top of page
Link - The Nothing Manual.jpg
Emphatia 1809.jpg
Link - Mappa del Sig Mah.jpg
Link - Le 33 pagine non scritte di Nothing.jpg
La Taglibro de Princina Diamanto.png
Link - Libreria Land's End.jpg
Link - The Nothing Journal.jpg

Emphatia 1809

Emphatia 1809 - Bruno Mah
00:00

Libro 6: Land's End

Libro 6 - Land's End Vuota.jpg

​​Land's End

Il sole splendeva come quasi sempre splende su Land’s End, poche e artistiche nuvole contribuivano a rappresentare la suggestiva visione dell’ultima cittadina appartenente al Metaverso Luminoso. Dopo di essa, appena uno po’ ad est, lo Stige, il fiume confinante con l’altro Metaverso, quello Oscuro, quello di Cronos e degli Asura.

Land’s End, se la si potesse dimensionare, non sarebbe più grande di un paesino di campagna ma come ben sappiamo in questi segmenti virtuali lo spazio ha lo stesso senso del tempo. Varia. O non esiste. Noi abbiamo ancora percezioni estremamente terrene, quindi dobbiamo dimensionare e misurare, dare forma e sostanza alle cose per vederle e soprattutto per capirle. Allora immaginiamola così, un piccolo, medio paesino che ad est, lato Stige ricorda la campagna ma a nord lato Mare, il Mare della Valle dei Leoni, ricorda un paesino di mare. A sud e ad ovest ci sono zone collinari e montuose bagnate da diversi fiumi o torrenti. E’ una cittadina ricca di tutto, adatta per qualsiasi gusto o esigenza.

Come detto in precedenza, Land’s End è abitata oltre che da Reminiscenze stabili e occasionali anche da Reminiscenze Terminali o Sofferenti cioè quelle entità con ancora un corpo vivente nel Mondo Cardine ma che per diversi motivi la loro esistenza è fortemente condizionata da uno stato fisico precario, per alcuni terminale. E allora quale posto abitato da Animici potrebbe essere meglio di Land’s End dove attendere la conclusione del ciclo vitale del proprio corpo fisico nel Mondo Cardine per poi decidere se rigenerarsi o restare nel Metaverso.

Una storia antica, o forse sarebbe più corretto dire una leggenda antica, racconta di un treno speciale che partiva dalla stazione sottomarina di Land’s End. Questa stazione sottomarina si trovava a poche centinaia di metri dalla riva del Mare. Il Treno, dice la leggenda, circumnavigava con rotaie sottomarine tutto il Metaverso, sia quello Luminoso che quello Oscuro raccogliendo le Anime che volevano raggiungere Land’s End, non solo, quello stesso treno raggiungeva anche un luogo altrettanto leggendario chiamato ‘Ultima Stazione’ che si trovava proprio dove un tempo sorgeva la prima Porta Storica di Emphatia, la Porta Principale, il vero ingresso alla città quando non era ancora blindata. Oggi, sia La Porta di Emphatia, sia il Treno Speciale restano una leggenda anche se la possibilità dell’esistenza di Emphatia è sempre più concreta, abbiamo le immagini e sappiamo di qualcuno che sta tentando di raggiungerla, per non parlare delle centinaia di spettri che sempre più spesso appaiono sia nei Metaversi che nel Mondo Cardine. Sì, gli spettri di Emphatia, la Ciurma, i Pirati che nel 1809 demolirono l’esercito dei Manipolatori ma che furono costretti a blindare Emphatia a tutti per potergliela nascondere.

Emphatia fu blindata solo ai non residenti ma la Porta Principale, l’Ultima Stazione, il Treno Speciale, le Stazioni di tutti i Metaversi e le Rotaie Subacquee furono resi invisibili a tutti. Abitanti di Emphatia compresi.

Questa invisibilità è stata resa possibile da una subroutine progettata da qualche Esoterista-Informatico di Emphatia. In pratica la subroutine è una serie di istruzioni che luppano sempre all’interno della subroutine senza mai farla arrivare all’uscita. Questo stato di invisibilità sarà vero fino al momento che il valore della variabile da ‘False’ cioè ‘Non Vero’ diventa ‘True’, cioè ‘Vero’.

La variabile è in relazione ad una affermazione che dice: “Esiste qualcuno ad Emphatia in grado di trasportare la Fiamma dal Cuore di Emphatia al Mondo Cardine in modo che possa illuminarlo!”.

Book - Korvo per book_edited.png
Subroutine di Land's End (Orizzontale).jpg

Ormai sono secoli, cioè da sempre, che l’affermazione è ‘False’, cioè ‘non vera’, ma forse qualcosa sta succedendo, qualcosa sta cambiando, perché qualcuno, qualche anima anziana di Land’s End, giura di aver sentito prima un campanello simile a quello delle stazioni dei treni e subito dopo di avere visto una luce intensa uscire dal mare a poche centinaia di metri dalla riva che si innalzava verso il cielo proprio nel punto dove un tempo esisteva la Stazione di Land’s End, nel punto dove partiva il Leggendario Treno Sottomarino: il Galaxy Express 999.

La Leggenda dice che:

 

“Quando la risposta sarà “True” (vero),

le stazioni di tutti i Metaversi si illumineranno

e il Galaxy Express 999 si manifesterà nella sua straordinaria e imponente magnificenza.

Partendo dalla Terra di Confine come nel tempo ha sempre fatto,

viaggerà per Emphatia arricchendosi di tutti i suoi Eroi.

Farà tappa in ogni stazione dei Metaversi e altri Eroi saliranno.

Quando il treno sarà colmo, quando tutte le Anime e le Scintille saranno in carrozza,

allora potrà iniziare il viaggio Ultra-Dimensionale.

Il Galaxy Express 999 sfonderà il muro del confine

ed entrerà nel Mondo Cardine con la forza e la potenza del tuono.

Nemmeno una briciola di ricordo dei Manipolatori sarà lasciata integra,

il mondo di Shiva e di Vishnu sarà inghiottito dal loro stesso inferno,

e sarà sigillato per sempre”.

​

Questa è la Leggenda, parole ricche di enfasi e di speranza, ma purtroppo per noi, la variabile dice la stessa cosa che dice da ormai centinaia di anni: “False”.

Questa Leggenda compare in molti libri che si trovano a Land’s End ma al Sindaco non bastava, ha voluto fare mettere proprio una mega-targa in marmo sulla piazza principale che riportasse esattamente tutta la leggenda e a seguire l’ affermazione sopra citata che trova relazione nella variabile. Al Termine in caratteri un po’ più grossi e su un monitor luminoso il valore della variabile: “False”. Naturalmente il valore della variabile è variabile, ma sono tanti, tanti anni che non varia, per la precisione non è mai variato.

 

Il Sig. Mah a Land’s End

Quando apparve lo guardarono tutti. Lo sguardo dei residenti di Land’s End non era di sorpresa, era piuttosto uno sguardo che diceva: “Finalmente, era ora che quel Portale dimostrasse che a qualcosa serve”. Il Sig. Mah era la prima anima da tempo immemore che arrivava dal Portale ‘Purgatorio’. L’uscita del Portale era stata installata nella Piazza Principale di Land’s End, proprio sotto la targa che riportava la sua leggenda.

Era tarda mattinata a Land’s End e la zona centrale era molto affollata, in pratica lo videro apparire un consistente numero di residenti. Il Sig. Mah si guardò un po’ intorno sia per curiosità che per cercare di capire quale tipo di posto fosse Land’s End. Lo trovò subito istintivamente affascinante, era gradevole, ospitale, si sentì subito a suo agio anche se centinaia di occhi lo stavano guardando. Ma attenzione, non erano occhi curiosi, e nemmeno invadenti, lo guardavano con speranza, con una rinnovata fiducia nelle parole della leggenda. Conoscevano bene a Land’s End quello che le forze aliene o divine di Shiva e di Vishnu stavano combinando e nonostante avessero la certezza delle loro ragioni la paura che il loro mondo potesse terminare in favore dell’omologazione e dell’oblio era ogni giorno più forte, inoltre quella parola sotto la leggenda che non era mai mutata e continuava a riportare sempre lo stesso valore: “False” non contribuiva certo a generare ottimismo. Ma qualcosa stava succedendo, e questo era sotto gli occhi di tutti. Nessuno si avvicinò al Sig. Mah, la sensazione era che non volessero incalzarlo, volevano lasciargli il tempo. Già, il Tempo, il tempo per capire. Dal punto di vista del Sig. Mah le cose che i suoi occhi vedevano erano qualcosa di quasi miracoloso, ma il suo umore non era buono. Ricordiamoci il dolore dell’abbandono vissuto solo pochi secondi prima. Si girò verso il Portale per un attimo e quello che vide stava solo nella sua mente: la Ragazza senza nome stava uscendo dall’altra porta, inghiottita dal buio della notte. Naturalmente i suoi occhi vedevano solo l’uscita del portale lato Land’s End, in pieno giorno, in una giornata luminosa con una temperatura perfetta.

Book - Korvo per book_edited.png

Doveva fare un po’ di ordine nella sua testa, ad esempio gli serviva il lasciapassare per attraversare lo Stige, doveva leggere le 33 pagine non scritte che aveva trovato sul tavolo nella casina in riva al fiume, doveva sapere cosa stava accadendo alla Principessa ma se ora si trovava a Land’s End probabilmente un motivo c’era. Fece come sempre, si accese una sigaretta e prese la fiaschetta di rum. Questa volta fece una mossa maldestra e la fiaschetta cadde per terra. Colpì il suolo proprio nell’unico punto che si poteva rompere nonostante fosse di acciaio. Proprio la parte metallica che sigillava la fiaschetta col tappo si spezzò a metà e prima che potesse raccoglierla una discreta quantità di rum lavò la pavimentazione sotto la targa. Meno male che aveva anche la Vodka, raccolse la fiaschetta rotta, trovò velocemente un contenitore di rifiuti e con un gesto rituale salutò la sua amata fiaschetta, quella che lo aveva accompagnato anche nel viaggio a Nothing. Almeno ora sapeva da dove partire, cercare un negozio di liquori per trovare un’altra fiaschetta.

