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7 Novembre  (Parte 1)

Guerrieri della Luce - Narrazione

Tardis Open.png

Epilogo dell'Epilogo (Bruno Mah)

...ma da lontano,

senza muovere le labbra disse:

“io sono te, io vivo in te.

vivo in ogni Guerriero della Luce.

Ogni essere umano può essere un

Guerriero della Luce,

il nome che mi avete dato è

Anima

e per sentirmi

possedete la chiave

si chiama

Fede

Fede in voi stessi

Fede in quello che siete”.

​

(Bruno Mah)

Narrazione di Bettina Banchini (Lunar Call) - Musica di Bruno Mah

Manuale del Guerriero della Luce

Ispirato dal libro 'Manuale del Guerriero della Luce' di Paulo Coelho, questa prima parte mette in musica con narrazione l'epilogo del libro con finale... diciamo un po' personalizzato, cioè dando risalto ad una fede che non dipende tanto da Dio ma dall'uomo stesso.

Stupenda narrazione di Bettina Banchini prestata per l'occasione dal suo duo Lunar Call.

​
 

PROLOGO (Manuale del Guerriero della Luce)

​

Nella spiaggia a est del paese c'è un'isola sulla quale sorge un gigantesco tempio con tante campane," disse la donna.

Il bambino notò che lei indossava strani abiti e che un velo le copriva i capelli. Non l'aveva mai vista prima.

"Hai mai visto questo tempio?" gli domandò lei. "Vai fin laggiù e dimmi cosa ne pensi."

Affascinato dalla bellezza della donna, il bambino si recò nel luogo indicato.

Si sedette sulla spiaggia e guardò l'orizzonte, ma non vide null'altro se non quello che era solito vedere: il cielo azzurro e l'oceano.

Deluso, si avviò verso un gruppo di case abitate da pescatori e domandò loro di un'isola con un tempio.

"Sì, c'era, ma tanto tempo fa, quando qui vivevano i miei bisnonni," disse un vecchio pescatore. "Poi ci fu un terremoto, e l'isola sprofondò nel mare. Eppure, anche se non possiamo più vedere l'isola, riusciamo ancora a sentire le campane del suo tempio, quando il mare le fa ondeggiare, laggiù sul fondo." Il bambino ritornò alla spiaggia, e aspettò di udire le campane.

Vi passò tutto il pomeriggio, ma riuscì a sentire soltanto il rumore delle onde e le strida dei gabbiani.

Quando giunse la sera, i suoi genitori andarono a prenderlo. Il mattino dopo, il bambino tornò alla spiaggia.

Non poteva credere che una donna così bella potesse raccontare delle bugie. Se un giorno lei fosse tornata, avrebbe potuto dirle di non avere visto l'isola, ma di avere udito le campane del tempio, che rintoccavano per il movimento dell'acqua.

Così trascorsero alcuni mesi. La donna non tornò, e il ragazzino la dimenticò. Adesso era intenzionato a scoprire le ricchezze e i tesori del tempio sommerso.

Se avesse udito le campane, avrebbe potuto localizzarlo e recuperare il tesoro nascosto.

Ormai non lo interessavano più né la scuola né la combriccola di amici.

Si tramutò nel divertimento preferito degli altri bambini, che solevano dire: "Lui non è più come noi. Preferisce starsene a guardare il mare, perché ha paura di perdere quando giochiamo.

E, vedendo il bambino seduto in riva al mare, tutti ridevano.

Benché non riuscisse a sentire le campane del tempio, il bambino apprendeva ogni giorno cose diverse.

Si accorse che, dopo avere ascoltato a lungo il rumore delle onde, lo sciabordio non lo distraeva più.

Passò qualche tempo, e si abituò anche alle strida dei gabbiani, al ronzio delle api, al vento che sibilava tra le palme.

Sei mesi dopo l'incontro con la donna, il bambino era ormai capace di non lasciarsi distrarre da nessun rumore.

Ma le campane del tempio sommerso non le aveva ancora udite. Alcuni pescatori andavano a parlare con lui, e insistevano.

"Noi le abbiamo sentite!" dicevano. Ma il ragazzino continuava a non sentirle. Qualche tempo dopo, i pescatori cambiarono tono: "Sei troppo concentrato sul suono delle campane laggiù. Lascia perdere, e torna a giocare con i tuoi amici.

Forse soltanto i pescatori riescono a sentirle." Dopo quasi un anno, il bambino si disse: "Forse hanno ragione loro. E' meglio crescere, diventare pescatore e tornare tutte le mattine su questa spiaggia, perché ho cominciato ad amarla." E pensò anche: "Forse è soltanto una leggenda.

