanco e logoro. Kalki si inginocchiò accanto a lui. "Sta bene, signore?"

L’uomo sollevò lo sguardo con fatica. "Mi chiamo Eldric... Sono stato attaccato da banditi. Mi hanno lasciato qui senza niente."

"Non possiamo lasciarlo così," disse Aisha con decisione.

Aiutarono Eldric a salire sulla moto, facendolo sedere tra loro, e ripresero il viaggio con cautela. Dopo un’ora, raggiunsero finalmente la zona verde. Il paesaggio rigoglioso li accolse con prati fioriti, alberi maestosi e un fiume scintillante. La vista riempiva i loro cuori di pace.

 

Arrivate al villaggio, furono accolte calorosamente. Gli abitanti si presero cura di Eldric, e invitarono le due ragazze a fermarsi per la notte. Mentre si rilassavano sotto un cielo stellato, Kalki disse: "Questo posto è perfetto per ricaricarci e pianificare il prossimo passo."

Aisha annuì, lasciandosi cullare dalla serenità del momento.

Verso il Sentiero del Confine

Quella sera, studiando le mappe, Kalki e Aisha individuarono un sentiero che attraversava la zona verde a est, diretto verso il confine del Quadrante 8. Il percorso le avrebbe condotte al labirinto passando per il mondo oscuro, semplificando notevolmente il viaggio. Decisero di intraprendere quella strada il giorno successivo.

Uscirono per camminare nel villaggio e furono accolte con entusiasmo dagli abitanti, che avevano già sentito parlare delle loro imprese. Molti si avvicinarono per ringraziarle o per offrire loro qualcosa da bere. La notizia della distruzione dell’esercito infernale si era sparsa rapidamente, e il villaggio era in fermento.

Una locanda divenne presto il punto centrale della serata. Tra chiacchiere e boccali di birra, Aisha e Kalki risposero alle domande degli abitanti. Raccontarono brevemente la battaglia, senza soffermarsi sui dettagli più oscuri, ma enfatizzando il valore della determinazione e del lavoro di squadra.

La serata si trasformò in una celebrazione. Gli abitanti brindavano, cantavano e ballavano, e per qualche ora Aisha e Kalki poterono concedersi una pausa, lasciandosi trasportare dall’atmosfera leggera e festosa.

Prima di ritirarsi per la notte, si soffermarono a guardare le stelle. Il villaggio, così pieno di vita, ricordava loro per cosa stavano combattendo. Senza bisogno di parole, sapevano di essere pronte per il viaggio che le aspettava.

La mattina seguente, si svegliarono con il primo sole. Dopo una colazione veloce e aver salutato i loro nuovi amici, si misero in viaggio. La strada verso il labirinto e il mondo oscuro era davanti a loro.

Il Viaggio Attraverso la Zona Verde

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Il sentiero indicato sulla mappa non era vicino, ma il percorso che attraversava la zona verde offriva bellezza e conforto. Kalki e Aisha erano circondate da paesaggi incantevoli: villaggi pittoreschi, fiumi scintillanti, e laghetti che riflettevano il cielo azzurro. La natura rigogliosa le accompagnava lungo il cammino, rendendo il viaggio piacevole e rilassante.

Ogni tanto si fermavano per ammirare la vista o per rinfrescarsi. Un pomeriggio, si fermarono lungo le rive di un fiume cristallino. Si tolsero i jeans e le magliette, rimanendo solo con i perizomi, e si tuffarono nell'acqua fresca. Risate e schizzi riempirono l'aria, un momento di leggerezza e spensieratezza.

Nonostante la tranquillità, il pensiero degli agenti e dei demoni di Serak non le abbandonava. Sapevano che il nemico era ancora vivo, e il pericolo era sempre in agguato. Le voci che giravano sui tre demoni dei servizi speciali, esseri creati a Bergderbil, aleggiavano come una minaccia silenziosa. Ma per ora, la strada era calma, e il viaggio era un'occasione per ricaricare le energie.

Durante una delle soste, Aisha, con il libro in mano, alzò lo sguardo con entusiasmo. "Ho trovato il modo di raggiungere il sentiero in poche ore," disse a Kalki. "E poco prima del sentiero c'è una locanda dove possiamo fermarci a dormire."

Kalki si illuminò. "Allora non perdiamo tempo!" disse, alzandosi e aiutando Aisha a fare lo stesso.

Presto furono di nuovo in sella alla moto, attraversando altri villaggi ospitali e paesaggi idilliaci. Il sole stava tramontando, tingendo tutto di una luce dorata, quando raggiunsero una piccola locanda. L’insegna di legno diceva “Locanda del Sentiero,” e l’atmosfera all’interno era calda e accogliente.

Finalmente, Kalki e Aisha si rilassarono, sapendo di essere vicine al loro prossimo passo e, per una notte almeno, al sicuro.

Quella sera, nella Locanda del Sentiero, Kalki e Aisha si godettero una cena abbondante e poi si ritirarono nella loro stanza per una notte di riposo. La mattina seguente si svegliarono all'alba, pronte per proseguire il viaggio verso il sentiero che le avrebbe condotte nel Mondo Oscuro.