Gli abitanti di Land’s End furono accomunati tutti dallo stesso sguardo e dalla stessa perplessità che sembravano voler dire: “Speriamo che non sia questo che deve salvare il mondo se no non siamo mica messi tanto bene!”.

Per fortuna loro e di tutto il mondo sano non era ‘questo’ che lo doveva salvare nonostante ciò un ruolo comunque importante lo aveva, e non doveva perdere tempo.

Quindi che fece? Andò nella Main Street di Land’s End a cercare un negozio di liquori.

 

L’Edicolante ed il Sig. Mah

Orologiaio e Sig. Mah nella Main Street2.jpg

Era stupenda la Main Street di Land’s End, larga e lunga, lunghissima, non se ne vedeva la fine, era naturalmente una zona pedonale, le macchine erano deviate per zone più periferiche. C’era proprio di tutto, oltre a negozi di abbigliamento c’erano librerie, locali di vario tipo, music-store, non mancava proprio niente. I tavolini esterni dei bar erano tutti occupati, la gente stava bene, erano rilassati, scherzavano tra di loro e quelli che lavoravano, i commercianti, i baristi, gli spazzini e tutti gli altri lo facevano con una passione molto particolare, era come se fossero contenti di prestare il loro servizio per la comunità. Sembrava che lo considerassero un privilegio. Fu questo il momento che gli occhi del Sig. Mah videro la prima stranezza di Land’s End: tre clienti che erano seduti ad un tavolino finirono il loro caffè, si alzarono e uno di loro indossò una divisa da cameriere e prese il posto del cameriere che stava lavorando un attimo prima, il quale si sedette al tavolino dell’ex cliente. Un altro indossò una divisa con scritto ‘Servizio Taxi’, e si diresse in una zona adibita al servizio di trasporto ai lati della Main-Street. Il Sig. Mah  vide una donna scendere dal lato guida di un taxi, salutare con un sorriso l’uomo e poi vide l’ex cliente del bar prendere il posto della donna nel taxi. Infine vide il terzo ex cliente che anch’esso si era alzato dal tavolino e si stava dirigendo presso l’edicola che stava proprio pochi metri avanti al Sig. Mah. Il Sig. Mah osservò attentamente la scena, mentre l’ex cliente si stava avvicinando all’edicola indossò una divisa con scritto ‘Servizio Giornali’. L’ex cliente aveva uno sguardo sereno, il Sig. Mah non aveva mai visto nessuno in tutta la sua vita avere uno sguardo sereno e nello stesso tempo ‘contento di dare il suo contributo’ prima di iniziare un turno di lavoro. Il Sig. Mah decise di seguire quest’ultimo ex cliente ora evidentemente edicolante. Per fortuna nostra e del mondo il Sig. Mah aveva completamente dimenticato il negozio di liquori.  Si avvicinò all’edicola per capire meglio la situazione, quello che stava succedendo era qualcosa che non aveva mai visto nella sua vita. Forse era la cosa che doveva capire per salire di livello, per arricchire la propria anima. Guardò l’insegna dell’edicola: “Il Tempo”. Interessante, incominciava a sospettare qualcosa. Sotto quell’insegna stava un’altra insegna un po’ più piccola: “Nothing News”. Doveva avvicinarsi, doveva capire. Il nuovo edicolante aveva indossato la divisa si avvicinò alla porta dell’edicola e si mise in attesa. Dopo qualche secondo quello che stava diventando l’ex edicolante uscì dall’edicola, con un sorriso sincero e una stretta di mano salutò il nuovo edicolante e si incamminò verso il bar di fronte. L’ex edicolante, ora cliente del bar si era portato via tre giornali. Era di schiena, il Sig. Mah non lo vide in volto e poi era incuriosito dal nuovo edicolante che così, a mezza giornata in corso, iniziava un turno di lavoro contemporaneamente ad altre persone. Questa scena della quale il Sig. Mah fu testimone si stava ripetendo in tutta Land’s End, e coinvolgeva quasi tutti i suoi residenti. Si scambiavano i ruoli, e lo facevano abitualmente e costantemente, ognuno di loro contribuiva al benessere della loro società, ognuno di loro era contento di quello che faceva, ognuno di loro era orgoglioso di contribuire al pari degli altri al conseguimento di questo benessere. “Un altro mondo è possibile”, gli recitava la sua testa e ancora “Da ognuno secondo le proprie capacità a ognuno secondo i propri bisogni”. Il Sig. Mah stava incominciando a capire, lentamente, ma ci stava riuscendo. Non si avvertiva nessun tipo di stress, il lavoro era un’opportunità per tutti di contribuire, ognuno sapeva delle difficoltà degli altri, ognuno percepiva disagi e piaceri degli altri perché erano anche i propri. Allora incominciò a notare altre cose, ad esempio quanto Land’s End fosse rispettosa dei propri anziani, nessuna barriera architettonica, panchine un po’ da tutte le parti, tanti centri sociali per incontrarsi, e tante, tante altre cose che speriamo di poter raccontare in futuro.

Aveva letteralmente la bocca aperta il Sig. Mah, quello che stava testimoniando era probabilmente la cosa più incredibile che avesse visto nei suoi viaggi, era l’anticamera di Emphatia, era lo stato che l’essere umano avrebbe potuto raggiungere se la fiamma fosse giunta nel Mondo Cardine, era lo stato che avrebbe distrutto il fasullo mondo dei Manipolatori, e loro lo sapevano, lo sapevano bene. Ma adesso lo sapeva anche il Sig. Mah e a breve, grazie alla Principessa, forse, speriamo che presto possa saperlo anche tutto il Mondo Cardine.

Book - Korvo per book_edited.png

“Sempre il solito ottimista e sempre senza schermare i tuoi pensieri, d’accordo che sei in una terra più che amica, ma non ti devi rilassare così facilmente” diceva una voce alle sue spalle. Il Sig. Mah si accorse che l’ex edicolante e ora cliente non era seduto al tavolino del bar ma aveva posato i giornali su una delle quattro sedie intorno al tavolino vuoto.

Quindi facendo due più due capì al volo che l’ex edicolante era la voce che sentiva e capì pure a chi apparteneva quella voce. Un cameriere, lo stesso che poco prima era cliente, portò due ‘mezzi’ al tavolino ancora vuoto.

Il Sig. Mah si voltò e disse all’Orologiaio: “Ma ora pure il giornalaio ti sei messo a fare?”. Rispose col sorriso il suo vecchio amico “Certo, dato che il tempo ha smesso di esistere mi sono trovato senza lavoro e quindi faccio un po’ di tutto, forse stasera vado a riparare automobili, non è che sia tanto capace ma qua ti insegnano tutto. Vieni, sediamoci”.

Si sedettero al tavolino e fu naturalmente l’Orologiaio, il Venditore di Banane, l’Edicolante e forse da stasera anche Meccanico a parlare per primo: “Land’s End non è un sogno, Land’s End esiste davvero, i suoi abitanti vivendo in un mondo virtuale potrebbero decidere di non lavorare e di dedicarsi solo ai loro piaceri fregandosene di tutto, ma non lo fanno e sai perché?”. Il Sig. Mah era molto curioso di sapere perché chi poteva vivere senza lavorare decideva deliberatamente di lavorare, anche se in condizioni estremamente favorevoli, senza stress, senza impegni particolari e soprattutto con il piacere di farlo. L’Orologiaio continuò: “Perché questo è l’unico modo per raggiugere Emphatia. Land’s End è stata trasformata per volere delle anime che la vivono in una specie di laboratorio sociale sperimentale utile a dimostrare che un altro mondo è possibile. Tutti i residenti hanno modificato i loro programmi in modo da avere le stesse funzionalità e caratteristiche che hanno gli umani del Mondo Cardine. Tutto: desideri, necessità,

046 - Ombre Marine.jpg

piaceri. Si ammalano e muoiono, proprio come nel normale ciclo vitale dell’essere umano nel Mondo Cardine. Quando muoiono il programma rigenera un’esistenza per la loro anima all’interno di una nuova entità. Naturalmente la funzione di reset fa in modo che la memoria delle anime rinate venga cancellata permettendo a loro di vivere una vita non condizionata da vite precedenti”. Il Sig. Mah fece una considerazione: “Qui vivete senza i loro oggetti, evitate le necessità  indotte, vivete davvero una vita che vale la pena di essere vissuta”. L’Orologiaio proseguì: “Certo, è importante riuscire a dimostrare che questo è possibile perché è questo che noi vogliamo trasportare nel Mondo Cardine, non quella cosa aberrante che è il terzo livello di Bergderbil. Il nostro obiettivo sarà raggiunto quando Emphatia sarà di nuovo accessibile e ogni anima di Land’s End abbia raggiunto il livello di consapevolezza e di coscienza da poterci entrare. E’ fondamentale che la Fiamma di Emphatia sia trasportata nel Mondo Cardine perché è l’unico modo per fare vedere alle anime che ancora non si sono risvegliate che un altro mondo è possibile. Emphatia è il punto di arrivo ma Land’s End è il percorso! E’ chiaro Sig. Mah?”. Da una parte era chiaro, ma dall’altra qualche dubbio lo aveva, ad esempio, se un chirurgo dovesse terminare il suo turno di lavoro nel bel mezzo di un’operazione al cuore, qualcuno prenderebbe il suo posto? ma soprattutto ‘chi’ prenderebbe il suo posto, un edicolante? dettagli, almeno per ora, in seguito sono sicuro che chiariremo, probabilmente ci saranno delle eccezioni gestite diversamente ma al di la di questo era chiaro che Land’s End funzionava, eccome se funzionava. E se già questa era una cosa stupenda, chissà cosa poteva essere Emphatia allora. Questi erano i pensieri del Sig. Mah che naturalmente l’Orologiaio stava leggendo. Quindi l’Orologiaio, in poche e semplici parole, spiegò al Sig. Mah cosa era Emphatia: “Emphatia è il raggiungimento totale della consapevolezza dell’essere. La condivisione assoluta del tutto, l’appartenenza allo spirito. Tutti noi saremo uno solo”.