Con il terremoto le campane si sono spaccate e non rintoccheranno mai più." Quel pomeriggio decise di tornare a casa.

Si avvicinò all'oceano, per congedarsi. Guardò ancora una volta lo spettacolo della Natura, e allora, siccome non era più concentrato sulle campane, poté sorridere al canto dei gabbiani, al rumore del mare, al vento che sibilava tra le palme.

Sentì in lontananza la voce dei suoi amici che giocavano, e si rallegrò al pensiero che ben presto sarebbe tornato ai giochi dell'infanzia. Il bambino era contento.

E, come soltanto un bambino sa fare, ringraziò di essere vivo. Sapeva di non avere perduto il proprio tempo, poiché aveva appreso a contemplare e a rispettare la Natura.

A quel punto, sentendo il mare, i gabbiani, il vento, le foglie delle palme e le voci degli amici che giocavano, udì anche la prima campana.

E un'altra. E poi un'altra ancora, finché tutte le campane del tempio sommerso rintoccarono, riempiendolo di gioia.

Anni dopo, ormai adulto, ritornò al paese e alla spiaggia dell'infanzia. Non voleva più recuperare alcun tesoro in fondo al mare: forse era stato solo un frutto della sua fantasia, forse non aveva mai udito le campane sommerse in quel lontano pomeriggio della sua infanzia.

Decise comunque di passeggiare sulla spiaggia, per ascoltare il rumore del vento e le strida dei gabbiani.

Fu profondamente sorpreso nel vedere, seduta sulla sabbia, la donna che gli aveva parlato dell'isola con il tempio.

"Che cosa fai qui?" le domandò. "Aspettavo te," rispose lei.

Lui notò che, sebbene fossero passati tanti anni, la donna aveva ancora lo stesso aspetto: il velo che le copriva i capelli non sembrava affatto sgualcito dal tempo.

Lei gli porse un quaderno azzurro, con le pagine bianche. "Scrivi: 'Un guerriero della luce presta attenzione agli occhi di un bambino.

Perché quegli occhi sanno vedere il mondo senza amarezza.

Quando desidera sapere se chi sta al suo fianco è degno di fiducia, cerca di vedere la maniera in cui lo guarda un bambino."

"Che cos'è un guerriero della luce?" "Credo che tu lo sappia," rispose lei, sorridendo. "E' colui che è capace di comprendere il miracolo della vita, di lottare fino alla fine per qualcosa in cui crede, e di sentire allora le campane che il mare fa rintoccare nel suo letto.

" Lui non si era mai ritenuto un guerriero della luce.

La donna parve indovinare il suo pensiero: "Di questo sono capaci tutti. E nessuno ritiene di essere un guerriero della luce, benché in effetti lo sia.

" Lui guardò le pagine del quaderno.

La donna sorrise di nuovo "Scrivi," disse lei infine.

EPILOGO (Manuale del Guerriero della Luce)

​

Era ormai buio quando la donna smise di parlare.

Rimasero lì a guardare insieme la luna che sorgeva.

"Molte delle cose che mi hai detto sono in contraddizione fra loro,"

disse lui.

Lei si alzò.

"Addio," disse.

"Tu sapevi che le campane in fondo al mare non erano una leggenda.

Ma sei riuscito a udirle solo quando hai capito

che il vento, i gabbiani, il fruscio delle palme

facevano parte del rintocco delle campane.

Allo stesso modo, il Guerriero della Luce sa che tutto quanto lo circonda,

le sue vittorie, le sue sconfitte, il suo entusiasmo e il suo scoramento

fanno parte del Buon Combattimento.

E saprà adottare la giusta strategia nel momento in cui ne avrà bisogno.

Un Guerriero non cerca di essere coerente:

apprende, piuttosto, a vivere con le sue contraddizioni."

"Chi sei?" le domandò lui.

Ma la donna si stava allontanando.

Camminava sulle onde del mare,

in direzione della luna che sorgeva. …

(Paulo Coelho)

​

...ma da lontano,

senza muovere le labbra disse:

“io sono te, io vivo in te.

vivo in ogni Guerriero della Luce.

Ogni essere umano può essere un Guerriero della Luce,

il nome che mi avete dato è Anima

e per sentirmi

possedete la chiave,

si chiama Fede,

Fede in voi stessi,

Fede in quello che siete”.

(Bruno Mah)

Guerriero della Luce

​

Un guerriero della luce è colui che è capace di comprendere il miracolo della vita, di lottare fino alla fine per qualcosa in cui crede, e di sentire allora le campane che il mare fa rintoccare nel suo letto.

