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Nothing

By Korvo Korvo

Il Diario di Kalki

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Parte 1

Wahnfried.

Parte 2

E’ difficile, veramente difficile scrivere quello che è successo, quello che ho provato e quello che ho appreso. Per prima cosa ringrazio l’Orologiaio per questo blocchetto e per il suggerimento di scrivere tutto perché queste cose sono talmente grandi che sono certa che a breve le confonderei col sogno.
Ho voluto provare a prendere l’Assenzio ed il Laudano in una quantità minima perché non succedesse come la prima volta, ma ora posso dire con certezza che la quantità non conta niente, certo forse agisce sul corpo ma quello che fa nella mente è ben altra cosa.
Scardina le barriere, aiuta ad attraversare i reticoli imposti, aumenta a dismisura le percezioni. Ed io sono convinta che l’assenzio è un catalizzatore utile solo le prime volte, perché queste capacità sono insite in noi. Bisogna solo trovarle ed imparare a controllarle. Io conto di usare l’Assenzio ancora non per molto, la mia convinzione è che una volta trovata la strada non la si perda più.
Inizialmente la sensazione è quella di un totale abbandono, in pratica per farmi capire posso dire che è come sentire i propri sensi perdere di consistenza e nello stesso tempo altri sensi e altre percezioni sostituirsi a loro. Esiste un punto di demarcazione, un punto di confine che io chiamo ‘la zona del crepuscolo’ che è il momento di passaggio, quando i sensi tradizionali sono totalmente azzerati.

Ecco questo è il punto che ogni essere umano prova quando semplicemente perde i sensi, oltrepassa questo punto e trova il buio. Dopo torna indietro.
L’aumento delle percezioni e l’abbattimento delle barriere invece ti permette di andare avanti, attraversare questo buio e trovare una luce diversa da quella conosciuta.

Posso dire con discreta certezza che questi nuovi sensi o nuove percezioni spalancano la nostra essenza ad una nuova, vera, reale dimensione. E’ anche diverso il contatto, non c’è più un limite fisico, non esiste più un corpo, se posso dire una parola che più si avvicina a quello che si diventa quella parola è ‘Spirito’. O ‘Anima’. O ‘Essenza’. Non lo so, già adesso sento tutto più lontano e so che solo tra poche ore mi sembrerà solo un sogno. Ma forse, dico forse, allora non può essere vero che un sogno altro non è che un’altra dimensione reale almeno quanto la ‘realtà’ che noi con i nostri sensi riusciamo a comprendere.

Chi di voi quando si trova in un sogno si rende conto di sognare?, oppure si rende conto di essere in un’altra dimensione? Ve lo dico io, nessuna Anima può, che sia Luminosa od Oscura, le uniche entità che hanno la percezione di questo sono le Scintille, le anime divine che posseggono la fiamma dentro di loro, i diretti discendenti di Brahma. Ma purtroppo al momento pochissime di loro lo realizzano, e anche quando qualcosa appare a loro, lo dimenticano.
Questa dimensione, chiamiamola erroneamente ‘parallela’, mi ha permesso di incontrare gli Sciamani nella loro forma essenziale, direi di puro spirito. Dire che mi ‘hanno parlato’ non è corretto, hanno, per essere più precisi, ‘condiviso’ nella mia mente parte del loro sapere e ora sicuramente la mia spiritualità e cresciuta enormemente.
Non posso certo trasmettere questo con un diario scritto in un blocchetto ma alcune cose fondamentali le posso dire.
Le Scintille cercano solo femmine. La Scintilla sceglie sempre Anime Luminose femmine perché a loro è dato il dono della nascita, il dono della creazione. La Scintilla incarnata è estremamente fragile, potentissima certo, ma fragile. Non ha compatibilità con regole e imposizioni di Arcangeli e Arconti, la dimensione ‘Mondo Cardine’ o altre dimensioni simili presenti nei quadranti del Metaverso oscurano la Scintilla o peggio la disattivano.
Le Anime di Luce per lo più sono anime in grado di sopportare le regole dei reticoli, qualcuna anche di dominarle, il loro compito è quello di trovare, riconoscere, amare ed aiutare la Scintilla a ritrovare la propria Rosa.
Ogni Scintilla ha la sua Rosa, nella Rosa c’è scritto tutto il sapere necessario, la conoscenza e i nomi di tutte le duecentoquarantaquattromila Scintille presenti nei Metaversi.
Brahma ha dato a noi tutte un nome diverso, gli Arcangeli ce lo hanno nascosto. Quando una Scintilla ritrova il suo nome originale la sua rosa si illumina e si rivela.
Quando una Scintilla si ricongiunge con la sua Rosa, la Scintilla ritroverà il suo vero essere e potrà trasmetterlo ad altre Scintille.

Tutte le Rose devono essere trovate e portate al loro luogo di origine, dove Brahma le ha generate assieme a tutte le sorelle sparse per i Metaversi.
Le Rose devono essere portate a Wahnfried e connesse tra di loro, a quel punto Shiva e Vishnu, Arconti e Arcangeli, Deva e Asura non potranno fare più niente. La nostra rinascita coinciderà con la loro totale estinzione.
E’ necessario arrivare ad Emphatia, è necessario diffondere le immagini della città sepolta, è necessario cantarla e dipingerla perché solo questo, solo la rivelazione di un mondo diverso, migliore e non dominato dai Demoni potrà portare la consapevolezza nelle Scintille e nelle Anime Luminose.

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