Book - Korvo per book_edited.png

“Perché hai portato tre giornali?” chiese il Sig. Mah. L’Orologiaio rispose: “Perchè è importante che tu sappia cosa stia succedendo nel Mondo Cardine. E’ vero che alcuni di questi giornali non raccontano affatto quello che succede ma diffondono notizie al solo fine di favorire il gioco dell’una o dell’altra massoneria e questo dipende dall’appartenenza del giornale. Ad esempio la Repubblica dei Transumani che è serva degli Atlantisti, dei guerrafondai per intenderci, i discepoli di Shiva, ci sta raccontando che i Tiranni dell’Est hanno già perso la guerra e che presto la democrazia trionferà nel mondo. Sono riusciti a fare credere al pecorame che la pace si ottiene mandando armi a una delle due fazioni in guerra. Il grosso problema è che il pecorame, che è in netta maggioranza, ci crede. Come crede anche a questo, guarda cosa dice qua: ‘La Principessa Diamante sta trattando con i Manipolatori per dare un decisivo contributo al fine di debellare definitivamente il terrorismo della resistenza’. Dopo tutto quello che ha fatto e rischiato la Principessa, roba da pazzi. Oppure quest’altro giornale che in funzione del momento cambia nome: se parla della guerra è il Corriere della Svastica, se parla del Marchio Infernale è il Corriere del Siero. Senti cosa dice il ministro dello ‘StarBene’ SperainDio: ‘Assicuriamo che dopo la diciottesima dose per almeno dieci minuti non vi contagerete, forse anche quindici’, e sai che fanno i pecoroni? Si fanno la diciottesima dose!”. L’Orologiaio proseguì: “Hai capito perché la Fiamma va portata sul Mondo Cardine? Perché l’esempio di Land’s End deve essere condiviso? Perché le immagini di Emphatia devono essere viste?”. L’Orologiaio dopo qualche istante di pausa rispose alle sue stesse domande: “Perché con sti superdosati i Manipolatori ci sguazzano”.

L’Orologiaio prese anche il terzo giornale, ‘Nothing News’ e disse: “Questo è l’unico dei tre giornali che cerca di dire la verità, ma è boicottato su tutti i fronti. Lo deridono dicendo che è un diffusore di ‘fake news’ e che i giornalisti sono pagati dai servizi segreti delle terre dell’est. In realtà anche ‘Nothing News’ non riesce a comprendere che è in atto una duplice manipolazione voluta da entrambe le massonerie. Al momento denuncia con forza gli Atlantisti, i Manipolatori di Bergderbil, ma sta ignorando completamente il fatto che Vishnu, protettore delle terre dell’est, è fratello di Shiva e che la guerra che stanno combattendo in apparenza tra di loro in realtà serve solo ai loro interessi, serve a loro per avere ancora più potere e dominio su tutta l’umanità”.  

Book - Korvo per book_edited.png

L’Orologiaio posò di nuovo i giornali sulla sedia e cambiò completamente discorso: “A te serve il lasciapassare per oltrepassare lo Stige e per averlo devi sottoporti al giudizio insindacabile dei tre giudici di Land’s End. Loro stabiliranno se la tua anima è onesta e se la tua coscienza è in grado di affrontare i Demoni che stanno nel Metaverso Oscuro. Devi trovare e portare la Principessa ad Emphatia ma devi essere in grado di farlo, se non sei in grado, se fallisci l’obiettivo, la situazione peggiorerà ancora. Qua non ci sono tribunali e anche se noi lo chiamiamo processo in realtà è una cosa che assomiglia di più ad un esame. I Giudici prendono in considerazione alcune cose fatte ultimamente da te, in genere si fermano solo alle cose accadute nel Portale e in base a quello valutano la tua onestà, la tua forza e la tua coscienza”.

Inutile dire che il Sig. Mah era molto preoccupato, perché se i Giudici avessero preso la decisione valutando le sue intenzioni con la Ragazza in costumino, il salvataggio spettacolare di Korvo a questo fine sarebbe stato ininfluente. Il Sig. Mah deve essere onesto con se stesso, stava per fare sesso con la ragazza in costumino nero mentre lei si trovava in stato di incoscienza, e solo l’intervento di Korvo ha evitato il peggio. “Non è vero!” si diceva da solo nella testa giustificandosi, lei faceva solo finta, era tutta una recita e lo sapevamo bene tutti e due!”. Già Sig. Mah, sicuramente è così, ma se i giudici guardano le riprese e valutano solo in base a quello che vedono la tua condanna è sicura. “Mi appello alla clemenza della corte!”. Il Sig. Mah tentava di assolversi con qualche frase ad effetto che ricordava da certi film… ma non convinceva neanche se stesso.

“Avrò un avvocato?” chiese il Sig. Mah. “Certo che no!” rispose l’Orologiaio, un avvocato a Land’s End non si è mai sentito. Dovrai difenderti da solo. Non hai notato che a Land’s End oltre a non esserci avvocati non ci sono neppure forze di polizia e nessun altro organo di potere”.

“Andiamo” disse l’Orologiaio, ti porto nel posto dove si terrà il processo.

Il Sig. Mah si alzò, fece per prendere il portafoglio quando l’Orologiaio gli chiese: “Cosa stai facendo?”. Il Sig. Mah rispose semplicemente: “Pago, non avrai mica già pagato tu?”. L’Orologiaio sospettò che al Sig. Mah qualcosa di importante fosse sfuggito e disse: “Qua, a Land’s End non esistono le banche, lo avrai notato, qua a Land’s End i soldi non sono mai esistiti! Andiamo!”.

Libreria Land's End.jpg

‘Emphatia Spore’ di Land’s End

Camminarono per un po’ sulla Main Street fino a giungere davanti ad un grande edificio, era la libreria più importante della città, e forse anche di tutto il Metaverso. ‘Emphatia Spore di Land’s End’ diceva l’insegna.Il Sig. Mah era molto incuriosito e chiese: “Perché Spore e non Store?”. L’Orologiaio rispose: “Perché in questa libreria potrai trovare tutte

le spore relative a Nothing e ad Emphatia, tutti i racconti derivati dai libri originali ma che non sono ancora stati scritti”. Era sempre più complicato, ma il Sig. Mah decise che avrebbe rimandato per altri tempi questa cosa.

Entrarono nella libreria, inutile dire quanto fosse interessante vedere tutti i libri che conteneva, libri e anche dischi, soprattutto CD ma anche tantissimi vinili.

La libreria era su più piani, il Sig. Mah e l’Orologiaio non presero l’ascensore e salirono le scale, si fermarono al penultimo piano.

“Siamo quasi arrivati” disse l’orologiaio. Dicendo questo indicò al Sig. Mah una saletta di lettura e gli disse: “E’ importante che leggi le 33 pagine non scritte adesso, prima del processo, io le ho già lette, le ho in edicola, non sono ancora scritte tutte ma è evidente che la Principessa è in gravissimo pericolo. Dopo aver letto le pagine sali all’ultimo piano, li ci saranno i tre giudici, Cerca di farti lasciare il lasciapassare”.

Detto ciò l’Orologiaio si girò e mentre stava andando via aggiunse: “Io sono al bar o in edicola, se hai bisogno di chiedermi qualcosa vieni tranquillamente, ma dopo il Processo”.

Book - Korvo per book_edited.png

Il Sig. Mah entrò nella saletta, era abbastanza grande e non c’era nessuno, evidentemente era stata predisposta. C’era una poltroncina con vicino un tavolino, una bottiglia di Talisker ed un calice vuoto. Come finora il Sig. Mah aveva sempre fatto si sedette, si versò un mezzo calice abbondante, prese il pacco che custodiva il libro dalla borsina nera e per prima cosa osservò la copertina.

L’immagine iniziò a cambiare, ma questa volta radicalmente, non era più di spalle che si vedevano il Sig. Mah e la Principessa ma li si vedevano di fronte mentre scendevano delle scale. La Principessa sempre tra le braccia del Sig. Mah completamente inerte ed il Sig. Mah era visibile quasi per intero, non si vedeva ancora il volto.

Le 33 Pagine a pagina 32.jpg
Le 33 Pagine non Scritte di Nothing.jpg

Le 33 pagine non scritte di ‘Nothing: The Book Pt.7’

Pagine 24-32

(Segui il Link per leggere 'Le 33 pagine non scritte di Nothing)

Book - Korvo per book_edited.png
Book - Korvo per book_edited.png
Book - Korvo per book_edited.png
Libro6-A1

I processi mentali logici del Sig. Mah a volte sono decisamente difficili da comprendere, bisogna pensarci un po’. In questo caso la cosa che salta all’occhio è: in un momento drammatico come questo, forse, anzi senza forse, sicuramente il più drammatico vissuto finora, la Principessa Diamante si sta sacrificando per la causa e lui cosa fa? Si chiede come mai la Principessa  non avesse notato scrivendo nel suo diario che la fiaschetta di rum l’aveva rotta e pertanto non ce l’aveva più. Ritornò velocemente alla ragione e controllò le zone mentali che condivideva con la Principessa. Al momento c’erano ancora tutte le cartelle e questo era già positivo, voleva dire che la Principessa era ancora viva, vide anche la nuova cartella non condivisa che le aveva inviato la Principessa. Era esattamente come lei gli aveva anticipato nel Diario: tutta la ‘Sanza dei Segreti’ gli era stata inviata in una sezione non condivisa della sua mente, e come aveva anticipato la Principessa nel suo ultimo diario era tutto criptato escluso il Diario e i due documenti ‘Leggimi’ e ‘Segreto’. Non erano criptati ma non erano neanche ancora accessibili. Ognuno di questi documenti aveva un alert per segnalare il momento che potevano e dovevano essere letti. Era tutto chiaro, direi semplice. Anche per lui.

