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Nothing: The Book

Nothing - Bruno Mah
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Libro 3: Il Viandante

Era una notte buia e tempestosa, lo so, lo ha già scritto qualcun altro, allora cambio, tanto non è vero che la notte era tempestosa.

Ma buia si. Molto buia, e non solo perché si era nel mezzo della notte, quello che si percepiva era proprio un buio fisico, sembrava quasi che ti rallentasse il passo. Un Buio-Nebbia.

Ottobre era esattamente al suo secondo terzo, vabbè, potevo dire che era il 20 ottobre e infatti l’ho detto, l’atmosfera che disegnava questo Buio-Nebbia era qualcosa di peggio che terrificante, ma questa sera qualcosa di speciale doveva succedere.

Le regole di Bergderbil avevano separato i Dissidenti e i Liberi Pensatori nonché gli Artisti e i Cuori Sanguinanti, li si poteva osservare mentre galleggiavano in superfice mescolati al gregge, anche se qualcosa li distingueva sempre.

Ma questa notte era diverso, nessuno di loro  galleggiava, questa notte nella Zona-Storica erano tutti molto attenti. La notte sembrava deserta ma in quel buio-nebbia si intravvedevano a distanza forme umane in un lento movimento, sembravano cercare qualcosa, o forse erano in attesa di qualcosa.

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Un segnale.

In breve tempo il numero delle forme notturne in lento movimento si trasformò da unità a decine, ma il loro lento movimento non era mutato all’interno della Zona-Storica, nel mezzo del Buio-Nebbia.

Improvvisamente un segnale si manifestò, contemporaneamente i loro comunicatori si accesero e trafissero il buio-nebbia con un lampo, un attimo, un fulmine, perché sarebbero bastati pochi secondi ai Frangitori per scoprirli e avvisare i Cenobiti. Quel lampo accese una parola nel comunicatore, e la parola era ‘Walkosky’.  

Il Walkosky era una specie di Intermezzo-Temporale, non proprio come il Vecchio Mulino, il Walkosky era un Intermezzo-Temporale naturale dove il tempo assume lo stesso tempo del luogo in cui si trova. Mi spiego meglio, il Walkosky, come altri intermezzi che si trovano nella Zona-Storica, viaggia nel tempo.

E a seconda del tempo in cui si trova lui si sincronizza. Così appare. Lui non viaggia nello spazio, sta sempre nello stesso punto e quando decide di non rendersi più visibile, semplicemente sfasa un po’ il suo tempo, magari di un centinaio di anni e appare in un Altro-Quando.

L’ideatore di questi oggetti geniali non poteva essere altri che l’Orologiaio, il Signore del Tempo che in uno dei suoi momenti di lucidità aveva progettato e costruito il motore-temporale da inserire in questi edifici viaggianti.

Il Walkosky si manifestò dando una direzione certa alle forme umane notturne che così smisero di vagare iniziando a procedere tutti verso lo stesso punto. La Porta di ingresso del Walkosky. Adesso si muovevano un po’ più di fretta, per non essere scoperti.

Erano delle congiunzioni astrali che favorivano l’apparire di questi Intermezzi-Temporali, i Dissidenti e i Liberi Pensatori erano anni che li utilizzavano. Il 20 di ottobre la congiunzione era tra le più importanti: era l’ anniversario della data di arrivo su questo mondo dell’Oste della Tana, e per nessun motivo al mondo si poteva mancare a questo evento.

Il Walkosky non era certo La Palude su in Collina, ma di questi tempi andava sicuramente bene lo stesso.

Questa volta però era diverso, questa volta c’erano anche altri motivi per vedersi, era arrivato il momento di organizzare la Resistenza-Clandestina. Organizzarsi voleva dire, stabilire regole di comunicazione e di resistenza, non perdere il contatto con gli altri ma soprattutto con se stessi, questa volta non era solo una festa, era una vera e proprio riunione, e tutti sapevano che non ce ne sarebbero state molte.

Era Ottobre, il secondo terzo di Ottobre, al Walkosky entrarono tutti, questa volta c’erano proprio tutti, Artisti, Cuori Sanguinanti, Liberi Pensatori e Dissidenti.