 

Un guerriero della luce presta attenzione agli occhi di un bambino. Perché quegli occhi sanno vedere il mondo senza amarezza. Quando desidera sapere se chi sta al suo fianco è degno di fiducia, cerca di vedere la maniera in cui lo guarda un bambino.

 

Il guerriero sa che è libero di scegliere ciò che desidera: le sue decisioni sono prese con coraggio, distacco e, talvolta, con una certa dose di follia. Accetta le proprie passioni, e le vive intensamente. Sa che non è necessario rinunciare all'entusiasmo delle conquiste: esse fanno parte della vita, e ne gioisce con tutti coloro che ne partecipano. Ma non perde mai di vista le cose durature, e i solidi legami creati attraverso il tempo. Un guerriero sa distinguere ciò che è transitorio da quello che è definitivo.

 

Quando si accorge di essere allo stremo delle forze, induce il nemico a pensare che stia temporeggiando. Quando sceglie di attaccare da destra, muove le sue truppe verso sinistra. Se Intende Iniziare la lotta immediatamente, finge di avere sonno e si prepara per dormire.

Non dà importanza ai giudizi, perché gli amici non conoscono le sue tattiche di combattimento.

Un guerriero della luce sa ciò che vuole. E non ha bisogno di spiegare nulla.

 

In una guerra, la capacità di sorprendere l'avversario è la chiave della vittoria.

 

Un guerriero approfitta di qualsiasi opportunità per imparare.

 

Egli sa che le battaglie che ha ingaggiato nel passato gli hanno sempre insegnato qualcosa. Eppure, molti di questi insegnamenti hanno fatto soffrire il guerriero più del necessario. Più di una volta ha perduto il proprio tempo, battendosi per una menzogna. E ha sofferto per uomini che non erano all'altezza del suo amore. I vincenti non ripetono lo stesso errore. Perciò il guerriero rischia il proprio cuore solo per qualcosa di cui valga la pena.

 

Un guerriero torna sempre a lottare. Non lo fa mai per caparbietà, ma perché nota il cambiamento nel tempo.

 

Un guerriero della luce non passa i giorni tentando di rappresentare il ruolo che altri hanno scelto per lui.

 

I guerrieri della luce hanno sempre un bagliore nello sguardo.

Per questo sono guerrieri della luce. Perché sbagliano. Perché si interrogano. Perché cercano una ragione: e certamente la troveranno.

 

Il guerriero della luce non teme di sembrare folle. Il guerriero sembra folle, ma si tratta di un mascheramento.

 

In questa frase è riassunto tutto il suo Potere. Egli ha scelto la strada che sta percorrendo, e non ha nulla da recriminare.

 

Per credere nel proprio cammino, non ha bisogno di dimostrare che quello dell'altro è sbagliato.

 

Ogni guerriero della luce ha avuto paura di affrontare un combattimento.  

Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito in passato.

Ogni guerriero della luce ha imboccato un cammino che non era il suo.

Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di importanza.

Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere un guerriero della luce. Ogni guerriero della luce ha mancato ai suoi doveri spirituali.

Ogni guerriero della luce ha detto "sì" quando avrebbe voluto dire "no".

Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava.

Perciò è un guerriero della luce: perché ha passato queste esperienze, e non ha perduto la speranza di essere migliore.

 

Un guerriero della luce condivide il proprio mondo con coloro che ama. Cerca di esortarli a fare ciò che desidererebbero, ma che evitano per mancanza di coraggio. In quei momenti, compare l'Avversario con due tavole in mano. Su una è scritto: "Pensa di più a te. Risenta per te stesso le benedizioni, o finirai per perdere tutto. Sull'altra si legge: "Chi sei tu per aiutare gli altri? Riesci forse a vedere i tuoi difetti?" Un guerriero sa di avere dei difetti. Ma sa anche di non poter crescere da solo, e di non poter allontanarsi dai compagni. Allora scaglia le due tavole per terra, pur pensando che contengono un fondo di verità. Le tavole diventano polvere, e il guerriero continua a esortare chi gli sta vicino.

 

Un guerriero della luce sa che, nel silenzio del suo cuore, c'è un ordine che lo guida.

 

Un guerriero sa equilibrare solitudine e dipendenza.

 

Un guerriero della luce usa la solitudine, ma non ne viene usato.

 

Il guerriero della luce si comporta come l'acqua di un fiume, si adatta al cammino possibile, senza dimenticare il proprio obiettivo: il mare.

Fragile alla sorgente, a poco a poco acquista la forza dagli altri fiumi che incontra. E, a partire da un certo momento, il suo potere è totale.