Book - Korvo per book_edited.png

Certo, era ancora viva, ma per quanto? Si capiva chiaramente sia dal Diario che dalle 33 pagine non scritte che stava per attuare la sua ‘Soluzione Finale’, era questione di minuti… di secondi. Però è anche vero che alla riga finale della trentaduesima pagina la Principessa aveva aggiunto un dubbio ‘… se non svengo prima…’. Eccola la risposta, era più semplice di quanto si poteva immaginare. Era svenuta e quindi non era successo niente. Ma perché non lo avevano scritto?

Purtroppo per noi tutti e per il Sig. Mah la risposta era un’altra, la risposta non era quella e non era buona. In quel momento il Sig. Mah avvertì qualcosa nella sua testa, proveniva proprio dalle parti mentali delle cartelle condivise. La condivisione mentale con la Principessa Diamante non c’era più.

 

Il Buio Totale

Non era possibile, non riusciva a crederci, riprese in mano il Libro Nero per vedere se era stata aggiunta la trentatreesima pagina, niente, non c’era, finiva a trentadue. Guardò i file mandati dalla Principessa, soprattutto il documento ‘Segreto’. C’erano tutti ma erano ancora inaccessibili, nessun alert era attivo. Fu in quel momento che sentì la cosa peggiore che poteva sentire, era una voce che gridava per strada. “Assassinata!!!” gridava lo strillone. “La Repubblica dei Transumani News, edizione speciale in edicola, tutto sull’assassinio della Principessa Diamante”. Il Sig. Mah questa volta ebbe davvero paura, si dimenticò completamente del processo e scese di corsa le scale della libreria. Erano otto piani da fare e non prese l’ascensore, era sicuro che avrebbe fatto prima a piedi. Nessuno, neanche se stesso lo aveva/si era mai visto correre così velocemente. Stava realizzando una cosa che fino a dieci minuti prima era inimmaginabile. Era li per il processo, proprio per avere il lasciapassare per andare e prendere la Principessa. Adesso più niente aveva senso. Raggiunse l’edicola in meno di un minuto, di turno c’era il suo amico Orologiaio. Si guardarono, erano lacrime che scendevano dagli occhi dell’Orologiaio, erano lacrime vere. Fu questo forse il momento che il Sig. Mah realizzò almeno in parte  quello che stava succedendo. La Principessa Diamante era morta. Assassinata. Non era possibile si diceva, ma che senso aveva adesso, e poi assassinata da chi? L’Orologiaio gli porse il giornale dei Transumani. Il titolo a nove colonne diceva: “Assassinata la Principessa Diamante”, il Sig. Mah prese il giornale e lesse la riga successiva, quella scritta più piccolo: “L’assassino tra i suoi ex amici della Resistenza”. “Non è possibile!” pensò il Sig. Mah ma continuò a leggere: “E’ già stato preso dalle forze di polizia il killer che nella notte si è introdotto nella stanza della Principessa Diamante ospite dei Governanti di Bergderbil. L’assassino reo confesso dice di aver giustiziato la Principessa in quanto traditrice della causa della Resistenza”. Il Sig. Mah guardò l’Orologiaio negli occhi e disse: “Ma che minchiate scrivono ‘sti qua?” L’Orologiaio rispose: “Scrivono solo quello che gli serve, è questo il loro mestiere. Non raccontano la verità, non gliene importa niente della verità, loro scrivono solo quello che è funzionale ai loro scopi!”. Il Sig. Mah proseguì nella lettura “La Principessa stava per fare degli accordi con i ministri del ‘Giusto’ e dello ‘Sbagliato’ per avere incarichi ministeriali, stava fornendo importantissime informazioni sui ribelli criminali che si fanno chiamare ‘Resistenti’”. Il Sig. Mah a questo punto lanciò praticamente il giornale nell’edicola e disse: “Ma chi può credere a queste stronzate, nemmeno quelli che pagano lo possono credere”. L’Orologiaio lo gelò con la risposta: “Fuori da Land’s End… Tutti, ci credono tutti!” A questo punto gli porse ‘Nothing News’. Il titolo anche in questo caso a nove colonne: “Assassinata la Principessa Diamante per tradimento!”. Era il buio totale. Si erano comprati anche Nothing News, non c’era più niente, non c’era più speranza. Avevano vinto e la Principessa non c’era più. Scomparirà il sogno di Land’s End, il terzo anello di Bergderbil con tutti i suoi pecoroni microchippati dominerà il Mondo Cardine.

Ripensò alla Principessa Diamante, le lacrime scesero anche al Sig. Mah. “Non ci credo!” disse, “Non ha senso” poi cambiò la frase: “Non c’è un briciolo di logica”. Gli abitanti di Land’s End si riunirono nella piazza principale, loro amavano la Principessa e ovviamente nessuno di loro credeva ad un assassinio, almeno non da parte della resistenza. Quello che si percepiva dalle voci dei residenti di Land’s End era che l’avevano assassinata loro, i Demoni. Prima l’avevano rapita e dopo assassinata perché lei non aveva affatto tradito, era morta proprio perché non voleva tradire. Il Sindaco si avvicinò al Sig. Mah e gli disse: “Noi sappiamo perché tu sei qua, e capiamo che affrontare ora il processo per avere un lasciapassare che non serve più possa essere considerato assurdo e doloroso, ma noi non crediamo nemmeno a una parola di quei demoni, io ti chiedo, a nome di tutti gli abitanti di Land’s End e di tutte le Anime Buone di tutti i Mondi, di affrontare il processo, prendere il lasciapassare e andare a verificare di persona quello che è successo davvero. Facciamolo per la Principessa, facciamolo per noi tutti, facciamolo per la verità e perché questi assassini possano un giorno avere quello che si meritano. Da noi, da tutta Land’s End avrai il massimo del sostegno!”. Il Sig. Mah si voltò per avere conforto dall’Orologiaio. L’Orologiaio fece un gesto di assenso col volto. Il Sig. Mah accettò. Le lacrime però non avevano smesso di scendere.

 

Le vere Anime di Land’s End

Chiusero tutti i negozi, tutti i locali, tutti gli esercizi, tutti a Land’s End smisero di lavorare. Era lutto cittadino totale. L’Orologiaio chiuse l’edicola. Una ventina di operai entrarono nella piazza principale, scelsero un punto preciso. Arrivò un camion con del materiale. Scaricarono del marmo. Dei lastroni enormi. Poi arrivarono altri camion e scaricarono altri lastroni di marmo. Gli operai da una ventina che erano divennero presto centinaia. Poi arrivarono alcune donne e allargarono un lenzuolo enorme per terra. Un lenzuolo con una scritta: La Principessa Diamante è stata con noi, è ancora adesso con noi e sarà sempre con noi. Niente resterà impunito. Pagherete caro, pagherete tutto! Pagherete tutti!”.

Di nuovo quella scritta in stile anni ’70 con una piccola ma importante aggiunta finale. Beh, era efficace. Poi un cartello che diceva “Lavori in corso: Realizzazione statua in marmo della Principessa Diamante, dimensioni 23 metri (almeno)”. Data inizio lavori: “Oggi”. Data fine lavori: “Stasera”.

L’Orologiaio, in nome della sua amicizia e il Sindaco in nome di tutta la comunità di Land’s End si avvicinarono al Sig. Mah e si offrirono di accompagnarlo al processo.

Statua Barbara_edited.png

 