Si sedettero, qualcuno andò a prendere del vino, qualcun altro portò della birra, uno si versò del liquido scozzese, misero anche della musica, dell’ottima musica, come nella Tana e per un attimo si sentirono tutti bene, di nuovo tutti a casa. Ma sapevano che non era così, questa volta la casa la si doveva riconquistare, perché allo stato attuale delle cose la casa se la erano portata via i Signori di Bergderbil.

Fu uno dei Dissidenti a prendere per primo la parola, si alzò, si avvicinò a un Libero Pensatore e propose di iniziare.

Era sempre Ottobre, e sempre il secondo terzo, e, per quanto il tempo possa aver significato, tanto più in un Intermezzo-Temporale, possiamo dire che era passata la mezzanotte da 5 minuti, quindi mentre il 20 si era stava trasformando in 21 ebbe inizio la prima vera assemblea clandestina.

Il Grande Arrangiamento

(Il Suono, La Determinazione, Il Talismano)

Il Viandante

“Allora esiste davvero questo posto, situato negli spazi di memoria residua di ognuno di noi, dove ogni verità e ogni bugia si confondono !”.Queste furono le prime parole dette dal Viandante al suo apparire dal portale. Sembrava che solo Korvo avesse trovato un nesso, o un significato a quelle parole, pertanto gracchio in esperanto "Venu! krom la muelejo, la stratoj multobliĝas kaj koncentriĝas, la Reĝino regas ĉiujn spacojn"...Reĝino ? ".

005 - Episodio 41 (Viandante) - Il Grand

Il Viandante sorrise, e disse “dopo Korvo, prima bisogna vedere se lo spirito che vi porta ad affrontare questo viaggio è puro, non contaminato da ciò che ha annullato il Nulla che era dentro di voi, ovvero quell’altro Nulla, quello che divulgano i Frangitori”.

Raven parlò rivolgendosi al Sig. Mah “Cha cazzo stanno dicendo?” “Mah” rispose il sig. Mah. “Ho capito solo che stanno parlando della Regina, dicono che sappia di noi !". “Si, sa di voi” confermò il Viandante, “ma prima dovrete dimostrare di essere degni di arrivare da lei, e questo lo potrà verificare solo lo Scrutatore. Vi darò una mappa e alcuni consigli, fatene tesoro, vi serviranno per convincerlo, lo Scrutatore ha il potere di fare passare ma anche di non fare passare”.

008 - Episodio 87 - Spora N 01.jpg

Osservare il Viandante era una cosa quasi ipnotica, la sua figura alternava momenti di fisicità concreta ad altri che sembrava attenuarsi, come perdere consistenza, uno spirito. Era fascino puro, ed era emozionante avere davanti un ‘uomo?’ di una natura sconosciuta.
Ci sarebbe piaciuto fargli tante domande, anche delle più normali, tipo ‘da dove vieni? Oppure ‘e ora dove andrai?’ o ancora meglio “cosa ci consigli di fare?”

ma la sensazione dell’inutilità di queste domante e la sicura incomprensione da parte nostra per eventuali risposte ci consigliò di non dire niente. Fu la cosa migliore, perché questo comportamento ci permise di capire che ogni cosa va scoperta e vissuta attraverso le proprie esperienze. Questo viaggio serviva a noi per apprendere, e lo dovevamo fare sulla nostra pelle. Anche e soprattutto sbagliando. Ci disse una cosa il Viandante, apparentemente incomprensibile a noi al momento, ma al tempo giusto avremmo capito.

Il Viandante disse: “Dovrete Attraversare la Notte, dal suo inizio alla sua fine, passando per ogni frammento di terra e di polvere, osservando tutto quello che la notte illumina. Vi accorgerete che per ogni singolo spazio che percorrerete un po’ di quello che è dentro di voi lo perderete e nello stesso tempo qualche cosa di nuovo entrerà in voi” “Quando vi accorgerete di questo vorrà dire che il viaggio verso Nothing è cominciato oltre che fuori anche dentro di voi”.

La Pandemia, Nothing, il Viandante, Korvo, il Vecchio Mulino, sembrava già tutto così grande e non ci eravamo ancora mossi.