 

Un guerriero della luce pensa contemporaneamente alla guerra e alla pace, e sa agire in base alle circostanze.

 

Un guerriero della luce è presente nel mondo per aiutare i suoi fratelli, e non per condannare il prossimo.

 

Un guerriero della luce non ha mai fretta. Il tempo lavora a suo favore.

 

Un guerriero della luce mantiene sempre il proprio cuore sgombro dal sentimento dell’ odio.

 

Un guerriero della luce è' trasparente nelle sue azioni  e segreto nei suoi piani.

Un guerriero della luce danza con i compagni, ma non attribuisce a nessuno la responsabilità dei propri passi.

 

Un guerriero della luce è affidabile. Commette alcuni errori, a volte si giudica più importante di quanto realmente sia. Ma non mente.

Sa che le sue parole saranno custodite nella memoria dell'Universo, come un attestato di ciò che pensa.

Il guerriero riflette: "Perché parlare tanto, se in molte occasioni non sono capace di fare tutto quello che dico?" Il cuore risponde: "Se difendi pubblicamente le tue idee, devi sforzarti di vivere rispettandole." Proprio perché pensa di essere ciò che dice, il guerriero finisce per trasformarsi in ciò che dice di essere.

 

Tutte le volte che il guerriero sguaina la spada, la usa, il guerriero non minaccia mai. La spada non è stata fatta per essere usata con la bocca.

 

Si guarda accanto e individua gli amici. Scruta dietro di se e identifica gli avversari. E' implacabile con il tradimento, ma non si vendica. Si limita ad allontanare i nemici dalla propria vita, senza lottare contro di loro oltre il tempo necessario. Un guerriero non tenta di sembrare. Egli è.

 

Il guerriero possiede il colpo e il perdono. Sa usarli entrambi con la stessa abilità.

Un guerriero della luce è sempre impegnato. E' schiavo del proprio sogno e libero nei propri passi.

 

Il dolore di ieri è la forza del guerriero della luce.

 

Quando il guerriero parla dei comportamenti di un proprio fratello, immagina che questi sia presente e stia ascoltando ciò che egli dice.

 

I guerrieri della luce si riconoscono dallo sguardo. Si trovano nel mondo, fanno parte del mondo, e al mondo sono stati inviati senza bisaccia e senza sandali. Molte volte sono dei codardi. Non sempre agiscono nella maniera Giusta. I guerrieri della luce soffrono per stupidaggini, si preoccupano di cose meschine, si reputano incapaci di crescere. Talvolta si credono indegni di qualsiasi benedizione o miracolo. I guerrieri della luce sovente si domandano che cosa stiano facendo qui. Molte volte pensano che la loro vita non abbia alcun significato.

Perciò sono guerrieri della luce.

Perché sbagliano.

Perché si interrogano.

Perché continuano a ricercare un significato.

E finiranno col trovarlo.

 

Nascosti sotto tante buone intenzioni ci sono sentimenti che nessuno osa confessare a se stesso: la vendetta, l'autodistruzione, la colpa, la paura della vittoria, la gioia macabra dinanzi alla tragedia altrui.

Perciò il guerriero ha il coraggio di guardare le ombre della propria anima, e si domanda se non stia chiedendo qualcosa di sbagliato per se stesso.

E presta sempre grande attenzione a ciò che pensa.

 

Quando il guerriero si assume un impegno, mantiene la parola.

 

Un guerriero della luce condivide con gli altri tutto ciò che conosce del cammino.

Il guerriero sa che, se giungerà alla fine del viaggio in un paradiso vuoto, la sua lotta non avrà avuto alcun valore.

 

Un guerriero della luce non entra mai in battaglia senza conoscere i limiti del suo alleato.

 

Un guerriero della luce legge sa che quando riesci a superare dei seri problemi di rapporto, non deve soffermarti sul ricordo dei momenti difficili, ma sulla gioia di avere attraversato anche questa prova della tua vita.

​

Questi sono i comandamenti ai quali nessun guerriero della luce può obbedire.

  1. Dio è sacrificio Soffri in questa vita e sarai felice nella prossima.

  2. Chi si diverte è un bambino.

  3. Gli altri sanno ciò che è meglio per noi, perché hanno più esperienza.

  4. Nostro dovere è rendere contenti gli altri. E' necessario gratificarli, anche se ciò comporta rinunce importanti.

  5. Non bisogna bere alla coppa della felicità, altrimenti potrebbe piacerci. E non sempre l'avremo fra le mani.

  6. E' necessario accettare tutti i castighi. Siamo colpevoli.

  7. La paura è un segnale di allarme. Non correremo rischi.

 

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