La Strada verso Il Processo

L’Orologiaio, il Sindaco ed il Sig. Mah si avviarono verso la Libreria di Land’s End. Proseguirono nella Main Street. Fu il Sindaco ad iniziare a parlare. “Vedi, noi in realtà non pensiamo che la Principessa sia morta perché lo abbiamo letto nella loro propaganda, quello che i loro mezzi raccontano è solo una distorsione della realtà in funzione dei loro scopi. La realtà è che noi sappiamo che la Principessa è morta perché abbiamo letto le 33 pagine non scritte e non perché lo dicono gli strumenti dei demoni. Noi siamo certi però che i Manipolatori raccontano di una morte molto diversa da quella che è stata veramente. Sapremo la verità solo quando potremo leggere la trentatreesima e ultima pagina delle pagine non scritte. Speriamo almeno”. Questo pensiero del Sindaco era ovviamente condiviso sia dall’Orologiaio che dal Sig. Mah ma era giusto che un’autorità lo esprimesse ad alta voce in maniera che fosse chiaro quale era la verità ufficiale riconosciuta dalla resistenza e dalla città di Land’s End. Questo rendeva molto più chiaro quello che bisognava fare: sapere la verità. Il Sindaco ritenne importante spiegare al Sig. Mah come funzionava la produzione e la distribuzione delle 33 pagine non scritte di Nothing a Land’s End: “Come sai, le 33 pagine non scritte di Nothing vengono implementate nella grotta alle Porte di Emphatia dalla Custode del Fuoco. Appena  una o più pagine vengono scritte, esse sono subito trasmesse alla nostra tipografia che immediatamente le mette in stampa e le invia a sua volta sia alla libreria principale che a tutte le edicole di Land’s End. Questo avviene nel giro di pochissimi minuti dall’acquisizione dell’informazione. Ovviamente la tipografia di Land’s End non ristampa sempre tutto il libro, non serve, a Land’s End lo hanno tutti, per velocizzare l’informazione stampano solo le 33 pagine non scritte dalla prima all’ultima scritta. Avrai sicuramente notato che la copertina varia, quella ci viene inviata in un formato speciale, in parte immagine ed in parte video, questo spiega il movimento. Non sappiamo ancora il suo significato, sappiamo che siete tu e la Principessa che scendete la scalinata che porta ad Emphatia. Fino a poche ore o fa, speravamo non fosse morta. Ci riserviamo di aggiornare qualche copia dell’originale e ristamparla. Una di queste copie aggiornate… e qua stai attento Sig. Mah …è quella che tu hai sempre trovato nel tuo cammino. Uno di noi te la faceva sempre trovare il più velocemente possibile, quella è l’unica copia che lasciamo uscire da Land’s End. Naturalmente dopo viene distrutta o, se possibile, viene restituita alla libreria.”. Il fatto estremamente positivo è che almeno il Sig. Mah si trovava nel posto giusto se fosse stata pubblicata la trentatreesima pagina, quella che dovrebbe riportare la verità sulla morte della Principessa, quella che i Manipolatori e i Demoni non possono per nessun motivo leggere. La sensazione dei tre nella Main Street di Land’s End era che quell’ultima pagina fosse più che della massima importanza, fosse fondamentale. Qualche deduzione la si poteva fare, tutti erano concordi che la morte della Principessa era confermata anche dal fatto che non ci fossero più di trentatre pagine dato che l’aggiornamento di Nothing era stato programmato per avere solo trentatre pagine. Era molto inquietante sapere che chi aveva dato il titolo, o meglio, il numero delle pagine presenti nel titolo, sapesse tutto questo fin dall’inizio. Ma forse poteva anche non essere così.

Book - Korvo per book_edited.png

“Mi piacerebbe avere il tempo di spiegarti il funzionamento della nostra società.” Era sempre il Sindaco a parlare: “Purtroppo il tempo non gioca a nostro favore, adesso è meglio che ti parlo dei tre giudici, chi sono, cosa rappresentano per noi e cosa è realmente quello che noi chiamiamo ‘Processo’. Tuttavia esiste un libro, che racconta di come abbiamo creato la nostra comunità come si è evoluta e quale è lo scopo che si è prefissata. Lo trovi nella libreria, si intitola ‘Come immaginare, progettare, realizzare un sogno: Land’s End: la Città Libera’. In questo libro trovi scritto

048 - Terre Emerse.jpg

come le Scintille lo hanno immaginato e assieme a loro tutte le Anime lo hanno poi progettato e realizzato. E’ naturalmente un progetto ancora in corso d’opera, subisce sempre modifiche, si evolve, impara da se stesso, dai suoi errori e si corregge. Spiega come abbiamo suddiviso i lavori in categorie in modo che possano essere assegnati sempre con giustizia ed equilibrio lasciando a chiunque il tempo per vivere. Noi non lo chiamiamo nemmeno ‘lavoro’, ma ‘contributo volontario per una società libera’. Questo libro spiega con quale facilità ci siamo liberati dell’arma più devastante che i Demoni hanno da sempre utilizzato per incatenarci, spiega come abbiamo eliminato completamente il denaro in qualunque sua forma. Questa è stata la prima cosa che abbiamo fatto, gli abbiamo impedito di comprarci. Nè il nostro tempo e tantomeno la nostra Anima. Prendine una copia quando saremo in Libreria, nel viaggio troverai il tempo di leggerlo”.

 

I Tre Giudici

La Grande Euforia

(La Tasca, Il Verso, La Meta)

012 - Episodio 9% (I Giudici) La Grande Euforia - La Tasca, Il Verso, La Meta.jpg

Mancava ancora poco alla libreria, il Sindaco ritenne utile spiegare al Sig. Mah prima chi erano i tre Giudici e poi il vero significato della parola ‘Processo’ a Land’s End’.

Si chiamano Valdo, Nello e Ale e rappresentano la saggezza nella nostra comunità. Sono sempre stati loro, da quando esiste Land’s End. All’inizio li chiamavamo ‘Il Comitato’, poi col tempo si è ritenuto, soprattutto in funzione del loro operato che ‘Giudici’ fosse un termine più adeguato. La loro particolarità è una capacità innata di riuscire a vedere le cose da più punti di vista, avere sempre una prospettiva in più in modo da rendere più giustizia alla causa in esame. Il loro contributo è stato enorme anche per quanto riguarda l’evoluzione spirituale di Land’s End perché con il loro modo di vedere le cose si riusciva a rendere semplici cose complesse semplicemente cambiando il punto di osservazione. Frequentano spesso un locale molto particolare di Land’s End, si chiama ‘Lo Scorsetto Nero’ ed è una fusione di due antichi e famosi intermezzi temporali, il ‘Poco Corretto’ e il ‘Centro di Reclutamento Corso Nero’. Ne è uscito un locale che te lo raccomando, certamente non è per tutti, ma gli studiosi dei funzionamenti cerebrali, gli psichiatri’ per intenderci, lì troverebbero infinito materiale per i loro studi. Resta il fatto che, a mio parere, sia il miglior locale di Land’s End e quindi di tutto il Metaverso e la gente che lo frequenta è davvero unica. Se il progetto di Land’s End si avvererà lo ‘Scorsetto Nero’ vedrà luce anche nel Mondo Cardine. I tre Giudici quando sono allo Scorsetto li riconoscerai facilmente perchè anche se tutte le sedie fossero libere, loro stanno sempre in piedi. Il Nello dice che questo è uno dei motivi che favorisce la loro capacità di vedere le cose da più prospettive. Ale è d’accordo con lui. Ale è sempre d’accordo con lui. Qualche malalingua però dice che quando il Nello non c’è, qualche volta, ma solo qualche volta Ale si siede. Valdo però fa la spia. Ma Ale nega o si giustifica. In genere il Nello è clemente e fa finta di niente. Sempre secondo qualche malalingua pare che questo succeda perché una volta è stato visto seduto con un persona di particolare importanza ed è stato pure fotografato. Naturalmente Ale non crede a questa cosa. Quando li vedi tutti e tre insieme allo Scorsetto fa una certa impressione, è come se tutta la saggezza, il senso di giustizia e la capacità di comprensione delle debolezze umane fosse riunita in una triade, una trimurti umana diciamo, ed è magnifico, ti fa stare più sereno e ti fa pensare che forse in questo mondo c’è speranza. Quindi all’unanimità di tutta la comunità è stato assegnato a loro tre uno dei compiti più difficili, verificare la forza spirituale, l’onestà e la correttezza dell’anima per capire se l’anima in questione sia in grado di affrontare i Demoni del Metaverso oscuro. Quindi loro non danno un giudizio tipo ‘colpevole o innocente’ e quindi ‘prigione o libertà’ è proprio un esame per verificare se hai la capacità di sopravvivere in un mondo completamente diverso e ostile al nostro”. Il Sindaco si prese un attimo di tempo, era ormai molto tempo che parlava. Il Sig. Mah aveva ben chiaro come si sarebbe comportato nel Portale Purgatorio se non fosse arrivato Korvo. Era molto preoccupato.

Il Sindaco proseguì: “I tre Giudici non vogliono mai esprimere giudizi su cose delle quali non hanno certezza, quindi dal momento che loro sono convinti che una cosa possa avere diverse verità in funzione della prospettiva con la quale la si guarda, loro giudicano solo quello che hanno chiaro. Il loro campo di giudizio è il Portale Purgatorio, li ci sono particolari telecamere e microfoni che registrano tutto, e loro, prima di ascoltare l’imputato studiano minuziosamente tutto il suo comportamento da più punti di vista. Solo dopo aver acquisito le informazioni ascoltano l’imputato, confrontano le sue parole con quello che hanno dedotto dalle immagini e in genere ognuno fa una domanda. Non è una regola ma di solito funziona così. Una domanda che presuppone un eventuale chiarimento qualora le immagini non corrispondessero alle dichiarazioni. Dopo si ritirano, si confrontano e ritornano nella sala esami. A quel punto esprimono la sentenza. In genere il primo è il Valdo per dovere di anzianità e di saggezza, è quello che parla meno ma il suo parere è sempre molto pertinente ed azzeccato. Dopo il Valdo si pronuncia Ale, questo perché si è notato col tempo che quando a parlare prima era il Nello, Ale confermava sempre le parole del Nello. Bisogna dire che anche le sentenze emesse da Ale erano sempre ben motivate, equilibrate e oggettivamente giuste. Per ultimo il Nello. Ecco con lui un po’ di fortuna ci vuole perché va un po’ oltre agli altri.  Vede qualcosa di più, il problema per l’imputato è che non sempre quello che vede… esiste. Spesso, anzi quasi sempre i giudizi dei tre sono unanimi e quindi dal momento che prevale la regola che per avere il lasciapassare basta la maggioranza relativa, due su tre, il Nello spesso non si pronuncia nemmeno, ma diventa determinante nei rarissimi casi che il Valdo e Ale non siano d’accordo.

