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Bianca Faccia

Poesia: La tua faccia bianca di Maurizio Solidoro
Musica: Bruno Mah, Canto: Daniela Biasoletto

'Bianca Faccia' è la quarta poesia che ha trovato musica, sempre di Maurizio Solidoro. Il titolo della poesia è 'La tua faccia bianca' e questa è veramente molto particolare. La poesia è dedicata a 'Sabrina', la splendida creatura metà sirena e metà mostro, come la vuole ricordare Maurizio.
Pare  siano state le onde del mare a darle l'ultimo abbraccio, non andava d'accordo con la vita, anche se in realtà lei è semplicemente scomparsa, nessuno l'ha mai più vista.
La musica accompagna la poesia nelle sue diverse fasi, l'inizio immagina Sabrina davanti alle onde del mare che l'accompagnano nei suoi ricordi e inizia il suo viaggio nel tempo fino a tornare li, dove si trova adesso.
L'ultima parte ne descrive gli ultimi momenti, fino a realizzare quello che da tempo aveva deciso, e che sarebbe quello che tutti sanno che lei ha fatto.
Ma chi l'ha conosciuta, come Maurizio, sa che è proprio dove ha scelto di andare che ha trovato la felicità, e sa anche che per vederla, è sufficente guardare la luna, che sia bianca o che sia rossa, Sabrina è li, ed è felice.
'La tua faccia è bianca' è senza dubbio una delle migliori poesie che ho mai letto, spero che la musica le renda merito.

 

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Bianca Faccia su Facebook

La tua faccia è bianca
di Maurizio Solidoro

La tua faccia
è bianca,
bianca faccia
come la luna
quando è piena.

Rosso come il tramonto
è il trucco
usato per sopravvivere
quando il tuo sorriso
non era bianco.

Capelli
come dardi di sole.
in un torrido ferragosto,
solitario,
in compagnia di un unico compagno:
un buco nero.

E tu parlavi,parlavi
e dicevi,dicevi
dicevi come era la vita
scoprivi il tuo cuore
il tuo polso pulsava
di vita e distruzione.

"Sai" raccontavi
" la gente crede di
essere quello che sa,
ma non crede
quello che è'!

Verdi i tuoi occhi,
onde tempestose
in perenne movimento,
come amore o danno.

Splendida creatura
meta sirena
meta mostro,
catturata da una rete
più grande di noi!

Sulla riva camminavi
e nero era il tuo mare.
Mentre tu nuda guardavi incantata
quella scia argentata
bianca risplendevi.

La luna ti chiamava,
tu passo dopo passo
piano andavi.
dove finisce il mare.

Ora io guardo
la luna bianca
e tu, tu sei li!...
Guardo la luna rossa
e sei felice!

.....a Sabrina....

Alternative/Demo Version

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