Dopo una colazione veloce, ripartirono. Sapevano di essere vicine al sentiero, ma anche che il nemico era sempre in agguato.

L'Agente e la Locanda

Giunte in un paese discretamente affollato, decisero di fermarsi per pranzo in una locanda. Mentre Kalki e Aisha entravano, tra la folla un agente di Serak le osservava, camuffato da semplice paesano. Aveva gli occhi vuoti, privi di anima, un segno distintivo che le due avrebbero potuto individuare facilmente, ma non subito.

All'interno della locanda, si sedettero a un tavolo vicino a una finestra. Ridendo e chiacchierando, cercavano di mantenere un’apparenza spensierata. L'agente entrò poco dopo e si sedette a un tavolo vicino, studiandole con attenzione.

Il cameriere arrivò con il loro pranzo. Mentre mangiavano, l'agente continuava a osservarle. Ad un certo punto, Aisha alzò lo sguardo e notò gli occhi vuoti dell'uomo seduto vicino a loro. In un attimo, la sua espressione cambiò, diventando seria.

"Kalki," sussurrò, mantenendo il sorriso per non destare sospetti. "C'è un agente qui. Vicino alla porta, tavolo a sinistra."

Kalki annuì impercettibilmente, continuando a mangiare come se nulla fosse. "Capito. Manteniamo la calma e vediamo cosa fa."

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L'agente sembrava attendere un momento opportuno per agire, forse aspettando che le ragazze si separassero o che si distrassero ulteriormente. Ma Kalki e Aisha sapevano che non potevano permettere a lui di fare la prima mossa.

Dopo aver finito il loro pranzo, le due si alzarono lentamente, facendo finta di dirigersi verso l'uscita. Ma invece di uscire dalla porta principale, Kalki fece un segno rapido a Aisha e si mossero insieme verso il retro della locanda. L'agente si alzò immediatamente, seguendole.

Appena fuori dalla vista degli altri clienti, Kalki e Aisha si fermarono, pronte ad affrontarlo. L'agente apparve sulla soglia del corridoio, gli occhi vuoti fissi su di loro.

"Pensavi davvero di poterci seguire senza che ce ne accorgessimo?" disse Kalki, il tono calmo ma carico di tensione.

"Non siete così invisibili come credete," aggiunse Aisha, con uno sguardo determinato.

L'agente non rispose, ma un sorriso freddo si formò sulle sue labbra mentre avanzava lentamente. Le due ragazze si prepararono per la cancellazione ma prima avrebbero voluto estrarre qualcosa dal suo firmware.

Non ne ebbero il tempo. L'agente si autodistrusse prima ancora che Kalki e Aisha potessero fare qualsiasi cosa. Evidentemente Serak o chi per lui aveva fatto in modo che i nuovi modelli di agenti fossero programmati per autodistruggersi quando le possibilità di essere disattivati o catturati dai nemici erano elevate.

Le due ragazze si guardarono, un misto di frustrazione e comprensione nei loro sguardi. "Sembra che Serak stia aumentando le difese dei suoi agenti," disse Kalki, scuotendo la testa. "Questo rende le cose più complicate."

Aisha annuì. "Sì, ma non possiamo farci molto. Almeno sappiamo che sono ancora sulle nostre tracce. Dobbiamo rimanere vigili."

Decisero di restare tutto il giorno in quel paese e di fermarsi a dormire lì. Avrebbero controllato nel pomeriggio se ci fossero altri agenti in giro e, comunque, si sarebbero riposate. Il sentiero che cercavano era ormai vicino, e sarebbero ripartite la mattina dopo.

Pomeriggio nel Paese

Dopo pranzo, Kalki e Aisha decisero di esplorare il paese. Aisha si diresse al mercato, scambiando parole con i venditori, mentre Kalki raggiunse il vecchio mulino ai margini del paese.

Al mercato, tutto sembrava tranquillo. Al mulino, invece, Kalki notò impronte fresche vicino al fiume e trovò un piccolo accampamento nascosto tra gli alberi. Non c’erano tracce di chi lo avesse occupato, ma era chiaro che qualcuno aveva osservato il paese.

Le due si ritrovarono alla locanda nel tardo pomeriggio. Kalki raccontò del suo ritrovamento, e Aisha concluse che dovevano rimanere vigili. Decisero di riposare e partire presto l’indomani.

Il Viaggio Riprende

All’alba, si rimisero in viaggio verso il sentiero indicato dalla mappa. Attraversarono paesaggi incantevoli e villaggi pittoreschi, fermandosi solo per brevi pause.

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Finalmente, Aisha e Kalki arrivarono a incrociare una strada abbastanza larga ma sterrata, simile a un sentiero. A ovest, la vista si perdeva all'infinito, e lo stesso a est. Secondo il maplet, il punto giusto era proprio lì. Scesero dalla moto, si fermarono un attimo per raccogliere i pensieri e si scambiarono qualche parola prima di ripartire.

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