Il Viandante avrebbe detto che oltre a dirci qualcosa ci avrebbe anche dato qualcosa, sapevamo che prima di scomparire qualcosa di suo sarebbe diventato nostro. Ci aspettavamo chissà quale oggetto strano, e invece ci diede una mappa, molto molto strana, non certo una google-map con le segnalazioni per arrivare a Nothing, ma c’era su scritta una frase e dei confini che ricordavano molto un volto umano, sembravano appartenere ad un famoso musicista.

La frase scritta era: “Non è possibile alcun progresso senza deviare (dalla norma). Ma per farlo con successo, occorre avere almeno un minimo di familiarità con ogni norma dalla quale contiamo di allontanarci.“ ed era firmata con una sigla: “F.Z.” sicuramente le iniziali dell’autore della frase.

Insomma, non è che ci sembrava di aver ricevuto chissà cosa, a noi interessava ad esempio come riuscire a passare l’esame che ci avrebbe fatto lo Scrutatore per poter continuare il viaggio, anche sapere come arrivarci allo Scrutatore, non è che ci sono in questi spazi di mezzo indicazioni stradali.

Il Viandante rispose a questa domanda non fatta e disse: “Il confine tra quello che sta dentro la vostra mente e quello che sta davanti ai vostri occhi è più sottile di quanto possiate immaginare, quando voi comincerete davvero a credere possibile questo viaggio lo Scrutatore lo saprà e allora vi troverete nel Punto di Confine, davanti a Lui.

Come apparve, scomparve. Ma sapevamo bene che lo avremmo rivisto, c’era qualcosa nel viandante che ci legava in qualche modo, difficile ora mettere bene a fuoco, ma dentro di lui c’era qualcosa di noi, e dentro di noi c’era qualcosa di lui.

“Sticazzi” disse l’orologiaio, “questo è stato l’inizio? L’inizio di tutto, non male, abbastanza inquietante, e poi, come avete attraversato il Portale? Come avete fatto a decidere quale strada fare per arrivare allo Scrutatore?”

Eravamo a pochi giorni prima del secondo Oscuramento, non sapevamo di preciso quando sarebbe successo, ma sapevamo che mancava poco.

“A breve ci sarà il secondo oscuramente” disse il sig. Mah, “lo sai bene anche tu, e questo sarà peggiore del primo perché hanno avuto il tempo di perfezionare l’azione. Saranno ancora più precisi, sapranno ancora meglio come e dove colpire”. “Colpiranno la carne per impaurire la mente, e avranno una forza mediatica e fisica senza precedenti, proveranno ad annientarci fisicamente e mentalmente facendoci anche credere che il tutto sarà colpa nostra, e quando avranno deciso di aver finito, allora si mostreranno come i nostri salvatori. A quel punto le maschere non serviranno più perché ne avremo una cucita per sempre, la loro maschera, sul nostro volto dalla nascita alla morte, ma senza vita nel mezzo.”

Corvo e Teschio Sinistra

“Bisogna organizzare una resistenza, una resistenza clandestina, ma dovrà essere diversa dal tipo di resistenza che siamo abituati a conoscere, questa resistenza dovrà essere dentro la nostra testa innanzitutto, in modo da neutralizzare le loro armi più pericolose, soprattutto non dovremmo avere paura, mai, ed essere consapevoli, che quando loro crederanno di aver finito, allora noi, finalmente ricominceremo”.

Più schermi intorno alla piazza in quel momento aumentarono contemporaneamente la loro intensità luminosa, una musica molto soft di sottofondo faceva da tappeto ad una voce femminile suadente che ripeteva: “Aiutateci ad aiutarvi, mantenete le distanze, non abbracciatevi, la distanza sociale è importante per sconfiggere il Virus, restate alla distanza consigliata dai Governanti, Mettete sempre le Museruole, toglietele solo se dovete consumare”.

E intanto, su, nelle Cattedrali di Bergderbil,

i servi iniziavano a preparare il Banchetto per la Grande Festa dei Manipolatori.

Anche i Governanti partecipavano a quella festa,

ma ai piani inferiori,

loro stavano nelle stanze dove scendevano i fili,

dove ricevevano gli ordini.

I Servi-Burattini-Governanti

era quanto di peggio la razza umana avrebbe potuto generare.

Tutti !

Dall’alto al basso, da destra a sinistra.

Centro compreso.

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