'Le Parole che non dormono e i pensieri come tazze di caffè', era il 28 di gennaio, prima della fine del mondo, anche se già qualcuno sapeva che ci sarebbe stata, ma questo è altro discorso. Dicevo, era il 28 di gennaio quando la mia Amica Antonella ha scritto questo post su facebook, un post scritto di getto, dettato dalla sola emozione, che in quel momento si rivelava come rabbia, rabbia e tristezza per un qualcosa di ineluttabile, la Morte. La morte di un'amica, Monica, una morte annunciata, forse.. quasi cercata. Queste parole scritte da Antonella hanno per me un valore inestimabile, perchè vere, non pensate, non ragionate, semplicemente uscite di getto, quasi una necessità. La rabbia, l'impotenza, la fragilità sono le cose che Antonella esprime, tutte emozioni che si provano d'innanzi a questo nemico eterno, la Morte. Ma anche un'altra cosa esprime Antonella, non solo la rabbia, ma anche una certezza, non una speranza, proprio una certezza, ed è quella della libertà raggiunta finalmente da Monica, oltre la vita, oltre tutte le difficoltà che una persona di intelligenza e sensibilità elevate inevitabilmente ha, se non supportate da notevole forza interiore. Vola Monica, dice Antonella, ora che sei finalmente libera Vola. Della musica dico solo che come sempre ha cercato di mettere in rilievo le parole del post (che per me è poesia), e quindi alterna momenti melodici ad altri drammatici, per giungere comunque a quella libertà finalmente acquisita. Mi piace ricordare le parole che diceva Monica, lei era sempre la prima che ascoltava la musica che scrivevo, e mi piace ascoltare quello che non si può ascoltare, ma che so che dice (non direbbe, proprio 'dice'): 'Bravo testone, anche questa volta hai saputo mettere i rilievi a questo dipinto, quello di Antonella, certo, è un po' ostico... ma è giusto così'. Grazie Antonella, e non sottovalutare mai quello che scrivi, la poesia vera si nasconde, non è illuminata dal sole, ma dall'anima.
Grazie anche ovviamente a Bettina Raven Banchini, sorella adottiva... ormai sempre più spesso sostituisco parti musicali con le sue letture... perchè il suo impatto emotivo con la poesia spesso è superiore a qualunque musica io possa tirare fuori.
Le parole che non dormono... e i pensieri come tazze di caffè... ristretto...