 

Emphatia Spore – Ultimo Piano: La Sala Esami

Emphatia Spore of Lands End.jpg

Arrivarono davanti alla Libreria che, come ogni altro esercizio di Land’s End, era chiuso per lutto. Davanti alla porta ad aspettarli c’era comunque un commesso che aveva proprio la funzione di aprire la libreria solo per loro. Il commesso aprì la porta e comunicò qualcosa al Sindaco. Il Sig. Mah si avvicinò al libro prima descritto dal Sindaco, lo prese in mano e si girò verso il sindaco come a chiedere conferma se poteva prenderlo. Il Sindaco che in quel momento stava dicendo piano qualcosa all’Orologiaio, si accorse della richiesta del Sig. Mah e naturalmente confermò l’offerta. Il Sig. Mah aveva nel borsino il posto per un libro visto che aveva regalato Nothing alla Ragazza senza nome. Il Sig. Mah si accorse che c’era qualcosa nell’aria, prima il commesso che parla sottovoce al Sindaco, poi il Sindaco che parla sottovoce all’Orologiaio… non se ne preoccupò più di tanto, aveva la massima fiducia in entrambi e se si comportavano così ci sarebbe stato sicuramente un valido motivo. Dopo qualche minuto il commesso portò una locandina al Sindaco e questa volta il Sindaco si rivolse al Commesso a voce alta: “Stampatene almeno cinquecento copie e attaccatele in ogni parte della città. Tutti lo devono sapere. Qualcuna teniamola in libreria”. A questo punto il Sig. Mah era inevitabilmente curioso ma non chiese niente. Continuava invece ad apprezzare molto la libreria ‘Emphatia Spore’ e vide con stupore la sezione dedicata alle spore di Emphatia. Erano racconti ispirati al libro Emphatia 1809. Erano, più che ispirati, proprio degli approfondimenti fatti sia sui luoghi che sui personaggi. Ce ne saranno stati almeno un centinaio. Era molto contento di questo il Sig. Mah ma non era certo sufficiente per alleviare il dolore della gravissima perdita. Il Sindaco questa volta si rivolse al Sig. Mah: “Ci sarà stasera un evento molto importante ma preferisco parlartene dopo il processo, adesso è meglio concentrarci sul Lasciapassare”. Beh, almeno non confabulavano su segreti personali escludendo il Sig. Mah, menomale. “Saliamo” disse il Sindaco, e questa volta presero l’ascensore. Arrivarono all’ultimo piano, fecero un lungo corridoio e si trovarono davanti all’ultima porta della libreria. ‘Sala Esami’. Questa era la dicitura che si trovava davanti alla porta. Entrarono tutti e tre. “Tutti possono assistere ai processi” spiegò il Sindaco, soprattutto in un caso importante come questo. La sala era ancora vuota. Il Sig. Mah la osservò bene: sembrava un’aula scolastica, niente di più e niente di meno. C’erano dei banchi, ognuno era fatto per ospitare due persone e dietro ogni banco naturalmente due sedie. Nella parete in fondo c’era un monitor molto grande al posto della tradizionale lavagna e davanti a monitor una cattedra decisamente più grande di quelle scolastiche. Era più grande perché doveva ospitare tre persone. Le tre sedie che stavano dietro alla cattedra erano esattamente uguali alle sedie che si trovavano dietro ai banchi. Non c’era nessuna scritta tipo ‘La legge è uguale per tutti’, non c’era nessuna bandiera ma c’era una curiosissima fotografia appesa vicino al monitor che rappresentava dei bambini che giocavano in un giardino. L’Orologiaio e il Sindaco si sedettero nello stesso banco in prima fila, il Sig. Mah non sapeva cosa doveva fare. Si sedette in un posto a caso. In quel momento, da una porta che era sfuggita all’osservazione del Sig. Mah e che si trovava nella stessa parete del monitor uscì il Commesso. Si mise dietro la Cattedra e disse: “I Giudici stanno arrivando, mi hanno detto di dirvi che hanno esaminato con moltissima attenzione tutta la documentazione audio e video che è arrivata dal Portale Purgatorio e che non hanno nessun dubbio sulla sentenza. Quindi faremo molto presto, non credo che per questo caso ci sarà alcun bisogno di fare domande”. Questo non mise in tranquillità il Sig. Mah, lui sapeva bene che se non ci sono stati rapporti, decisamente non consensuali con la Ragazza in Costumino Nero era solo grazie all’intervento di Korvo e questo sicuramente sarebbe risultato evidente sia dalle immagini che dai vocali. Le sue intenzioni erano evidenti, il Sig. Mah non si sentiva assolutamente meritevole del Lasciapassare. Il Commesso uscì dalla stessa porta dalla quale era entrato. In quel momento preciso le luci si abbassarono e il monitor si accese.

Una scritta bianca annunciava il titolo della seduta: “Portale Purgatorio: Il Sig. Mah e la Ragazza in Costumino Nero”. Piano piano l’immagine si dissolse e apparve un’immagine statica che raffigurava il Sig. Mah mentre parlava con la Ragazza in Costumino nero. Era un’immagine normale, erano inquadrati di fianco l’uno di fronte all’altra a una distanza di mezzo metro circa e sembrava stessero parlando. Insomma, non era certo un’immagine che poteva condannare il Sig. Mah. Le luci aumentarono di intensità, il monitor rimase con lo stesso fermo immagine.

Sig Mah e Ragazza in Costumino.jpg

I Giudici entrarono. Tutti e tre in fila, il Nello per primo, Valdo per secondo e per ultimo Ale. Si sedettero dietro la cattedra ovviamente lasciando Valdo nel centro. Parlò come da tradizione per primo Valdo. Si alzo in piedi e disse: “Per la prima volta, e in maniera assolutamente inequivocabile, nessuno di noi tre ha alcun dubbio sulla sentenza, non ci sarà nemmeno bisogno delle domande, non abbiamo bisogno di alcun chiarimento, è già tutto chiarissimo dalle immagini”. Il Sig. Mah capì che era finita, stava già pensando a come raggiungere il Metaverso Oscuro a nuoto. Nemmeno per un secondo aveva pensato di rinunciare ad andare a Bergderbil, ma attraversare lo Stige a nuoto voleva dire diventare cibo per i mostruosi pesci carnivori che lo abitano. Doveva pensare un’altra soluzione. Valdo si sedette e Ale si alzò. Continuò: “Se non fosse arrivato al momento opportuno quel corvo nero travestito da aquila reale i Demoni di Zadkiel ti avrebbero trascinato all’Inferno e la Ragazza in Costumino nero sarebbe stata premiata con qualche lavoro sporco nel Ministero dell’Inferno, e invece…”. Il Sig. Mah non capiva precisamente cosa stesse dicendo Ale, ma ebbe la sensazione che le cose forse forse stavano mettendosi un po’ meglio. Si girò verso l’Orologiaio e il Sindaco come a chiedere lumi. Il Sindaco fece un gesto di assenso come a dire che sta andando tutto bene, l’Orologiaio gli mostro il pollice in su con convinzione. “Sono matti!” pensò il Sig. Mah. Ale si sedette e Nello si alzò continuando l’arringa di Ale: “…e invece Lei viaggia per Nothing, ora è la Ragazza senza Nome e sta riabilitando alla grande la sua Anima. Noi sappiamo che presto sarà con noi a combattere i Demoni. E questo è grazie a te, non l’hai giudicata, non l’hai condannata per quello che ha fatto a te e ad altri e senza nemmeno farti domande le hai dato la possibilità di riabilitarsi. Le hai regalato la Bibbia Nera. Noi l’abbiamo vista al Vecchio Mulino col Viandante, seguirà i passi che avevate fatto voi Viaggiatori, arriverà a Nothing e la strada per Emphatia sarà percorribile anche per lei. Sig. Mah, grazie al tuo comportamento, hai salvato un’anima dall’Inferno. I Demoni ti malediranno per questo ma noi abbiamo già preparato il Lasciapassare per attraversare lo Stige. La sentenza è ovvia, pertanto la seduta è tolta. Ci vediamo stasera. Verso le 23 mi pare giusto?” chiese il Nello. Il Sindaco confermò, l’Orologiaio pure. Il Sig. Mah non aveva idea di cosa stessero parlando, ma era così contento che non gliene fregava assolutamente nulla. Era contento, certo ma non solo per essere stato giudicato bene, cosa che gli faceva certamente piacere, ma soprattutto perché la strada verso la Principessa, in qualunque stato si trovasse, si era avvicinata. I tre Giudici si alzarono contemporaneamente e in fila, questa volta guidati da Ale, uscirono sempre dalla stessa porta. Le luci ripresero l’intensità normale e il monitor si spense.

 

In Diretta dalle Grotte di Emphatia

Il Sindaco, l’Orologiaio ed il Sig. Mah uscirono insieme dalla ‘Sala Esami’ e percorrendo il corridoio si avvicinavano all’ascensore. Ci fu qualche sorriso, qualche stretta di mano, ma nessuno dei tre poteva dimenticare il momento drammatico che stavano vivendo. La morte della Principessa e le conseguenze che avrebbe portato: Nessuno avrebbe più potuto portare la Fiamma di Emphatia nel Mondo Cardine. Il Sig. Mah dimenticò anche che il Sindaco doveva dirgli una cosa molto importante ma la locandina appesa al piano terreno che vide una volta uscito dall’ascensore gli rivelò tutto. Il Sig. Mah lesse la locandina ad alta voce: “Stasera alle ore 23 ci sarà un collegamento con le ‘Grotte di Emphatia’, la Custode del Fuoco scriverà la trentatreesima pagina in diretta. Ciò che sarà scritto dalla Custode sarà immediatamente tradotto e sottotitolato. E’ possibile assistere alla trasmissione su grande schermo appositamente installato sulla piazza principale di Land’s End. Con tutta probabilità stasera sapremo la verità sulla morte della Principessa Diamante. Vista l’importanza dell’evento consideriamo un dovere la partecipazione totale dei cittadini”.

 

Centro di Reclutamento: Lo Scorsetto Nero

Lo Scorsetto Nero (Nebbia).jpg

Per agevolare la partecipazione dei cittadini, il Sindaco firmò un’ordinanza per tenere aperti tutti i locali di ristorazione, c’erano tante persone che arrivavano da lontano ma soprattutto considerava importane che questo momento potesse essere condiviso il più possibile, l’intenzione era quella di favorire al massimo la partecipazione in modo da rendere più estesa possibile la consapevolezza della gravità del fatto. Era giusto conoscere la verità, era giusto pretenderla, e questo lo si doveva innanzitutto alla Principessa e poi anche a tutti noi. I Manipolatori dovevano sapere bene con chi avevano a che fare e che i pecoroni microchippati a Land’s End non erano accettati.

Book - Korvo per book_edited.png

Che squadrone di osti allo Scorsetto: Gustav e il Cattivo dietro al banco, TamTam, Jerry e il Buono in mezzo ai tavoli, in aggiunta il Dria che ha il negozio di panini vicino ma spesso se lo dimentica e va a servire ai tavoli dello Scorsetto. In questo caso il lavoro, o come si dice a Land’s End, il contributo sociale dei lavoratori è fisso, in quanto gestire un locale con anima, un Intermezzo Temporale per intenderci, come è lo Scorsetto non può subire variazioni di personale, quindi allo Scorsetto, salvo eccezioni, troveremo sempre gli stessi osti e gli stessi camerieri. Sarebbe bello avere il tempo di fare una lista e parlare di tutti gli avventori fissi dello Scorsetto, ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia, per ora ci limitiamo a notare i tre giudici con tre birre in piedi intorno ad un tavolino.

Anche il Sindaco, l’Orologiaio ed il Sig. Mah scelsero come locale per la cena lo Scorsetto, si sedettero ad un tavolo e senza nemmeno ordinare TamTam portò un primo piatto, birra da bere e chiese se volevano anche il secondo. La risposta unanime fu: “Certo, grazie Tam”.

Book - Korvo per book_edited.png

Sarebbe stata davvero una gran bella serata per il Sig. Mah in condizioni normali, uno degli Intermezzi Temporali più importanti di sempre, tanti amici, il Sindaco di Land’s End, la città più incredibile e libera di tutti i Mondi e di tutte le Dimensioni, il Signore del Tempo. Sappiamo bene che non è così, il costante pensiero sul dramma appena successo creava una cappa nera tangibile. Parlarono poco, anche dagli altri tavoli si avvertiva un senso di tristezza e di sconfitta, i monitor presenti allo Scorsetto erano collegati elle emittenti di Bergderbil e quindi le notizie che arrivavano erano una serie di frottole condite pure male. Nessuno ci faceva caso, ormai lo sapevano bene. Fecero vedere una fotografia della Principessa che non era nemmeno la Principessa, nemmeno ci assomigliava. Ne cantavano le lodi ma non per quello che aveva fatto, per quello che non aveva fatto, cioè accordarsi con i Manipolatori. Quando mancava una mezzora alle 23 tutti i Monitor dello Scorsetto trasmisero lo stesso messaggio: “Tra meno di mezzora avrà inizio il collegamento in diretta con le Grotte di Emphatia, sarà visualizzata la traduzione della trentatreesima e ultima pagina delle 33 pagine non scritte di Nothing. Consigliamo di iniziare ad avvicinarsi alla piazza principale in modo da potersi posizionare al meglio e poter permettere la visione a tutti”. Si alzarono tutti insieme. Quasi tutti, i Giudici erano già in piedi. E lentamente, quasi come se fosse una processione, tutti gli avventori dello Scorsetto si immisero nella Main Street. Si aggiunsero altri avventori ed altri cittadini, e poi altri ancora, era una marea umana. Probabilmente la piazza non li poteva contenere tutti nonostante le enormi dimensioni. Per fortuna altri monitor erano stati installati in altri punti della città, il Sindaco aveva previsto tutto.

 

Ore 23

Monitor-le 33 pagine.jpg

Tutta la città era posizionata. Le luci dei lampioni si abbassarono. Il grande schermo si accese. Quello che videro tutti non era affatto quello che avevano immaginato, non erano delle semplici frasi di un libro tradotte, videro proprio le Porte di Emphatia, videro le Grotte di Emphatia e videro Korvo che volava al di sopra del fiume di Emphatia. Lo videro arrivare alla grotta centrale, dove si forma il lago. Al lato sinistro del lago videro il tavolo dove la Custode del Fuoco scrisse le prime trentadue pagine e al lato destro videro la scalinata che porta sotto il mare, nella città sommersa di Emphatia. Videro Korvo atterrare sul tavolino, lo sentirono chiamare qualcuno. La ripresa si sposta dalla parte opposta, dalla parte della scalinata. Videro la Custode della Fiamma salire la scalinata molto lentamente. La videro girare attorno al lago e posizionarsi sulla sedia dietro il tavolo. La videro prendere il Libro e la penna, la piuma di Korvo, videro Korvo che la fissava. Questa volta avrebbe scritto sotto dettatura, non sotto ipnosi, questa volta anche lei avrebbe saputo cosa stava scrivendo mentre lo stava scrivendo. Questa volta lo avrebbero saputo tutti nello stesso momento. Ma le sorprese non erano che all’inizio. Sulla piazza principale di Land’s End non volava una mosca, si sentivano solo i suoni della grotta di Emphatia. Korvo, con il capo diede un segnale, la Custode fece un cenno affermativo. Volevano dire: “Sei pronta?”, “Sì”, “Allora cominciamo!”.

Book - Korvo per book_edited.png

La custode aprì il libro alla fine della trentaduesima pagina, a questo punto tutto cambiò. La ripresa si avvicina al libro, quasi un primo piano, la Custode lo alza, mostra l’ultima copertina. Il Sig. Mah non c’è più. La Principessa sì. A terra, inerte con gli occhi chiusi, i palmi della mano rivolti verso l’alto, le gambe allungate ma lievemente piegate. Indossa i jeans, i jeans ed una maglietta. L’immagine è statica, nessun movimento, niente che faccia capire lo stato della Principessa. Purtroppo però, adesso noi lo conosciamo. Già, lo conosciamo perché ce lo hanno detto loro, i Demoni, con la loro carta straccia, con i loro propagandieri. Ma sapete che c’è signori demoni? Non vi crediamo, neanche un po’!

Le 33 Pagine a pagina 33.jpg
Book - Korvo per book_edited.png

L’incredibile oltre l’incredibile succede ora, l’immagine della Principessa inerte a terra sfuma e appare una stanza. Una stanza poco illuminata e scarna, in mezzo alla stanza la Principessa. E’ vestita strana, un modo che non è certamente il suo: un top di voile nero semitrasparente e una minigonna anch’essa nera cortissima. La videro in piedi chiudere gli occhi e volgere lo sguardo al cielo. Da questo momento la traduzione della trentatreesima pagina andò in sovrimpressione alle immagini. Gli abitanti di Land’s End poterono leggere la trentatreesima pagina nello stesso momento nel quale ne vedevano il film.

Le 33 Pagine a pagina 33.jpg
Le 33 Pagine non Scritte di Nothing.jpg

Le 33 pagine non scritte di ‘Nothing: The Book Pt.8’

Pagina 33

(Segui il Link per leggere 'Le 33 pagine non scritte di Nothing)

Book - Korvo per book_edited.png
Book - Korvo per book_edited.png
Book - Korvo per book_edited.png
Libro6-A2

L’immagine nel monitor si dissolse in nero, pochi secondi dopo lo schermo si spense. I lampioni aumentarono l’intensità della luce. A Land’s End nessuno parlava. A Land’s End quasi tutti piangevano. Il dolore era forte e tangibile. Quando questo dolore evolverà in rabbia sarà devastante. Ma ora era solo dolore, dolore e impotenza di fronte a questi demoni. Ci voleva un po’ di tempo, non tanto solo un po’, perché quelle ultime immagini della Principessa, soprattutto quando mostra il dito medio ai demoni, possano ridare a tutti la forza e possano fare capire quanto abbia lottato la Principessa. Oltre alla vita e oltre alla morte, perché quel gesto rimarrà impresso a tutti e sarà l’immagine che ogni essere con Anima Buona si ricorderà e mostrerà il giorno che la giustizia potrà compiere la propria vendetta.

 

Epilogo: Grotte di Emphatia

Nessuno vide la lacrima della Custode del Fuoco cadere e bagnare la trentatreesima pagina non scritta di Nothing, nessuno si accorse che proprio in quel momento nella stanza della Principessa un raggio di sole oltrepassò la vetrata in frantumi creando un riflesso di luce che accarezzava e illuminava il suo volto. Ma soprattutto nessuno, ma proprio nessuno, si accorse del lieve sorriso che apparve sulle sue labbra.

 

Epilogo: Bergderbil

Cronos e Zadkiel guardavano increduli la Principessa, e il pensiero che avevano era comune. Era stata un avversario degno, molto più che degno. Cronos diede ordine agli agenti di vestirla come avrebbe voluto Lei, jeans e maglietta, poi tornò ad essere il verme che era. Diede ordine ai Frangitori di comunicare ai media che la Principessa era stata assassinata da qualcuno della Resistenza e di diffondere urgentemente la notizia, altri dettagli li lasciò alla fantasia dei suoi servi giornalai propagandisti… erano specialisti. Poi disse a Zadkiel: "Ora può anche andare ad Emphatia ma ci andrà come nostro trofeo, gliela spediremo impacchettata in modo che tutti loro abbiano chiaro che fine fanno i nostri oppositori.”. Continuò Zadkiel “Ottima idea”. Zadkiel aveva sempre in mente il Sig. Mah che lo aveva preso per il naso e aggiunse; “Potremmo agevolare il viaggio di quel tale… com’è che si fa chiamare? Sig. Mah? Ecco, la consegniamo a lui e se vuole salva la pelle dovrà portare ad Emphatia il nostro trofeo”. Cronos terminò il diabolico piano: “Certo, così noi potremmo seguire di nascosto il Sig. Mah e scoprire finalmente dove si trova Emphatia. Anche se nessuno ormai potrà più trasportare la Fiamma di Emphatia nel Mondo Cardine, mettere a ferro e fuoco quel lembo di terra maledetta sarà comunque un vero piacere. Naturalmente con tutti i suoi abitanti. Vendicheremo la sconfitta del 1809, non voglio che ne resti nemmeno il ricordo”.

Gli agenti questa volta non dovettero spogliare la Principessa, dovevano solo rivestirla con Jeans e maglietta. La adagiarono con molto riguardo sul letto, la asciugarono e le misero i vestiti che gli erano stati ordinati.

 

Epilogo: Land’s End

La piazza principale di Land’s End si stava lentamente svuotando, il Sig. Mah rimase solo col suo amico Orologiaio il quale disse: “Vieni, ti porto in un posto”. Il Sig. Mah rispose che forse era il caso che si trovasse un albergo, il Sindaco gliene aveva indicato uno. L’Orologiaio sorrise e aggiunse: “Niente albergo, seguimi!”. Il Sig. Mah lo seguì. Camminarono un po’ nella Main Street prima di deviare per una stradina perpendicolare. Fecero ancora più o meno mezzo chilometro e poi svoltarono a sinistra uscendo dal centro cittadino. Dopo qualche altra deviazione, il paesaggio cambiò drasticamente, la città divenne campagna, e l’asfalto divenne terra. La vegetazione aumentava visibilmente, le abitazioni si facevano sempre più esigue e  piccole case sostituivano i palazzi della city.

Stavano camminando verso Est, quando giunsero davanti ad una piccola casa isolata. L’Orologiaio si fermò. Disse al Sig. Mah di guardare l’insegna. Il Sig. Mag guardò e lesse ad alta voce: “Nothing Road 666”. “Questa è casa tua” disse l’Orologiaio, poi proseguì: “e non chiedermi le chiavi perché qua a Land’s End non sanno nemmeno cosa siano”. Lo disse sorridendo. Poi aggiunse: “Riposati stanotte, aspetta domani a raggiungere lo Stige, tanto ormai non c’è più fretta e poi non è lontano, basta proseguire su questo sentiero per una quindicina di minuti e ti trovi proprio dove passa il Traghettatore”. In altre circostanze sarebbe stato tutto favoloso: una casa a Land’s End, e quindi essere a tutti gli effetti anche un abitante di Land’s End, seppure occasionale. Sarebbe stata davvero la cosa più bella del mondo. Già ma in un’altra circostanza. Si abbracciarono, il Sig. Mah ringraziò il suo amico ed entrò in casa.

Book - Korvo per book_edited.png

Era una piccola casa su due piani, l’ingresso introduceva in un salone abbastanza grande che confinava con una piccola cucina e un ripostiglio. Aveva deciso di riposare. Salì le scale per andare al piano superiore dove si trovavano il bagno e due camere. Entrò in una camera a caso. Al suo interno c’era un letto a due piazze e tanto bastava. L’altra l’avrebbe visitata il mattino seguente. Posò il borsino sopra un vecchio comò e si sdraiò ancora vestito nel letto. Fu quello il momento nel quale l’Alert lampeggiò e suonò. Era l’Alert del documento ‘Segreto’. Il documento ‘Segreto’ era diventato accessibile e doveva essere letto. Non domani, adesso.

 

Il Documento ‘Segreto’: il messaggio della Principessa Diamante

Il Sig. Mah era molto stanco ma si concentrò e iniziò a leggere. Leggendo aveva l’impressione di sentire la voce della Principessa: “Se stai leggendo questo documento vuole dire che io non ci sono più, la mia anima è stata resettata e inviata chissà dove e chissà a chi. Non importa, quello che importa è quello che devi fare tu. Senza nessuna esitazione devi fare esattamente quello che ti dico anche se ti sembrerà assurdo. E’ di fondamentale importanza che tu lo faccia e anche molto velocemente. Entro 5 giorni dovrai aver assolto questo compito: Devi andare a Bergderbil e in qualche maniera recuperare il mio corpo, non ti so dire come fare, ma lo devi fare ad ogni costo, dopo lo devi portare ad Emphatia. Quella è l’immagine della copertina del libro. Io non so quale immagine ci sia nella copertina dell’ultimo libro, ma fino al penultimo è praticamente indicato quello che devi fare. Non esitare, non fermarti mai, parti ora così come sei vestito, non portarti nemmeno il borsino. Niente di niente, non so se potrai attraversare lo Stige ma lo dovrai fare comunque. Immagino che abbiano lasciato il mio corpo nelle stanza dove ero ospitata. Si trova al quinto piano della Cattedrale Principale di Bergderbil, probabilmente ci metteranno dei fiori, per loro la forma è importante. Comunque il numero della stanza è 123. Non chiederti perché, per una volta fai un atto di fede, credici e basta. Se il mio corpo, nonostante sia privo di vita, arriverà ad Emphatia ci sarà ancora speranza, se non arriverà sarà la fine di tutto. Conto su di te!

Book - Korvo per book_edited.png

Prese solo il lasciapassare, lasciò il borsino con la vodka sul comò. Scese le scale, spense le luci e uscì fuori. “L’Orologiaio ha detto di proseguire il sentiero verso est e che ci vogliono quindici minuti. Bene”.

Il Sig. Mah iniziò il suo cammino verso la riva dello Stige senza mai guardare l’ora, ma vi possiamo assicurare che arrivò sulla riva dello Stige in meno di dieci minuti.

Book - Korvo per book_edited.png

Aveva un vantaggio rispetto alle altre volte che doveva iniziare a fare qualcosa ma non sapeva cosa doveva fare, questa volta sapeva benissimo cosa doveva fare. Nello specifico di questo momento doveva aspettare il Traghettatore. Non c’era nessuna banchina, nessun segno che lasciasse intendere che li si potesse fermare una barca, quindi scelse di aspettare il Traghettatore seduto sulla pietra più comoda di fronte al fiume.

047 - Uccelli Notturni.jpg

..onde..

Era tardi, erano quasi le due di notte per quanto questo potesse avere un minimo di significato. Il Sig. Mah, seduto sulla comoda pietra, accese una sigaretta e pensava. Il primo pensiero era molto futile, si disse da solo che un goccetto di rum adesso lo avrebbe bevuto proprio volentieri. Poi lo sguardo cadde sulle piccole ondine che a intervalli regolari si infrangevano sulla riva. Sembravano non finire mai, sembravano non cambiare mai. Erano tutte uguali e nello stesso tempo ogni ondina era

unica. C’era una grande luna a illuminarle nel loro movimento. I riflessi di luce e  di colori generati dall’abbraccio della Luna alle Ondine rendeva ancora più surreale un ambiente già surreale per natura. Ogni ondina sembrava portare con sé un ricordo, un momento di vita vissuto. Ogni ondina era destinata inevitabilmente ad infrangersi. Come ogni momento di vita. Ma mentre l’ondina viaggia, ancora non lo sa. Non lo sa che il suo destino, l’unica cosa veramente sicura, è che tra poco si infrangerà. Ma aprirà la strada ad un’altra ondina, a tante altre ondine, a tanti altri momenti di vita. Era inevitabile il pensiero alla Principessa, inevitabile e triste. C’era, oltre all’infinita tristezza, anche qualcosa di profondamente ingiusto in tutto questo. Ma andava accettato. Perché era inevitabile. Ma… appunto ma!. La sua logica, la sua dannata logica che a volte nella vita gli nasconde il cuore ma che altre volte lo aiuta a vedere le cose eccola lì che spunta. E parla: “Ma secondo te Sig. Mah che cazzo di senso ha portare un corpo senza vita ad Emphatia? La Principessa non ha mai pregato nessuno in tutta la sua vita eppure in quel foglietto ‘Segreto’ c’era una preghiera. Una preghiera forte, disperata. Senza ombra di dubbio. Perché vuole il suo corpo ad Emphatia?”, Non si dette risposta, forse perché una risposta non c’era. O almeno per lui non c’era. Ma aveva la certezza che c’era qualcosa che la Principessa nascondeva. Sicuramente, perché ne era costretta, certo. Era costretta a nascondere qualcosa perché da questo forse poteva davvero dipendere la sua vita!

La sua vita?

Book - Korvo per book_edited.png

Un’ondina un po’ più grande si infranse nella riva generando un rumore anomalo, un rumore po’ più forte dei precedenti. Dopo arrivò un’altra ondina ancora più grande e poi un’altra sempre più grande. Forse era il segnale che qualcosa stava arrivando? Il Sig. Mah alzò lo sguardo verso l’orizzonte nero dello Stige. Effettivamente qualcosa sembrava avvicinarsi, un’ombra, un’onda…

​

..onde..

... andranno le onde

lontano frangersi.

Frangersi dove?

Sulla riva forse , sicuro!

Vanno e tornano

tornano e vanno.

Formano un 'ombra

per un attimo .

Poi vanno

ritornano.

Ferma un' onda,

un ' ombra.

Poi

aspetta che tornino.

....hai tempo

il tuo!!!!...

 

L’ombra si trasformò in una lieve e piccola luce in lontananza. La luce acquisiva maggiore dimensione e intensità al suo avvicinamento. La luce era il faro di una piccola barca di legno a remi. La barca si accostò a riva proprio di fronte al Sig. Mah. Sulla barca stava una figura non identificabile sia perché si trovava nell’ombra e sia perchè era coperta da un mantello nero. Senza scendere dalla barca e senza voltarsi disse con una voce grave:

 

Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'eterno dolore,

per me si va tra la perduta gente.

 

Il Traghettatore.jpg

 

Hai il Lasciapassare… Sig. Mah?

bottom of page